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  Taccuino

Data di pubblicazione: Venerdì, 24 Novembre 2006

TRAGUARDI SOCIALI / n.23 Novembre / Dicembre 2006 :: Taccuino

Notizie dal mondo

TACCUINO




INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA FONDAZIONE MARCO BIAGI


       Modena, giovedì 16 novembre – La Fondazione Marco Biagi ha una nuova sede: l’inaugurazione dei locali è avvenuta in un pomeriggio di metà novembre, in un nuovo edificio sito a Modena, in viale Storchi n. 2.

       Si tratta di una sede molto prestigiosa, che potrà ospitare studenti e giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo e, in questo modo, alimentare la progettualità e il metodo comparato tanto caro al prof. Marco Biagi.

       L’edificio, oltre a numerose aule per la didattica e la formazione, e una sala conferenze di 350 posti, ospiterà una biblioteca specializzata in pubblicazioni internazionali e nazionali sui temi del lavoro e delle relazioni industriali. Nello spazio dedicato all’Auditorium si terranno tutti i convegni nazionali ed internazionali che, dalla sua istituzione ad oggi, la Fondazione Marco Biagi organizza in collaborazione con Adapt, l’Associazione per gli Studi internazionali e comparati sul Diritto del Lavoro e sulle Relazioni Industriali, fondata dallo stesso Biagi nel 2000 (e della quale anche il Mcl è socio).

       All’inaugurazione sono intervenuti Gianni Letta, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Cesare Damiano, Ministro del Lavoro, Michele Tiraboschi, vicepresidente della Fondazione Marco Biagi. Fra i numerosi partecipanti Natale Forlani, amministratore delegato di Italia Lavoro, e Carlo Costalli, presidente nazionale del Mcl.




IL MCL LAZIO DICE LA SUA SULLA FINANZIARIA 2007:
“MENO TASSE PIU’ SVILUPPO PER UNA VERA SUSSIDIARIETA’ ”


       Roma, 15 novembre - Il Mcl di Roma e del Lazio dice la sua sulla legge Finanziaria 2007. “Meno tasse e più sviluppo per una vera sussidiarietà”: questo il tema del Convegno tenuto a Roma, in piazza Montecitorio. Davanti a una sala stracolma di cittadini, oltre che di autorità politiche, del mondo sindacale, dell’associazionismo e del volontariato, Enzo De Santis, presidente Mcl della provincia di Roma e del Lazio, ha toccato vari temi ‘scottanti’ di “una legge Finanziaria che assomiglia sempre più a un magma in continua e imprevedibile evoluzione, a una maionese impazzita”. Secondo De Santis “a parte i continui cambiamenti di posizione del Governo, rimangono alcuni punti fermi da difendere, sui quali la maggioranza si sta muovendo assai male: la famiglia, le tasse locali (un incombente pericolo per i cittadini), le pensioni, l’assenza di una vera politica sociale, i balletti sul non profit e sul 5 per mille, lo stanziamento di risorse per lo sviluppo del Paese e molto altro ancora”.

       “Noi non vogliamo più demandare ad altri la rappresentanza dei nostri valori, visto che poi questi vengono puntualmente umiliati e offesi” ha continuato De Santis lanciando un appello agli altri Movimenti, indipendentemente dalle ‘simpatie’ politiche: “Intendiamo promuovere un’alleanza di largo respiro a livello regionale, provinciale e comunale: siamo aperti a collaborazioni e alleanze strategiche con tutti quei Movimenti, di ispirazione cattolica e laica, che insieme a noi vorranno “sporcarsi le mani” per rompere il muro sempre più spesso della sordità di chi ci governa. Perché siamo convinti che questo Paese abbia bisogno di meno Professori e di più politica”, ha concluso.

       Le quattro relazioni tecniche di approfondimento sui contenuti della finanziaria, sono state intervallate da alcune brevi testimonianze di amicizia delle autorità presenti: tra tutti il vicepresidente del Senato, Sen. Mario Baccini, l’On. Luisa Capitanio Santolini, l’On.Antonio Mazzocchi e l’On. Silvano Moffa. Ha presieduto i lavori il vicepresidente nazionale Mcl, Antonio Di Matteo, cui sono state affidate le conclusioni del Convegno. L’esponente nazionale del Mcl ha rivolto un caloroso ringraziamento a tutti i partecipanti, a nome di tutta la Presidenza nazionale Mcl.




NASCE A VIENNA IL NUOVO SINDACATO MONDIALE


       Vienna, 3 novembre 2006 – E’ nato il nuovo Sindacato Mondiale: l’evento ha avuto luogo a Vienna dove, dal 1° al 3 novembre, si è tenuto il Congresso di fondazione della Confederazione Sindacale Internazionale (in inglese ITUC, International Trade Unions Confederation).

       Lo scorso 31 ottobre, durante il 19° Congresso Mondiale ICFTU (International Confederation of Free Trade Unions), era stato deciso lo scioglimento della Confederazione (alla ICFTU avevano aderito, fin dalla fondazione, la Cisl, poi la Uil e, solo dal 1992 – dopo la caduta del muro di Berlino – la Cgil); lo stesso è avvenuto per la CMT che ha celebrato il suo 27° ed ultimo Congresso.

       I gruppi dirigenti delle due centrali mondiali hanno preparato negli ultimi due anni un piano che ha scadenzato le decisioni formali in ambito istituzionale (i Congressi), e tutte le verifiche politiche ed organizzative necessarie per determinare gli assetti della nuova Confederazione Mondiale.

       Il nuovo sindacato, composto da 350 Confederazioni nazionali che rappresentano 200 milioni di iscritti, porterà ora la voce dei lavoratori del mondo intero in modo più forte ed unitario. Ravvivando l’energia e le speranze del movimento sindacale mondiale, questa nuova organizzazione sarà più adatta a raccogliere la sfida della mondializzazione.

       Primo Segretario Generale della CSI è stato eletto Guy Ryder (ex Segretario Generale ICFTU), che sarà affiancato da due Segretari Aggiunti: Mamounata Cisse’, del Burkina Faso, e l’olandese Jaap Wienen.




VIA LIBERA ALL’INGRESSO DI BULGARIA E ROMANIA IN UE


       Bruxelles – Dal prossimo 1° gennaio 2007 anche Bulgaria e Romania saranno membri dell’Ue. Il via libera è giunto alla fine dell’estate, con un provvedimento – in realtà carico ancora di riserve e di cautele – adottato dalla Commissione europea.

       I due Paesi infatti – nonostante l’ufficialità del loro ingresso in Europa – saranno comunque tenuti sotto stretta sorveglianza per verificare che continuino lungo il percorso di riforme politiche, economiche ed istituzionali, cui si sono impegnati per poter aderire all’Unione europea.

       Insomma: la conferma della data di adesione non segna la fine del lavoro né per la Bulgaria né per la Romania; tuttavia si tratta di un meritato riconoscimento per gli sforzi fin qui fatti, che richiedono tuttavia un ulteriore passo in avanti verso il consolidamento della democrazia e il rafforzamento dello Stato di diritto.

       L’adesione dei due Paesi segna comunque un’interessante evoluzione del processo di allargamento dei confini dell’Unione europea. Uno sviluppo cercato e voluto da entrambe le parti, in attesa che ora tocchi anche a quei Paesi balcanici che da tempo stanno affrontando il percorso di adeguamento ai parametri richiesti per l’entrata in Europa.




L’UNGHERESE ERDÖ ELETTO PRESIDENTE DEI VESCOVI D’EUROPA


       San Pietroburgo, 6 ottobre – Il Primate d’Ungheria Peter Erdö è stato eletto alla guida del Ccee (il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee), organismo che presiederà per i prossimi cinque anni. Questo è quanto hanno deciso i 33 membri del Ccee, nel corso dell’Assemblea plenaria delle Conferenze del vecchio Continente che, per la prima volta nella sua storia, si è tenuta in Russia. Erdö, arcivescovo di Budapest, classe 1954, dal 2005 è anche a capo dell’episcopato del suo Paese: è il più giovane cardinale al mondo e ora anche il primo magiaro posto alla guida dei vescovi europei. Nel suo mandato sarà affiancato dai cardinali Josip Bozanovic, croato e arcivescovo di Zagabria, e dal francese Jeanne Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux.

       Dunque il segnale che giunge dall’Assemblea di San Pietroburgo è duplice: da un lato vi è il ricambio generazionale e, dall’altro, la volontà di vedere rappresentate nella presidenza del Ccee le principali aree del continente.

       “Per me è un fatto straordinario – ha dichiarato Erdö subito dopo la sua nomina - Sono nato in un Paese comunista ai tempi di Stalin e vengo eletto a San Pietroburgo che ora si chiama Leningrado. E’ un miracolo della storia che in questa terra la Chiesa, anche quella cattolica, possa agire e lavorare di nuovo liberamente”.




IL PPE DESIGNA IL TEDESCO POETTERING ALLA GUIDA DEL PARLAMENTO EUROPEO


       Strasburgo, 14 novembre –Il cambio della guardia al vertice del Parlamento europeo avverrà tra due mesi: dal prossimo 16 gennaio, infatti, il nuovo presidente sarà Hans Gert Poettering, attualmente capogruppo del Ppe-De, incarico che ricopre fin dal 1999.

       Pettering, che subentrerà al socialista Josep Borrell (che ha ricoperto la carica per i primi due anni della legislatura), è deputato europeo da oltre 27 anni. La staffetta è stata concordata a suo tempo tra il Ppe ed il gruppo socialista (Pse).

       Hans Gert Poettering, classe 1945, tedesco della bassa Sassonia, è anche membro della Conferenza dei presidenti; della Commissione per gli affari costituzionali; della Commissione per gli affari esteri; della Delegazione per le relazioni con i paesi del Sud-Est asiatico e dell'Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN).


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