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  Il dialogo euro-mediterraneo al centro dell’impegno Mcl nel 2007

Data di pubblicazione: Martedì, 28 Novembre 2006

Mediterraneo

Mediterraneo

TRAGUARDI SOCIALI / n.23 Novembre / Dicembre 2006 :: Il dialogo euro-mediterraneo al centro dell’impegno Mcl nel 2007

Costruiamo la “Città di Dio”


Il dialogo euro-mediterraneo al centro dell’impegno Mcl nel 2007


COSTRUIAMO LA "CITTA' DI DIO"


Premessa

       Ricorre quest’anno il 750° anniversario dell’unificazione di tutte le “grandi famiglie agostiniane” (che il Papa Alessandro VI volle con la bolla “Licet ecclesiae catholicae”) ed il pensiero del grande “berbero di Tagaste” si ripropone quale fondamento essenziale per una nuova stagione di dialogo nel Mediterraneo.

       Il crocevia di civiltà, questo luogo che ha saputo sviluppare tra le più grandi esperienze della storia, vive oggi una grande stagione di radicalizzazione del male – dal terrorismo all’immigrazione clandestina, dal conflitto israelo-palestinese alla situazione in Libano e nei Balcani – al punto tale che sembra negarsi l’insegnamento del “Santo e dottore della Chiesa” relativo al bene che esiste nella “Città di Dio”.

       Agostino fu un uomo che seppe farsi carico di gesti di dialogo e testimoniò sempre come Dio “è centro della vita dell’uomo” nelle piccole e nelle grandi cose.

       Anche il Movimento Cristiano Lavoratori condivide la centralità dell’Amore di Dio nella storia e pone la sua azione a sostegno ed a promozione del bene in un’esperienza che vuole essere ancora dialogante ed al servizio della pace.

Il dialogo oggi

       Si vive nel Mediterraneo una stagione di grande difficoltà e, sebbene nei vari comunicati dell’Unione Europea spesso si sia tornati a leggere dell’importanza che deve assumere il dialogo Euro-Mediterraneo – e molte iniziative sono state finalizzate al suo sostegno –, oggi le nuove modalità con cui esso si articola non sono ancora sufficienti per risolvere le sfide aperte: è necessario che l’Ue si riequilibri verso il Mediterraneo e che i problemi di alcuni diventino il problema di tutta la comunità. Anche l’adesione della Turchia deve essere vista nella prospettiva di una grande opportunità.

       L’integralismo da un lato e la cultura relativista dall’altro spingono i nostri giorni verso tempi difficili: le identità si impoveriscono e finiscono per essere in conflitto.

       Il pregiudizio si va fortificando in ogni periferia delle nostre città e la propaganda fa riemergere vecchi rancori: tutto questo fa apparire come “vincenti” i fautori dello scontro tra civiltà.

       Noi crediamo che non si debba esagerare nel drammatizzare questi conflitti ma vogliamo lavorare per far crescere in tutta la società, in tutte le società, i valori della convivenza condivisa nella pace e nella giustizia: è per questo che facciamo appello a tutti i moderati affinché superino ogni titubanza e riprendano con vigore quell’azione partecipativa che è vitale per il futuro della democrazia.

Una stagione di impegno

       Il dialogo è anche costantemente auspicato e praticato dal Papa Benedetto XVI che sta facendo ogni sforzo per ricollocare al centro quel rapporto con l’Islam moderato che diviene sempre più il “momento indispensabile” da cui ripartire.

       Il difficile viaggio di questi giorni in Turchia ne è la nuova riprova ed il Mcl si augura che da questa esperienza il dialogo interreligioso - non sottovalutiamo neppure l’incontro con la Grande Chiesa ortodossa di Costantinopoli – possa far scaturire un concreto contributo a sostegno della pace.

       Il Mcl non è nuovo ad iniziative che si centrano sul Mediterraneo e, in virtù dell’emergenza che qui si vive, ha deciso di dedicare il prossimo anno 2007 ad esperienze di promozione e sostegno al dialogo. La costanza con la quale abbiamo costruito una forte rete di relazioni nel Mediterraneo è il risultato della nostra partecipazione allo sviluppo della società civile, proprio là dove guerra e miseria avevano ucciso anche la speranza: dalla Bosnia all’Egitto, dall’Albania al Marocco ed alla Serbia, il nostro incontro con gli uomini del mondo del lavoro ha prodotto interventi di cooperazione che sempre hanno visto al centro l’uomo e la formazione, che è lo strumento con cui noi vogliamo favorire la crescita sociale e culturale.

       La rinascita della società civile nel bacino del Mediterraneo è essenziale per il futuro della democrazia. I tre grandi appuntamenti del Mcl nel 2007 – a Roma in aprile, in Calabria in settembre ed a Catania in novembre (e, nel mezzo, un Seminario a maggio a Sarajevo) -, porteranno un nostro nuovo contributo: la nostra speranza si fa carico dell’insegnamento di Sant’Agostino… nelle piccole e nelle grandi cose il centro sia “l’amore di Dio”.

Piergiorgio Sciacqua

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