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  Emmaus

Data di pubblicazione: Mercoledì, 6 Dicembre 2006

TRAGUARDI SOCIALI / n.23 Novembre / Dicembre 2006 :: Emmaus

Rubrica di Mons. Francesco Rosso


"EMMAUS"


Mons. Francesco Rosso


       Non posso non ricordare “Verona”, il Convegno della Chiesa italiana che ha visto interessate tutte le diocesi, il laicato associato.

       Preparato con grande cura, anche da parte del nostro Movimento. La presenza del Presidente nazionale, del Segretario generale e del sottoscritto, è stato il modo concreto di condivisione, ma anche l’attenzione alle problematiche affrontate, da trasferire nelle nostre realtà.

       Una perplessità, ed un augurio: non può essere relegato in archivio questo momento di grande impegno della Chiesa. Occorre avere il coraggio della lettura delle relazioni e la capacità di arrivare ad una mediazione di offerta: è stato lo stimolo del discorso di Benedetto XVI ai convegnisti; avere il coraggio della testimonianza e la trasmissione della fede con l’impegno da cattolici nella società.

       Su quest’esperienza nell’essere “Testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo”, occorre mettere mano ad un progetto mirato che costruisca l’identità di ciascuno alla luce delle sollecitazioni evangeliche e del confronto con l’Eucarestia; ma una certezza determina la nostra testimonianza, e la nostra speranza è infatti una Persona: il Signore Gesù crocefisso e risorto. In Lui la vita è trasfigurata, su di Lui si fonda l’attesa del mondo. In questa luce vogliamo vivere gli affetti e la famiglia; il lavoro e la festa, la solidarietà che si china sulle “povertà”, il rapporto tra le generazioni come dialogo, la cittadinanza come responsabilità al servizio della giustizia e della pace. Ma questi sono stati gli ambiti del dibattito dei giorni del Convegno.

       Noi, Mcl, non possiamo tirarci indietro davanti alle sfide di oggi. Non mi stancherò mai di dire, “ai miei amici”, che non si può far passare un Congresso solo per esserci “contati”. Le tesi preparatorie vogliono essere il materiale di rinnovamento. Così un Convegno; per evitare il pericolo “dell’Archivio”, occorre mettere mano sui momenti di riflessione e di formazione per avviare una svolta personale ed associativa.

       Mettiamoci in viaggio, certi di non essere soli, Gesù con noi, che riconosceremo nello spezzare il pane, sarà il nostro compagno di viaggio.


Don Checco

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