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  Referendum sulla procreazione: MCL invita all’astensione

Data di pubblicazione: Martedì, 3 Maggio 2005

TRAGUARDI SOCIALI / n.15 Marzo / Aprile 2005 :: Referendum sulla procreazione: MCL invita all’astensione

Il documento approvato dal Consiglio Nazionale del Movimento


Il documento approvato dal Consiglio Nazionale del Movimento

REFERENDUM SULLA PROCREAZIONE:
MCL INVITA ALL’ASTENSIONE


       Il Consiglio nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori - MCL, riunito ad Assisi il 26 e 27 febbraio 2005, in occasione della campagna referendaria sulla legge 40/2004 ritiene non praticabile la strada della modifica legislativa tesa ad evitare i quattro quesiti referendari perché non porterebbe che ad un peggioramento radicale di una legge che si pone già fuori dal dettato costituzionale ed oltre il limite accettabile per la tutela delle vite umane e dei soggetti coinvolti nei processi di fecondazione. Pur essendo contrario a parte dei contenuti, MCL ritiene indispensabile salvare questa legge dall’attacco referendario e, di conseguenza, impegna le proprie realtà ad ogni livello ad una campagna informativa sui contenuti della questione e invita tutti, indipendentemente dal credo religioso, ad una astensione “attiva” dal voto che intende assumere la valenza di un NO deciso, convinto e motivato. Innanzitutto partendo dal principio che il diritto alla vita è la prima e più elementare forma di democrazia che trova la sua negazione proprio nel momento in cui qualcuno, sia esso persona o istituzione, si arroga il diritto di decidere circa lo sviluppo della vita stessa o la sua interruzione come, nel caso specifico, avverrebbe con gli embrioni non utilizzati per l’impianto. In secondo luogo la vita e il suo inizio non possono essere decisi per convenzione o per legge: si tratta piuttosto di diritti “nativi” derivanti dalla stessa legge naturale che lo Stato non può far altro che tutelare; non può né definirli né istituirli né, tanto meno, negarli.

      MCL rileva che questa situazione è solo uno dei tasselli che costituiscono un contesto più ampio e che riguarda quale concetto di “uomo” o di “persona” abbiamo nella attuale società contemporanea. Si tratta della più vasta e determinante “questione antropologica”.

       Inoltre, pur comprendendo il desiderio di maternità di molte donne, MCL giudica indispensabile la salvaguardia e la promozione ad ogni livello (da quello legislativo, compreso il miglioramento di questa legge, fino ai risvolti economicofiscali) della famiglia fondata sul matrimonio e che, in questo contesto, il ricorso alla fecondazione eterologa possa provocare forti turbamenti dell’equilibrio tra i componenti della famiglia e conseguenze negative per la serenità della vita dei concepiti.

       MCL ritiene che possano essere validamente presi in considerazione l’adozione e l’affido e chiede alle istituzioni ed alle forze politiche di rendere più praticabile il ricorso a tali istituti. Per quanto riguarda, infine, la solita accusa fatta ai cattolici di essere contro la modernità e di tenere atteggiamenti integralisti, MCL ribadisce la convinzione, fondamento della propria esistenza, che i cattolici hanno il diritto-dovere di manifestare il proprio pensiero e di mettere in campo ogni iniziativa tesa a tutelare i valori e i diritti fondamentali nel pieno rispetto del pluralismo, della laicità e della legalità democratica. Solo una visione distorta e colpevolmente strumentale può far passare tali posizioni come negazione della libertà e della democrazia, come se essere democratici dovesse corrispondere ad essere privi di principi ed astenersi dal proporre valori essenziali per tutti. Non ha nessun fondamento e non ha senso tentare di presentare all’opinione pubblica come battaglia fondamentalista e confessionale ciò che è, invece, un dibattito su questioni etiche che sono semplicemente civili ed essenzialmente umane”. Si tratta delle difesa di principi costituzionalmente sanciti non dell’interesse della Chiesa o della “morale cattolica”. Né vale l’accusa di voler ostacolare la ricerca scientifica quando tutto è ancora da provare riguardo all’utilizzo di cellule embrionali mentre più avanzata è la ricerca su cellule staminali di diversa provenienza. In ogni caso non è moralmente accettabile sacrificare quelle che sono vite umane a tutti gli effetti in cambio della sola lontana possibilità di successo che una sperimentazione potrebbe avere, così come non è lecito assecondare supinamente quella parte degli istituti di ricerca, speriamo minoritaria, che sembra spinta più da un delirio di onnipotenza e da biechi fini commerciali che da alti ideali umanitari.

      Il Consiglio nazionale MCL, nel confermare l’adesione al comitato Scienza e vita, invita tutte le persone che hanno a cuore un futuro che sia degno dell’uomo a non farsi condizionare dai luoghi comuni e dal qualunquismo. Al tempo stesso auspica che tutto il mondo associativo ed i cattolici impegnati in politica mettano in campo un comportamento coerente e unitario perché una assenza o un disimpegno su temi di tale portata “minerebbe alla radice la loro testimonianza e priverebbe d’ogni efficacia il loro impegno politico e pubblico”.




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