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  I giovani verso Verona

Data di pubblicazione: Sabato, 17 Giugno 2006

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TRAGUARDI SOCIALI / n.21 Giugno / Luglio 2006 :: I giovani verso Verona

di Giovanni Gut


I GIOVANI VERSO VERONA


       Il lavoro non è solamente il modo attraverso il quale procurasi il necessario per vivere, ma è innanzitutto l’occasione per scoprire se stessi, per conoscere e sviluppare i propri talenti. Di questo di parlerà al IV Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa Italiana che si terrà a Verona dal 16 al 20 ottobre 2006, dal titolo Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo. Per prepararsi a questo importante appuntamento, i giovani Mcl approfondiranno a Senigallia, nei primi giorni di settembre, i temi del lavoro e della festa, che rappresenteranno un ambito di discussione importante nel Consesso veronese.

       Ponendo al centro del dibattito politico e sociale la “dimensione soggettiva del lavoro” - come la chiama la Dottrina Sociale della Chiesa -, è possibile cogliere la persona nella sua interezza, abbracciando il desiderio profondo di significato che l’uomo ricerca nel suo operare ed assieme il dramma di quanti sono disoccupati. Senza timore del futuro ma con la speranza che Cristo Risorto infonde nel cuore, i giovani sono chiamati a trasformare la società che li circonda, ad essere il “sale della terra”, ad affrontare con coraggio le sfide. Nel nostro tempo la sfida maggiore è la riforma del mercato del lavoro, una riforma necessaria per vivere da protagonisti la globalizzazione, per non ridursi a passivi ricettori di scelte altrui. Le giuste preoccupazioni dei giovani non possono essere asservite a quelle logiche che hanno come obiettivo ultimo non già il benessere dei giovani, ma l’esercizio del potere per il potere. Troppo spesso siamo vittime di fosche visioni del mondo in cui, ad esempio, un contratto “atipico” viene descritto come un colpo ferale alla dignità della persona e mai considerato come un’opportunità per chi altrimenti non ne avrebbe alcuna.

       Così, in ossequio all’asfittica ideologia del solito radioso avvenire, si cerca di far passare sotto silenzio anche ciò che di buono la realtà offre. Senza entrare nel merito dei provvedimenti normativi si vuole affermare, invece, una visione dei rapporti sociali, ispirata alla Dottrina Sociale, nella quale la centralità e lo sviluppo della persona, la solidarietà della comunità, la carità verso i più deboli, siano gli elementi fondanti.

       Proprio perché centrali nella vita della persona e della società, le tematiche del lavoro hanno da sempre scatenato confronti accesi che talvolta sono sfociati in vere e proprie tragedie. Anche senza tornare ai misfatti del comunismo, basti qui ricordare il sacrificio dei professori D’Antona e Biagi uccisi per la loro opera di riformisti, anzi per il loro essere riformisti. Allo stesso tempo, nel mondo del lavoro si sono avuti magnifici esempi di solidarietà, di crescita democratica e di carità cristiana.

       Con questa consapevolezza i giovani Mcl intendono rispondere a questa chiamata alla speranza, speranza di cui oggi, come sempre, il mondo ha tanto bisogno.


Giovanni Gut

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