NOME UTENTE        PASSWORD  

Hai dimenticato la tua password?

Nell'ultimo numero di Traguardi Sociali:
Traguardi Sociali

Stai sfogliando il n.21 Giugno / Luglio 2006

Leggi la rivista in formato pdf Cerca numeri arretrati in archivio
.PDF Numero 21 (1864 KB) Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali

  Il futuro del dialogo euro-mediterraneo

Data di pubblicazione: Venerdì, 23 Giugno 2006

TRAGUARDI SOCIALI / n.21 Giugno / Luglio 2006 :: Il futuro del dialogo euro-mediterraneo

Da frontiera a casa comune


DA FRONTIERA A CASA COMUNE: IL FUTURO DEL DIALOGO EURO-MEDITERRANEO


       Sono molte le sfide – talora anche radicali – che coinvolgono i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e tra queste forse la più rilevante è quella legata alla profondità del ripensamento delle future modalità di convivenza tra i popoli impegnati   nella costruzione della nuova società.

       Fedele alla sua vocazione marcatamente europeista, il Movimento Cristiano Lavoratori ha, da qualche anno approfondito questi temi promuovendo dibattiti e sostenendo progetti di solidarietà in un’ottica di cooperazione sussidiaria.

       Anche nei giorni scorsi a Padova, nell’ambito del tradizionale appuntamento di Civitas, siamo tornati a parlare del dialogo euro mediterraneo mettendo in evidenza soprattutto il ruolo delle “nuove generazioni” per unire il cammino verso la cittadinanza comune.

       Questo concetto apre molteplici scenari e si presta ad approfondimenti importanti: noi siamo consapevoli delle difficoltà, degli ostacoli e delle diffidenze storiche e culturali, ma siamo altresì convinti che il nostro destino comune debba essere “costruito insieme” e non possa più essere ancora a lungo condizionato da minoranze bellicose e integraliste.

       Da queste convinzioni scaturiscono nuovi impegni ed è per questo motivo che la Presidenza Generale del Mcl ha deciso di rafforzare e ampliare i suoi progetti nella prospettiva di portare un più forte contributo al dialogo, aumentare le conoscenze e rivitalizzare - alla luce degli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa – interventi di solidarietà e di cooperazione allo sviluppo sempre più caratterizzati dal principio di sussidiarietà.

       In questa prospettiva il prossimo anno avremo due occasioni per incontrarci con molti esponenti del mondo del lavoro e della Chiesa dei vari Paesi mediterranei per ripensare insieme allo sviluppo come progetto integrale dell’uomo ed alla sua reale partecipazione alle dinamiche democratiche.

       Le nuove politiche della Libia rafforzano questa prospettiva di cooperazione e ci convincono nel perseguire un progetto davvero comune per tutti i Paesi del Mediterraneo. Da Frontiera a Casa comune: è questo il futuro del nostro mare!

       Spesso le nostre frontiere sono invisibili – alcuni nuovi muri passano sotto il mare, altre volte sono vere e proprie barriere, come a Ceuta e Melilla -; dobbiamo abbattere questi ostacoli e ricercare le nuove vie per lo sviluppo integrale, la giustizia e la pace.

         E’ verso questa direzione che ci deve far convergere la nostra responsabilità di cattolici che promuovono il dialogo interculturale e non eurocentrico ma, come dice il Cardinale Ruini, neppure “agnostico o relativistico”. Così la sfida dell’integrazione può superare la sua bivalenza – che sembra accentuare la nostra secolarizzazione e favorire tendenze di forte chiusura – e proiettarci in una nuova apertura al mondo.

       Intraprendiamo questo percorso con entusiasmo ma anche con la consapevolezza - che si rafforza attraverso la Lettera a Diogneto – di quanto sia vero l’insegnamento cristiano sulla duplice cittadinanza: è nel ripensare alle nostre radici ed ai nostri valori di fede che si può e si deve guardare perché è il nostro passato che determina il presente e ci permette di poter pensare al futuro con speranza.


Piergiorgio Sciacqua

 Torna ad inizio pagina 
Edizioni Traguardi Sociali | Trattamento dati personali