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  A Milano Mcl rilancia una nuova speranza

Data di pubblicazione: Lunedì, 8 Gennaio 2007

TRAGUARDI SOCIALI / n.24 Gennaio / Febbraio 2007 :: A Milano Mcl rilancia una nuova speranza

di Paolo Viana


A MILANO MCL RILANCIA UNA NUOVA SPERANZA


       Prendi una metropoli in turbinoso cambiamento. Prendi un ceto medio sempre più impoverito e arrabbiato. Prendi un Movimento che ogni giorno si confronta con i problemi dei lavoratori. E prendi la dottrina sociale della Chiesa. E’ bastato prendere questi pochi “ingredienti” e mescolarli, in novembre, a Milano, per dare il via alla prima campagna di sensibilizzazione sociale del Movimento Cristiano Lavoratori del capoluogo lombardo. A poche settimane dal Congresso provinciale che mi ha eletto, e che non a caso si è tenuto in quell’Ambrosianeum che costituisce da sempre un focolare della riflessione dei cattolici sui problemi della società milanese, il primo atto politico è stato dedicato al tema del “pane quotidiano”.

       Nulla di nuovo si può aggiungere sul valore sacro e sul ruolo storico di questo alimento per i cristiani: il pane quotidiano è a un tempo il simbolo e l’obiettivo del nostro impegno sociale, l’oggettivazione della giustizia sociale cui aspiriamo e quella delle nostre radici religiose e culturali. Proprio per questo, sapere che a Milano i prezzi del pane erano saliti a livelli ormai insostenibili per la gente rappresentava per il Mcl una ferita morale e una provocazione politica che andava raccolta e rilanciata alla società ambrosiana. E’ quello che abbiamo fatto con l’aiuto degli iscritti, dei simpatizzanti e dei dipendenti del Movimento milanese. Con nessun intento rivoluzionario, ma con la determinazione di chi ritiene di aver qualcosa di importante da dire.

       Siamo partiti da un’analisi attenta del fenomeno, confermataci da alcuni esperti di marketing, che ha evidenziato l’esistenza di un rialzo che non può essere giustificato con l’andamento dei costi di produzione. Scomponendo tali costi, ovviamente senza dimenticare gli ammortamenti e il giusto profitto dell’imprenditore, siamo arrivati a “quotare” un prezzo medio del francesino, ossia del pane più comune, appena al di sotto dei tre euro al chilogrammo. Un sondaggio a campione nelle rivendite di pane e presso i fornai milanesi ha confermato che le quotazioni medie del pane comune a Milano superavano invece i 3,74 euro al chilo, staccando di parecchie lunghezze le statistiche ufficiali. Ma la nostra inchiesta non si è fermata qui. Abbiamo confrontato le rilevazioni con i dati ufficiali sugli stipendi dei milanesi, scoprendo che un tranviere con dieci anni d’esperienza guadagna 14.700 euro netti all’anno, un caporeparto 20.000, una commessa 12.000 e un ingegnere con cinque anni d’esperienza in azienda e almeno due figli 23.600. Se si considera che una famiglia di quattro persone può consumare circa dieci chili di pane fresco a settimana, per gli stipendi più bassi questa spesa arriva ad avere un’incidenza spropositata. E’ precisamente il segnale che ci arriva dalle migliaia di “antenne” del Movimento: il Mcl di Milano segue infatti, attraverso i propri servizi di patronato, migliaia di famiglie milanesi e campagne come questa costituiscono una testimonianza doverosa nei loro confronti. L’ha compreso Agnese Pellegrini, esperta alimentare di “Sabato, Domenica &” la trasmissione del mattino di Rai Uno, che ha dedicato una puntata alla nostra campagna, subito ripresa dagli altri media. Una visibilità prorompente: in pochi giorni tutti i giornali, dal Giorno al Corriere della Sera, da Avvenire alla free press, hanno dedicato ampi servizi al “caro-pane”. L’attenzione è rimasta viva nel tempo: ancora oggi, ogni volta che i quotidiani milanesi parlano di pane ricordano la “denuncia del Mcl”. Al di là del risultato d’immagine, questo dato ci conferma di aver visto giusto e di aver servito la nostra gente.

       Naturalmente, l’attività di un Movimento non si esaurisce nella capacità di fare opinione: accanto alle attività istituzionali e alla collaborazione con la dirigenza nazionale nell’organizzazione del convegno Adapt, attraverso l’iniziativa Familyfest, abbiamo promosso i nostri servizi in un grande centro commerciale della cintura milanese, registrando 4.000 contatti personali in un giorno. La priorità dei primi mesi del 2007 sarà invece quella di incrementare la partecipazione politica. Un cammino, insomma, ricco di stimoli, che metterà alla prova le risorse umane da cui partiamo, che sono limitate, e le difficoltà di aggiungere nuovi petali al fiore del Movimento milanese senza far appassire quelli ereditati dal passato. Anche in questo senso la partenza esaltante di questi primi mesi d’impegno forse non ci assicura il futuro, ma ci infonde la speranza.


Paolo Viana

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