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  I Montagnard: un popolo decimato tra l’indifferenza generale

Data di pubblicazione: Sabato, 22 Ottobre 2005

TRAGUARDI SOCIALI / n.16 Maggio / Giugno 2005 :: I Montagnard: un popolo decimato tra l’indifferenza generale

Vietnam


I MONTAGNARD: UN POPOLO DECIMATO TRA
L’INDIFFERENZA GENERALE


       Sugli altopiani del Vietnam c’è un’intera popolazione, i Montagnard, che da decenni subisce persecuzioni anche sanguinose da parte del governo, per ragioni religiose (la maggioranza dei Montagnard è cattolica), senza che nessuno nel mondo sembri darsene preoccupazione.

       In Italia solo pochissimi gruppi di matrice religiosa o politica (i radicali in particolare) hanno provato, senza successo, a destare l’attenzione dell’opinione pubblica su questa immane tragedia che da decenni va consumandosi tra l’indifferenza generale, anche da parte di coloro che sono sempre pronti a scendere in piazza per difendere i maltrattati di ogni angolo del mondo, dagli indios dell’America del sud agli aborigeni australiani. Nulla: stavolta ogni appello sembra esser caduto nel vuoto, mentre un popolo che negli anni ’70 superava i due milioni di persone oggi ne comprende solo poche centinaia di migliaia.

       Tutto passa sotto silenzio, persino il fatto che nel dicembre 2004 le autorità vietnamite, a titolo preventivo, abbiano arrestato numerosi Montagnard per evitare che in occasione del Natale si verificassero manifestazioni di massa come era già avvenuto per la Pasqua. E in questa desolazione delle coscienze pesano come un macigno le accuse di Padre Gheddo, un missionario che ha vissuto per mesi nelle montagne, insieme a questa popolazione martoriata: “Stavo dalla loro parte e il regime mi ha allontanato, la comunità internazionale non agisce per un pregiudizio politico”. E ancora, tanto per non lasciar adito a dubbi: “Quando ero in Vietnam, negli anni ’70, la comunità internazionale si sbracciava, peraltro giustamente, per 200-300mila indios cacciati nelle riserve: il blocco di sinistra protestava e manifestava in continuazione. Dei tre milioni di Montagnard, vittime di un governo ‘comunista’ non importava niente a nessuno. E così son diventati vittime due volte.

       Del regime e del pregiudizio politico”.Su questa tragedia che si vuole far passare sotto silenzio, si è levata anche la voce del presidente del Mcl Carlo Costalli, che ha ufficialmente manifestato la solidarietà al popolo cristiano dei Montagnard, assicurando che “il Movimento Cristiano Lavoratori farà la sua parte affinché sul calvario dei Montagnard non cada l’indifferenza di tutti”.

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