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  Dall’1 al 3 marzo Seminario internazionale di studi Efal a Bergamo

Data di pubblicazione: Venerdì, 6 Maggio 2022

TRAGUARDI SOCIALI / n.105-106 Gennaio-Aprile 2022 :: Dall’1 al 3 marzo Seminario internazionale di studi Efal a Bergamo

Sessanta giovani in dialogo su formazione e digitale

La gioia di ritrovarsi in presenza dopo due anni di pandemia

“Next generation EU: i giovani lavoratori e la formazione nel futuro sempre più digitale”. A Bergamo, dall’1 al 3 marzo, confrontandosi su questo decisivo tema, 60 giovani provenienti da 14 paesi europei hanno partecipato ai lavori del Seminario internazionale di studi che il MCL e L’EFAL hanno promosso, insieme ad EZA e col contributo dell’UE.
La prima valutazione positiva emersa è stata proprio la partecipazione dei giovani - di cui 30 erano rappresentanti varie sedi del nostro movimento - che hanno manifestato la “loro felicità” nel ritrovarsi dopo due anni di pandemia per un’opportunità che ha posto al centro proprio il loro futuro in uno spazio europeo che se da un lato soffre le conseguenze dell’inverno demografico, dall’altro deve proprio contribuire sviluppare dinamiche che li vedano protagonisti del loro futuro.
Le sfide aperte sono molte e le risposte dovranno arrivare con il coinvolgimento attivo di tutti.
Il Presidente MCL Di Matteo, nell’aprire i lavori, ha sottolineato come questo aspetto sia rilevante e costituisca la risposta positiva dell’UE che ha saputo approvare con il progetto Next Generation EU una politica di forte sostegno per tutte quelle comunità che rischiavano di essere marginalizzate dalle conseguenze economiche e sociali del Covid.
Anche Francesco Seghezzi di Adapt e Rita Bichi dell’Università Cattolica di Milano hanno presentato alcuni aspetti “del lavoro nella stagione della digitalizzazione” e “ dei giovani al tempo del Covid” proponendo una fotografia della realtà che dimostra come gli effetti della pandemia si ripercuotano sulla psiche dei giovani tarpando molte speranze per il futuro anche di quello lavorativo. I due relatori, però, hanno visto pure come le trasformazioni economiche e sociali incidano direttamente ed indirettamente sulla produzione di un nuovo pensiero.
Ambiente, lavoro, Europa, dialogo sociale, migrazioni hanno fatto da cornice ad un ricco dibattito, velato dalla tristezza per le notizie di guerra che arrivavano dall’Ucraina aggredita dalla Russia.
Il parlamentare europeo Massimiliano Salini ha ben rilevato come l’azione formativa possa “continuare ad essere il pilastro per rafforzare le politiche di dialogo sociale e di coesione europea” e che “per vincere la crescente povertà in Ue bisogna rispondere con celerità alle trasformazioni che sono in atto ed alla cui sfida non possiamo abdicare”.

PGS - Ts
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