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  Taccuino

Data di pubblicazione: Martedì, 20 Marzo 2007

TRAGUARDI SOCIALI / n.25 Marzo / Aprile 2007 :: Taccuino

Notizie dal mondo

TACCUINO



COSTALLI A LISBONA: “AFFRONTARE INSIEME LA LOTTA ALL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA E PER LA
DIFESA DELL’IDENTITA' CRISTIANA”


       Lisbona, 22 gennaio – “La lotta all’immigrazione clandestina deve partire, ed essere coordinata, dalle istituzioni europee, e l’Europa deve certamente accogliere, ma non deve fare sconti sul piano della difesa dei valori e dell’identità cristiana”, questi i temi principali affrontati dal presidente nazionale del Mcl, Carlo Costalli, che è intervenuto con una propria relazione al Seminario internazionale sull’immigrazione, organizzato dai sindacati cristiani spagnoli e portoghesi. Per Costalli “difendere l’identità cristiana dell’Europa significa ribadire la nostra storia e le nostre tradizioni che si concretizzano in regole che vanno rispettate da tutti”. “L’Europa non deve essere pavida: l’inclusione degli immigrati è rilevante per la coesione sociale ed è doveroso compito dei Governi regolare le cose in modo che si producano effetti di integrazione duratura, con evidente vantaggio per il Paese di accoglienza e per gli stessi migranti che possono realizzarvi progetto di vita”. “I sostenitori della massima apertura delle frontiere si rendono oggettivamente responsabili del diffondersi di sentimenti di intolleranza. Solo attraverso un percorso ordinato, talora anche difficile, sarà possibile ottenere dalle comunità nazionali il consenso per un doveroso riconoscimento dei diritti di cittadinanza”, ha concluso Costalli.




INNALZARE L’ETA' PENSIONABILE?
COSTALLI: “NON E' UN TABU' PARLARNE”


       Roma, 12 febbraio – “In nessun Paese occidentale cala la spesa sociale, per via dell’invecchiamento che aumenta le spese pensionistiche e sanitarie: il problema è non renderla esplosiva (con il rischio di aumentare le tasse disincentivando la produzione e l’occupazione). Di qui l’esigenza di riformare la spesa sociale per pensioni e sanità”: è quanto ha affermato il presidente nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli, intervenendo a Firenze a un convegno sul tema della riforma pensionistica e della previdenza complementare. Entrando nel merito del dibattito sulla spinosa questione della riforma delle pensioni Costalli ha osservato che “è necessaria una riforma delle pensioni ‘mirata’ verso le nuove generazioni: sui coefficienti il Governo deve dire una parola chiara, le pensioni dei giovani si salvano rivedendo verso l’alto i coefficienti. Questa idea che circola invece nelle menti di alcuni esponenti di Governo, che si aiuterebbero i giovani ritoccando i coefficienti al ribasso, è una falsità”. “Per quanto riguarda l’innalzamento dell’età pensionabile, non può essere un tabù parlarne, tenendo conto delle aspettative di vita notevolmente aumentate in questi anni. La conservazione degli attuali livelli va a discapito dei giovani che avranno rendite più basse”.

       “Le spese sociali vanno riequilibrate verso i giovani, la popolazione non autosufficiente e gli investimenti formativi. Ci aspettiamo dalle organizzazioni sindacali coraggiose iniziative riformiste” ha concluso Costalli, che si è detto “molto preoccupato dalla possibilità, rappresentata dalla legge sulle coppie di fatto, dove si ipotizza anche la pensione di reversibilità: è una follia, i costi sono incalcolabili con rischi imprevedibili, tutti sulle spalle dei giovani”.




SERGIO MARINI E' IL NUOVO PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI


       Roma, 9 febbraio – Sergio Marini è il nuovo presidente della Coldiretti, la maggiore organizzazione agricola per numero di aziende associate, superficie e capi allevati. Eletto dall’Assemblea con ben 282 voti su 285, il neopresidente è umbro: 42 anni, laureato in agraria, dirige un’impresa florovivaistica. Nella Coldiretti sin dal 1984 come delegato provinciale del movimento giovanile di Terni, nel 1997 è diventato presidente di Coldiretti Umbria e, nel 2001, vicepresidente nazionale.

       La sua, ha detto lui stesso, sarà una leadership nel segno della continuità per quanto attiene il metodo di lavoro e gli obiettivi da perseguire: “semmai diverse saranno le cose da fare” ha affermato. "Valorizzare l'agricoltura come risorsa economica, sociale e ambientale per garantire alle imprese agricole opportunità di sviluppo e reddito, in un quadro di piena integrazione dell'agricoltura con gli interessi economici e sociali del Paese” è l'obiettivo che Sergio Marini ha dichiarato al momento dell'elezione, sottolineando che si tratta di “un impegno determinante per la competitività del Made in Italy, che trova nell'agroalimentare un punto di forza, e per la sicurezza alimentare e ambientale dei cittadini consumatori anche di fronte alle recenti emergenze climatiche e sanitarie”.

       Il nuovo presidente della Coldiretti ritiene importante che categoria e istituzioni ritrovino un sano clima di collaborazione, come ha ribadito nel suo discorso di insediamento: il rapporto con le istituzioni dovrà assumere i connotati di una concertazione progettuale. L'impresa agricola multifunzionale rappresenta la vera scommessa per Marini: "il motore vero dello sviluppo locale e della crescita del sistema Paese".

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