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  Prosegue la ricerca sui giovani e il lavoro

Data di pubblicazione: Mercoledì, 21 Marzo 2007

TRAGUARDI SOCIALI / n.25 Marzo / Aprile 2007 :: Prosegue la ricerca sui giovani e il lavoro

Protagonisti del nostro futuro


Prosegue la ricerca sui giovani e il lavoro
PROTAGONISTI DEL NOSTRO FUTURO



       La ricerca I giovani e il lavoro: un incontro (im)possibile? si trova nella fase di elaborazione dei circa 3500 questionari arrivati da tutta Italia. In questi mesi, nei quali è stata presentata nelle università come nei luoghi di aggregazione giovanile, si sono svolte numerose iniziative di confronto che hanno dato modo ai giovani del Mcl di incontrare i coetanei e condividere con loro le speranze e i timori per il futuro. Queste occasioni si sono rivelate un importante momento formativo perché la necessità di spiegare il questionario, di rispondere ai dubbi emersi circa il mondo del lavoro, hanno favorito l’approfondimento di queste tematiche.

       Benché sia ancora in corso l’elaborazione scientifica dei dati, stanno comunque emergendo chiaramente delle linee di tendenza che ci permettono già adesso, se non di tirare delle definitive conclusioni, certamente di sottolineare degli spunti di riflessione.

       Il primo spunto che si può trarre riguarda il “successo” che hanno ottenuto le domande a risposta aperta, in particolare quelle inerenti alla definizione (personale) dei concetti di flessibilità e precarietà. Questa prima semplice osservazione ci permette di dire che tra le persone intervistate grande era il desiderio di potersi esprimere su argomenti che così da vicino toccano ciascuno di noi.

       In secondo luogo, si sta notando una certa carenza informativa sia sulla riforma del mercato del lavoro che dell’università. Così queste due riforme, sulle quali si concentra il dibattito politico e sociale, non sembrano essere state valutate e colte nella loro interezza, facendo nascere il sospetto che su di esse gravi un aprioristico giudizio, frutto più di una visione ideologica che di un sincero confronto con la realtà.

       Un terzo aspetto che si riscontra, legato a quello precedente, è una inadeguata conoscenza degli strumenti utili per inserirsi nel mondo del lavoro, come i centri per l’impiego e le agenzie per il lavoro, delle quali spesso si ignorano le funzioni. Anche in questo caso è rilevante constatare che non vengono considerati, secondo tutte le loro potenzialità, quei percorsi atti a facilitare l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, pensati per rendere più trasparente ed efficace l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

       Già da questi primi risultati si evidenzia, quindi, come dato significativo, una certa lacuna informativa rispetto al mercato del lavoro che sembra rimanere una questione da specialisti. In realtà non è così, o almeno così non dovrebbe essere. Difatti parlare di mercato del lavoro significa parlare della realtà quotidiana che ciascuno di noi deve affrontare, significa tratteggiare quell’orizzonte in cui si riflette il nostro futuro. Così si delinea l’importanza di un’opera formativa volta a far conoscere la realtà della scuola, dell’università, del lavoro nell’Italia di oggi.

       Nei già numerosi incontri a cui i giovani del Mcl hanno dato vita si è potuto costatare il desiderio di confronto e di dialogo su questi temi. Un desiderio che non deve essere lasciato cadere ma che deve essere raccolto e coltivato, con momenti come quelli che il nostro Movimento sta vivendo, per poter essere di aiuto concreto agli altri e, in fondo, pure a noi stessi.


Giovanni Gut

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