"UNIONE DI VALORI" AL CONGRESSO PPE A ROMA
Roma, 31 marzo – Si è tenuto a Roma, il 30 e 31marzo, il Congresso del Partito Popolare Europeo, il più grande Partito d’Europa, con la partecipazione dei più importanti leaders europei: da Angela Merkel ad Aznar, da Sarkozy a Barroso, ai Capi di Governo di Austria, Olanda, Slovenia, Croazia, Serbia, Albania, Slovacchia, Polonia, Repubbliche Baltiche, Grecia, Romania, oltre a Pierferdinando Casini, Silvio Berlusconi, Clemente Mastella.
A conclusione dei lavori è stato approvato un documento programmatico con un capitolo intitolato: “Unione Europea – Un’unione di valori”, in cui testualmente è scritto: “Pur avendo una serie di differenti tradizioni alle spalle, i Partiti membri del Ppe sono uniti da un retaggio di valori e di principi: libertà e responsabilità, dignità della persona umana, solidarietà, democrazia, sussidiarietà, giustizia, Stato di diritto, economia sociale di mercato. Questi valori sono comuni alle società degli Stati membri, nelle quali prevalgono il pluralismo, la giustizia, la non discriminazione, la tolleranza e la proprietà privata. Di fronte alle nuove tendenze socio-culturali del mondo occidentale, il Ppe è sempre stato guidato da questi valori e tradizioni, compreso il rispetto per la famiglia, le minoranze tradizionali e le religioni e le Chiese storiche che, per tanto tempo, sono state una base forte per la civilizzazione europea”. Nel manifesto si fa anche specifico riferimento alle “radici giudaico-cristiane europee”.
Il Movimento Cristiano Lavoratori ha sempre guardato con grande attenzione al Ppe ed ha auspicato un maggiore collegamento, nel nostro Paese, al popolarismo europeo: “se non lo si vuole consegnare definitivamente a poche oligarchie, strada obbligata è riaffermare le nostre radici cristiane, la centralità della persona, una visione capace di valorizzare i corpi intermedi, le rappresentanze sociali, le autonomie”.
Al Congresso hanno preso parte anche alcuni delegati Mcl, presenti in qualità di Osservatori/Invitati – la delegazione era composta dal Presidente Nazionale Carlo Costalli, dal Vice Presidente Antonio Di Matteo, e da Piergiorgio Sciacqua della Presidenza del Movimento – i quali hanno avuto diversi incontri con i partners europei del Mcl presenti al Congresso: da Ueldc con il suo presidente Elmar Brok, che è anche Presidente della Commissione Esteri del Parlamento europeo, a Eza con il Presidente Leo Pauwels, alla Fondazione Robert Schumann con il Presidente onorario On. Horst Langes.
I partecipanti al Congresso sono stati ricevuti in udienza dal Papa Benedetto XVI che ha condannato un certo “laicismo nemico della tolleranza”, ed ha sottolineato che “vita, famiglia ed educazione non sono negoziabili”. A conclusione dei lavori il Congresso ha confermato il belga Martens al Presidente del Partito Popolare Europeo.