NOME UTENTE        PASSWORD  

Hai dimenticato la tua password?

Nell'ultimo numero di Traguardi Sociali:
Traguardi Sociali

Stai sfogliando il n.20 Aprile / Maggio 2006

Leggi la rivista in formato pdf Cerca numeri arretrati in archivio
.PDF Numero 20 (2333 KB) Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali

  Taccuino

Data di pubblicazione: Sabato, 10 Giugno 2006

TRAGUARDI SOCIALI / n.20 Aprile / Maggio 2006 :: Taccuino

Notizie dal mondo

TACCUINO



COSTITUITO IL SINDACATO DEI LAVORATORI MCL


       22 febbraio – E’ stato costituito a Roma il S.S.L. – Sindacato Lavoratori Liberi, organizzazione che si prefigge come obiettivo la rappresentanza in un’unica formazione sindacale di tutti i lavoratori del Movimento Cristiano Lavoratori, del Patronato Sias e del Caf. Il sindacato, che non ha fini di lucro e si autofinanzierà con le quote dei propri iscritti, si compone di vari organi le cui cariche sono ricoperte da dipendenti della Direzione nazionale e delle varie sedi dislocate in tutta Italia.




CONGRESSO CGIL A RIMINI


      1° Marzo - Si è tenuto a Rimini dal 1° al 4 marzo il XV Congresso Nazionale della CGIL al quale ha partecipato, in rappresentanza del Movimento, anche il Vice Presidente Antonio Di Matteo.

       Il Congresso - dopo quattro giorni di dibattito cui hanno preso parte anche i Segretari Generali della Cisl Savino Pezzotta e della Uil Luigi Angeletti -, ha confermato alla guida della Confederazione il Segretario Generale Guglielmo Epifani.

       Critico sul contenuto dei lavori il Presidente Mcl Carlo Costalli, che ha rilasciato una dichiarazione alla stampa “Un passo indietro su tutte le proposte riformiste sul tappeto: nessuna proposta sulla partecipazione, né sulla democrazia economica, uno stop sulla riforma del modello contrattuale, una bocciatura completa della riforma Biagi”.

       “Una conferma – ha affermato Costalli –. Perché la Cgil in questi anni ha sempre brillato per conservatorismo”.




NUOVA SEDE MCL A TORINO


       3 Marzo, alla presenza del Presidente Generale del Mcl Carlo Costalli, di S.E. Mons. Giacomo Lanzetti, Vescovo Ausiliario di Torino, e del Sottosegretario al Ministero del Lavoro On. Roberto Rosso, è stata inaugurata la nuova sede del Movimento Cristiano Lavoratori di Torino.

       Ha fatto gli onori di casa il Presidente Provinciale di Torino, Davide Actis; all’inaugurazione della nuova sede, nella centralissima Piazza Lagrange n.1, con locali molto spaziosi e con un salone che conteneva centocinquanta iscritti e simpatizzanti, sono intervenuti anche il Vice Presidente Nazionale Giuseppe Martino, il Segretario Generale Antonio Inchingoli, Noè Ghidoni della Presidenza Nazionale Mcl, Alfonso Luzzi, Vice Direttore in rappresentanza del Patronato Sias e tutti i presidenti provinciali piemontesi accompagnati dal Presidente Regionale Costantino Squeo.

       Nel suo saluto il Presidente Nazionale Mcl ha ringraziato Davide Actis per il lavoro fatto e per lo sforzo sostenuto anche con l’apertura della nuova sede e si è complimentato per lo sviluppo che il Movimento Cristiano Lavoratori ed i suoi Servizi (particolarmente il Caf-Mcl ed il Patronato Sias), hanno avuto negli ultimi anni a Torino e in tutto il Piemonte, a conferma del buono stato di salute del Movimento anche nel Nord Italia.




IN RICORDO DI MARCO BIAGI


       15 Marzo - In ricordo di Marco Biagi a quattro anni dalla sua morte violenta per mano delle Brigate Rosse si è tenuto a Roma, presso il CNEL, un importante Convegno organizzato dal Ministero del Lavoro, dal CISF e dalla Fondazione Marco Biagi, sul tema:”Famiglia e lavoro dopo la legge Biagi: dal conflitto a nuove sinergie”.

         Autorevoli i relatori: dal Ministro del Lavoro Roberto Maroni al Presidente del CNEL On. Antonio Marzano, al Prof. Michele Tiraboschi, al Prof. Pierpaolo Donati.

       Nel pomeriggio si è tenuta una tavola rotonda coordinata da Francesco Riccardi di Avvenire su: “Una famiglia a misura di lavoro o un lavoro a misura ddi famiglia? Proposte concrete e linee di policy nazionale e locale”, alla quale sono intervenuti il Sindaco di Roma Walter Veltroni, Luisa Santolini Presidente del Forum delle Famiglie, Maurizio Sacconi Sottosegretario Ministero del Lavoro ed il Presidente del Mcl Carlo Costalli. I lavori si sono conclusi con un intervento del Presidente della Camera On. Pierferdinando Casini.

    Tante le voci a difesa della legge 30: “Sono contrario a dispute ideologiche – ha affermato Costalli - la legge 30 va senz’altro sviluppata e completata, però è innegabile che abbia offerto nuove opportunità e introdotto forme di lavoro da tempo radicate in altri Paesi Europei”.




LA PRESIDENZA MCL A BELGRADO E SARAJEVO


       Marzo 2006 - Un’attenzione tutta particolare è stata dedicata in questo periodo dalla presidenza Mcl alle difficoltà che Serbia e Bosnia stanno affrontando nella complessa fase della ricostruzione dalle macerie della guerra.

       Nel mese di marzo, il Presidente Mcl Carlo Costalli, accompagnato dal vice presidente Antonio Di Matteo e da Piergiorgio Sciacqua della Presidenza nazionale del Movimento, per ben due volte si è recato in quei territori, visitando prima Belgrado - su invito del Sindacato indipendente Nezavisnost, con il quale il Mcl intrattiene rapporti di collaborazione e cooperazione – e, successivamente, Sarajevo e Mostar - questa volta su invito dell’Associazione culturale Napredak il cui presidente, Franjo Topic, è fortemente impegnato nella costruzione in Bosnia di una società multietnica, multiculturale e multireligiosa -.

       “E’ giunto il momento che Bruxelles inizi a formalizzare con la Serbia un trattato di Associazione e stabilizzazione con l’Unione Europea, primo passo concreto di avvicinamento di Belgrado a Bruxelles”, ha affermato Costalli al suo rientro in Italia. “In Serbia il Governo sta attuando molte riforme (lavoro, burocrazia, fisco); si stanno incrementando negli ultimi anni in maniera significativa gli investimenti italiani: il Paese ha ormai raggiunto una definitiva stabilità interna, mentre il sistema normativo si sta adeguando ai parametri europei”.   

       “Dobbiamo aiutare la Serbia a uscire dall’isolamento in cui è caduta, e continuare a lavorare perché le strade di tutti, in Bosnia e nei Balcani, non possono che convergere verso Bruxelles”.

    Durante la permanenza a Belgrado, Costalli ha fatto visita all’Arcivescovo di Belgrado, Mons. Stanislav Hocevar, con il quale ha affrontato il tema dei rapporti fra cattolici e ortodossi in Serbia, Montenegro e Kossovo. Numerosi i colloqui anche a Sarajevo e a Mostar con i rappresentanti della Chiesa cattolica, della Chiesa ortodossa, della religione musulmana. Particolarmente importante quello con Mons. Pero Sudar, Vescovo Ausiliario di Sarajevo, con il quale è stata fatta una riflessione sulla recente visita ad limina dei Vescovi cattolici della Bosnia Erzegovina dal Papa Benedetto XVI.




ARRESTATO IL BOSS PROVENZANO


       11 aprile - Era latitante dal 1963: praticamente una vita vissuta nell’ombra, eppure sempre in primissima fila nel gestire gli affari di ‘cosa nostra’. Bernardo Provenzano è stato arrestato dalle forze dell’ordine in un blitz in un casolare del corleonese, a una cinquantina di chilometri da Palermo, nel corso di una convulsa giornata zeppa di notizie, di dati elettorali e di colpi di scena.

       Il superlatitante non ha opposto resistenza, hanno fatto sapere gli uomini della polizia, né è stato rintracciato a seguito di una qualche ‘soffiata’: si è trattato solo, hanno spiegato, di un’indagine condotta alla vecchia maniera, sulla base di riscontri e tracce che via via gli investigatori hanno messo insieme ricostruendo la vita del boss in un paziente mosaico.

       E’ stato l’ultimo regalo fatto all’Italia da parte di un buon Ministro degli Interni, che giustamente ha sottolineato con soddisfazione la cattura di un uomo che per decenni ha guidato le scelte della mafia, come dimostrano i numerosi ‘pizzini’ (foglietti cifrati con i quali soleva impartire i suoi ordini) trovati in suo possesso.

       Ora bisogna vedere quale piega prenderà l’organizzazione di ‘cosa nostra’, una volta perduto il suo capo indiscusso che, per decenni, ha preferito puntare sugli ‘affari’ anziché sul sangue, per non attirare l’attenzione e continuare a prosperare indisturbati nell’ombra.

 Torna ad inizio pagina 
Edizioni Traguardi Sociali | Trattamento dati personali