MCL E CEFA
ancora insieme per la solidarietà
Sono ormai più di dodici anni che il Cefa, l’ong di riferimento del Mcl, è impegnato attraverso il proprio personale in Somalia, dove ha giocato un ruolo attivo per la promozione della speranza e dell’autoresponsabilità delle popolazioni locali, fornendo aiuti nel campo agricolo e – cosa che forse è ancora più importante – promuovendo tra la gente del posto una nuova cultura democratica. Ma i volontari del Cefa hanno fatto ancora di più: hanno insegnato alle popolazioni indigene nuove tecniche agricole, aprendo così la strada perché diventino autonome, cioè in grado di organizzare i lavori necessari allo sviluppo del proprio Paese e diventare finalmente padrone del proprio futuro.
Dodici anni di esperienze vissute insieme, di fatiche, di impegno sotto un sole cocente, di problemi superati e di piccole gioie comuni, che hanno creato un solido filo di amicizia e di fiducia tra vite fino a ieri tanto lontane tra loro per tradizioni, cultura, esperienze. Il viaggio della solidarietà e dell’amicizia prosegue. Gli Elders (così si chiamano i capi villaggio locali) hanno chiesto nuovamente aiuto al Cefa per quello che considerano – a ragion veduta -, un bisogno primario e urgente: la realizzazione di manufatti in cemento e sassi per ottimizzare la risorsa acqua. Cose per noi semplici, cui magari non si fa più neppure caso passeggiando per le nostre benestanti città: una fontana, una vasca, un serbatoio per trattenere l’acqua, per non disperdere un bene così prezioso. “Acqua e Sanità in Somalia”, si chiamerà il nuovo progetto che si andrà a realizzare: perché acqua significa igiene e, dunque, salute.
Gli interventi verranno concentrati nella regione del Puntland, una zona devastata da 15 anni di guerre e da frequenti e lunghe siccità, una vasta area composta da piccoli paesi e villaggi rurali, dove oggi vivono oltre 5.000 persone che stanno tentando di riemergere dall’emergenza per avviarsi verso uno sviluppo sostenibile e duraturo.
Il Mcl sarà ancora una volta accanto al Cefa, a sostenere anche economicamente questo programma di aiuti, che ha come obiettivo la costruzione (o la riabilitazione), nell’arco dei prossimi due anni, di ben 24 acquedotti e 30 pozzi, 300 latrine e altre strutture sanitarie distribuite tra circa 100 villaggi. “Anche in questa occasione il Mcl sarà al fianco del Cefa per combattere questa battaglia di civiltà - ha affermato il presidente nazionale Mcl Carlo Costalli - perché la promozione di una società solidale e rispettosa della dignità umana è da sempre uno dei motivi fondanti della nostra stessa esistenza”.
Una solidarietà attiva dunque che, tramutandosi in opera concreta, ci invita a superare i nostri piccoli orizzonti per azzerare le barriere delle distanze fra gli esseri umani, regalandoci in cambio tanta gioia e un senso profondo del perché siamo qui, su questa terra, spettatori troppo spesso muti di tante sofferenze. Perché, per dirla con Montaigne :“Il nostro grande e glorioso capolavoro è vivere come si deve. Tutte le altre cose, regnare, ammassar tesori, costruire, non sono per lo più che appendici e ammennicoli”.
Fiammetta Sagliocca