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  Il Manifesto dei Giovani del Movimento Cristiano Lavoratori

Data di pubblicazione: Venerdì, 22 Settembre 2006

TRAGUARDI SOCIALI / n.22 Settembre / Ottobre 2006 :: Il Manifesto dei Giovani del Movimento Cristiano Lavoratori

GIOVANI IN MOVIMENTO

GIOVANI IN MOVIMENTO



MANIFESTO DEI GIOVANI DEL MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI


      
Noi giovani del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) desideriamo mettere in evidenza attraverso questo manifesto gli ideali che ci tengono insieme, gli aspetti della realtà che più ci stanno a cuore e che intendiamo approfondire attraverso il nostro impegno nel Movimento.
Vuole essere questo il nostro contributo allo sviluppo di una società che metta al centro la persona, per la realizzazione del bene comune, secondo i valori che sono propri dell’essere cristiani. Ed è appunto in questi ideali che risiede la ragione del nostro agire nella vita sociale e politica del Paese e della casa comune europea.


·    Far parte del Movimento Cristiano Lavoratori significa vivere un’esperienza di amicizia, porre al centro di tutto la persona, nel mondo del lavoro così come nella scuola e nell’università. Vogliamo così impegnarci nella vita sociale per affermare il valore e la dignità della persona. Il faro del nostro agire rimane l’insegnamento della Chiesa cattolica e della Dottrina sociale, che ci ricordano come nel lavoro l’uomo contribuisca alla Creazione.

·    La dimensione educativa è fondamentale per la crescita della persona, in particolare per i giovani che devono essere aiutati a scoprire e sviluppare i propri talenti secondo le proprie inclinazioni. Noi sosteniamo l’importanza di un sistema scolastico ed universitario libero e pluralista, che promuova la qualità dell’insegnamento e che metta gli studenti ed i genitori in condizione di scegliere liberamente la migliore educazione disponibile. Un sistema che sappia essere dinamico, capace di dialogare con la società e accompagnare gli studenti nella realtà del mondo del lavoro. Crediamo nell’importanza strategica dell’attività di ricerca e sosteniamo un sistema che sappia investire nelle persone meritevoli.

·    Il lavoro non può essere disgiunto da colui che lo compie. Se è vero che nel lavoro la persona conosce e sviluppa se stessa, ciò è ancor più vero per i giovani. Desideriamo superare le varie forme di precarietà – di cui disoccupazione e lavoro nero sono le peggiori espressioni –, e sosteniamo quelle misure, legislative e non, che aiutano i giovani ad entrare nel mondo del lavoro. In questa prospettiva occorrono sistemi efficaci ed efficienti di incontro tra domanda e offerta di lavoro, politiche volte al sostegno dell’occupazione giovanile, percorsi di formazione permanente per la crescita personale e professionale. è necessario istituire forme reali di tutela: per questo serve un patto tra le diverse generazioni che, rinsaldando i vincoli di solidarietà, permetta di riequilibrare un sistema di welfare, che attualmente non dà prospettive ai giovani né certezze agli anziani.

·    La prima cellula della società è la famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna, da riconoscere come luogo in cui l’essere umano vive la propria dimensione affettiva e fa esperienza della vera e compiuta libertà. La famiglia è un valore sociale da sostenere ed aiutare, attraverso l’adozione di strumenti che permettano di conciliare la dimensione lavorativa con quella familiare, favoriscano il costituirsi di nuove coppie e diano il necessario supporto ai genitori per crescere i propri figli.

·    La tutela della vita, dal concepimento alla sua fine naturale, è un punto fondamentale, irrinunciabile e non soggetto a compromessi di sorta. Alla base vi è il riconoscimento della dignità di ogni persona, della sacralità di ogni vita. Le visioni utilitaristiche della vita e il pietismo buonista del nostro tempo sono visioni che rigettiamo con forza. La società ha il compito di proteggere i soggetti più deboli: i non nati e i malati.

·    Nelle opere di carità le persone, attraverso le organizzazioni sociali, aiutano il prossimo, si fanno carico delle sue sofferenze e testimoniano il senso della vita e la speranza cristiana. Vogliamo che lo Stato riconosca questa funzione primaria, favorendo la responsabile libertà delle organizzazioni sociali secondo un compiuto principio di sussidiarietà.

·    Le istituzioni e la politica devono coinvolgere i giovani nell’arena pubblica per sostenere la crescita della classe dirigente del futuro. Chiediamo di incidere nei processi di definizione delle politiche pubbliche, in particolar modo per ciò che riguarda direttamente le giovani generazioni. Siamo convinti che la politica debba essere vissuta con spirito di servizio, senza ridursi alla mera gestione del potere.

·    La realtà internazionale ci interroga sul significato della pace, a livello personale e sociale, che costituisce il desiderio profondo di ognuno. Essa poggia sulla verità, sulla libertà e sulla giustizia, senza le quali la parola “pace” non è che una tregua tra una guerra e l’altra. Sosteniamo dunque l’opera di coloro che si dedicano alla cooperazione internazionale, come espressione concreta di comunione con il prossimo e come tensione fattiva verso una società più giusta costituita da persone libere.

·    Riconosciamo il valore del processo di integrazione europea, nato da scelte che hanno saputo coniugare realismo e ideali. Riteniamo necessario sottolineare come le radici cristiane dell’Europa, in quanto verità storica, costituiscano una parte fondamentale dell’identità dei popoli europei. Per il bene futuro dell’Europa occorre riscoprire e attualizzare l’ispirazione delle origini affinché, con gli occhi aperti sulla realtà, si riesca ad operare per il bene comune senza essere schiavi di interessi particolaristici, avendo sempre come fine ultimo la persona. Se l’Unione Europea vuole realmente essere uno spazio di libertà per tutti, non può che fondarsi sull’antico principio cristiano della sussidiarietà.

      Consapevoli dell’importanza del dialogo, desideriamo confrontarci con tutti – anche con quanti non ci conoscono o ci conoscono parzialmente - con l’intento di presentare le nostre idee, restando sempre pronti ad ascoltare quelle altrui, in uno spirito di apertura che abbia come fine ultimo la promozione di una società libera e pienamente umana.
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