Si è tenuto a Mestre il Congresso Regionale Mcl del Veneto

Data di pubblicazione: Martedì, 26 Settembre 2006

Rilanciamo in tre parole

Si è tenuto a Mestre il Congresso Regionale Mcl del Veneto

RILANCIAMO IN TRE PAROLE

       Il Movimento Cristiano Lavoratori del Veneto ha aperto una nuova stagione di impegno. Il Congresso Regionale, dedicato al tema Il lavoro: chiave essenziale, ha segnato una nuova tappa verso l’obiettivo di realizzare, in una Regione che conosce già notevoli livelli di sviluppo, una sempre maggiore coesione sociale che dia senso all’impegno morale e cristiano delle migliaia di iscritti e simpatizzanti. Erano più di un centinaio i delegati confluiti a Mestre, sabato 1° luglio, in rappresentanza delle varie province della Regione, per eleggere i nuovi organi dirigenti che guideranno nei prossimi anni il Mcl del Veneto.

       “Qui il Movimento rappresenta un solido punto di riferimento: siamo una famiglia storica, con tutte le sue articolazioni provinciali e di base”, ha detto il Segretario Generale del Mcl, Tonino Inchingoli, cui è stata affidata la relazione centrale della giornata. “Il Movimento in questa Regione abbraccia qualche decina di migliaia di iscritti che hanno sempre mantenuto il senso della coerenza ai principi fondamentali della Chiesa e che sanno esprimere quella giusta solidarietà - laddove necessita solidarietà - in questa terra, come in Italia e nel mondo”.

       Molto apprezzato anche l’intervento di Giorgio Santini, Segretario Confederale Cisl, che ha riconosciuto come il tema scelto sia esso stesso un atto di coraggio: “perché è forte oggi nella società la tendenza ad andare verso temi frivoli quali lo status socio-economico, i consumi, senza mettere nella giusta evidenza questioni fondamentali come il merito, il sacrificio, il lavoro. Dobbiamo mobilitarci perché le sfide che ci attendono sono importanti (globalizzazione, Europa, giovani, integrazione)”. Santini ha poi sostenuto l'importanza di una legislazione del lavoro più efficace, per dare risposte alle esigenze vere delle persone. “Il lavoro – ha detto - deve essere riconciliato con i tempi della vita”.

       Dal dibattito è emerso come siano molteplici le direzioni sulle quali muoversi per lanciare una nuova fase di sviluppo nella regione: solidarietà, famiglia, integrazione sociale, lavoro, ecclesialità.

       Solidarietà: per costruire attorno alla famiglia – da difendere e proteggere dagli attacchi morali cui è fatta oggetto – solide strutture giuridiche e sociali che ne favoriscano lo sviluppo. Solidarietà per fortificare una società civile che sappia creare legami di amicizia e dialogo anche con i molti stranieri che ancora faticano ad integrarsi pienamente nel tessuto sociale delle città.

       E poi riforme del mercato del lavoro, sulle quali è necessario insistere con coraggio per incidere sui tassi d’occupazione regionale che, pur in un generale clima di stasi, registrano un’incoraggiante tendenza alla crescita, effetto della prima fase di applicazione della legge Biagi (il Veneto è stato tra le prime Regioni italiane a rendere operative le misure introdotte dalla legge 30).

       Ecclesialità, infine, che per il Mcl si traduce in “missionarietà che diventa visibile perché cammina al fianco con quegli aspetti valoriali che la Chiesa ci affida come cristiani e come Movimento missionario”, ha ribadito Inchingoli.

         Ai lavori sono intervenuti tra gli altri Bruno Nestori, Presidente della Confcooperative del Veneto; Antonio De Poli, Assessore Regionale alle Politiche Sociali; Fabio Pongo, rappresentante del Patriarca (e responsabile della Pastorale sociale e il Lavoro del Patriarcato di Venezia) e Piergiorgio Sciacqua, Coordinatore del Dipartimento Studi Sociali e Politici del Mcl.

f.s.