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  Conclusi i festeggiamenti del quarantennale MCL

Data di pubblicazione: Martedì, 15 Gennaio 2013

TRAGUARDI SOCIALI / n.56 Gennaio / Febbraio 2013 :: Conclusi i festeggiamenti del quarantennale MCL

Nel mondo, perché cristiani.

Dicono che la vita cominci a 40 anni. Così è anche per il MCL, che ha concluso a Roma le celebrazioni per il suo 40° anno presentando un volume che ripercorre la storia del Movimento, dalla nascita ad oggi: un viaggio attraverso scenari politici, sociali e culturali diversi, sempre caratterizzati dall’impegno ‘per il bene comune’.
Nel mondo, perché cristiani. I 40 anni del Movimento Cristiano Lavoratori, realizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, edito da Vita e Pensiero, è stato scritto a più mani da politologi, sociologi, storici, giuslavoristi.
Ingrediente di base un “movimento capace di stare al passo dei tempi”, come aveva scritto l’allora Rettore dell’Università Cattolica, Lorenzo Ornaghi, quando, per il trentennale MCL, era stato presentato il libro Cattolici per un progetto.
Di acqua da allora ne è passata, viviamo “anni di crisi, di trionfo dell’antipolitica”, ha ricordato il presidente del MCL, Carlo Costalli. Ma proprio la difficoltà del momento deve spingere i cattolici a una rinnovata passione e responsabilità.
“Oggi la questione sociale è diventata questione antropologica. E il MCL su questi argomenti non ha nulla da invidiare a nessuno: sempre in prima linea a difesa dei valori non negoziabili, della famiglia fondata sul matrimonio, della tutela della vita dal suo concepimento fino alla morte naturale”. Al centro il lavoro, tema cardine che ha reso il MCL “un movimento ‘di anticipo’”.
“MCL si colloca nel crinale tra politica e società”, ha detto Ornaghi, oggi Ministro, nel suo messaggio. “La politica rischia di sembrare un gravame insopportabile in questa stagione in cui si fa sempre più diffusa la tentazione di disimpegno, se non addirittura di ripulsa, rispetto a forme di solidarietà”. Epoca di turbolenze e di cambiamenti, ha sottolineato Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, che ha presieduto la tavola rotonda con gli autori. “Siamo sospesi tra un passato che sembra non voler passare, un presente che incombe e un futuro che incalza. Il punto chiave è la presenza dei cattolici”.
“In questo volume confluiscono l’esperienza associativa di 40 anni del MCL con il lavoro di tanti studiosi: è il Movimento che ha voluto così, che fosse non tanto occasione di un ripensamento condotto dall’interno, quanto il frutto di un lavoro scientificamente rigoroso, sintesi tra realtà accademica e forte radicamento popolare”, ha detto Evandro Botto, direttore del Centro di ateneo per la Dottrina sociale USC, curatore del volume.
Formazione e giovani, due questioni essenziali: “La risposta alla disoccupazione, specie giovanile, sta nell’orientamento, nella formazione. Le leggi e le riforme possono poco se non cambia la visione globale”, ha detto Michele Tiraboschi, giuslavorista e collaboratore del compianto Marco Biagi, ricordando i primi passi dell’amicizia con il MCL, “una realtà vera, viva, dinamica, che si muove sul piano del lavoro con larghissimo anticipo rispetto ad altri soggetti rimasti fermi senza offrire risposte”.
Per Daniele Bardelli, docente di Storia contemporanea alla Cattolica, “il problema è cosa intendiamo col termine formazione: c’è una formazione al lavoro ma anche una umana e antropologica. Di questa il MCL si è fatto carico: un lavoro non solo tecnico ma anche culturale”.
Un impegno cui va aggiunto il tema della fiducia, ha detto Giancarlo Rovati, ordinario di Sociologia alla Cattolica. “Rispetto ai temi della politica e del sociale gli italiani si mostrano delusi, ma per vincere la delusione basta fare proposte diverse, contro l’apatia invece c’è poco da fare”. Dunque lo spazio c’è.
Vittorio Emanuele Parsi, ordinario di Relazioni Internazionali alla Cattolica, ha inserito un ulteriore elemento nell’azione del MCL: la sua vocazione internazionale.
“Una vocazione antica, che risale a quando non era affatto scontato che così fosse. Il MCL ha individuato due orizzonti, l’Europa e il Mediterraneo, usandoli non uno contro l’altro, ma lavorando per integrare”.
Valori, lavoro, radicamento territoriale, giovani, formazione, internazionalità: elementi che raccontano il MCL nella storia. Un Movimento che da oggi si proietta verso il futuro.

Fiammetta Sagliocca
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