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Stai sfogliando il n.56 Gennaio / Febbraio 2013
 Il MCL a sostegno dell’Università Cattolica di Madaba
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Data di pubblicazione: Giovedì, 17 Gennaio 2013
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Prosegue l’impegno per la Terrasanta
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Il MCL intende continuare il suo impegno per la Terrasanta, dopo il progetto per la costruzione di case a Gerusalemme destinate alle giovani coppie altrimenti costrette a una dolorosa diaspora. Nel corso del pellegrinaggio alla Città Santa, uno degli eventi programmati per il 40° anniversario della fondazione del Movimento, una delegazione di oltre 300 tra dirigenti e associati al MCL, ha potuto verificare l’entità della realizzazione e incontrare le famiglie assegnatarie.
Come annunciato dal presidente Carlo Costalli alla festa conclusiva dell’anniversario dei quarant’anni, lo scorso 8 dicembre, il MCL intende continuare il fattivo sostegno alle opere del Patriarcato latino di Gerusalemme e, come espressamente richiesto da S. B. Mons. Fouad Twal, per il 2013 l’impegno è rivolto al completamento della nuova Università Cattolica di Madaba, in Giordania. Il progetto del Patriarcato latino - che ha giurisdizione su Israele, Palestina, Giordania e Cipro - prevede un impegno ingente, fortemente sostenuto da Papa Benedetto XVI, che ha posato la prima pietra dell’Università durante la sua visita del 9 maggio 2009. Un forte incoraggiamento viene anche dal Re Abdallah II di Giordania.
La situazione nell’area preoccupa tutti e ci chiama a non lesinare alcuno sforzo per arrivare a una pace concordata. Occorre tentare ogni via che offra prospettive di un futuro di pace.
La motivazione che ha spinto il Patriarca ad avventurarsi in questa impresa enorme è proprio la certezza che si potrà arrivare alla pace, in questo territorio martoriato, solo a partire da una dimensione educativa con strutture che formino una nuova classe dirigente illuminata e tollerante, abituata a lavorare insieme, a studiare insieme, a camminare insieme pur nella diversità delle provenienze.
Il MCL non poteva non rispondere positivamente all’appello di Mons. Twal e, quindi, l’impegno di solidarietà prioritario del 2013 (che si aggiunge ai tanti altri in corso) sarà proprio quello in favore dell’Università di Madaba.
Un impegno sollecitato anche dalle parole del Papa che, visitando il cantiere della nuova Università nel 2009, si era rivolto così ai primi possibili studenti e docenti: “siete chiamati ad essere costruttori di una società giusta e pacifica composta di genti di varia estrazione religiosa ed etica. Tali realtà devono condurre non alla divisione, ma all’arricchimento reciproco. La missione e la vocazione dell’Università di Madaba è precisamente quella di aiutarvi a partecipare più pienamente a questo nobile compito”.
L’Università, la cui costruzione sta procedendo per lotti ed ha il motto accademico “Sapientia et Scientia” , ha iniziato le lezioni alla fine del 2011 e, una volta a regime, potrà ospitare (anche nel campus annesso) circa 8000 ragazzi provenienti dai vari Paesi del Medio Oriente, del Maghreb, dell’Africa.
L’iniziativa risponde anche alla richiesta di molte famiglie che desiderano uno sbocco universitario alle varie scuole gestite da enti religiosi quali il Patriarcato, la Custodia, le congregazioni. Si tratta di oltre 100 scuole di vario grado con più di 70.000 alunni di diverse religioni.
L’insegnamento è in lingua inglese e sette sono le facoltà con quindici specializzazioni.
Determinante la cooperazione con otto atenei stranieri di cui cinque italiani: le Università di Pavia, Genova, Enna, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Politecnico di Milano.
Antonella Pericolini |
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