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  Emmaus

Data di pubblicazione: Martedì, 1 Gennaio 2013

TRAGUARDI SOCIALI / n.56 Gennaio / Febbraio 2013 :: Emmaus

A cura di Mons. Francesco Rosso

“Abbiamo contemplato la sua stella e siamo venuti ad adorarlo”. L’Epifania appena celebrata ci ha permesso di incontrare dei “personaggi” che, sollecitati dalla curiosità e dopo aver cercato di interpretare le Scritture, si sono messi in viaggio verso Betlemme.
Guidati da una stella che si oscura solo quando si trova in presenza di Erode, e che ricompare appena i Magi riprendono il viaggio. Un momento di grande significato per noi in questo tempo natalizio.
Per prima cosa mi piace pensare alla curiosità di queste persone, ma anche alla loro sollecitudine.
Sono anch’io attento comunque al loro comportamento e mi pare di intravvedere in questo contesto, il modo di abbandonarsi, certi di riuscire a scoprire l’argomento della loro curiosità e sollecitudine: un bambino! “Dov’è nato il re dei giudei? Abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti ad adorarlo”. In secondo luogo la conseguenza dell’ “abbandonarsi” è l’aver trovato quanto cercavano e dare compimento ai motivi di questo loro viaggio. Proviamo anche noi! Siamo sollecitati all’incontro con Cristo e preferiamo a volte l’attesa prima di metterci in viaggio!
Un’attesa inutile, snervante, che non dà senso e significato alla nostra appartenenza e alle nostre scelte. Ma il viaggio, una volta intrapreso con tutti i suoi rischi, ci garantisce l’incontro e ci chiede l’adorazione operosa e arricchente per una testimonianza seria di valori. Ma il viaggio dei Magi riprende dopo l’incontro con Gesù; ma per un’altra strada. E’ anche per noi uno stimolo e un’attenzione particolare. Sì, una volta che lo abbiamo incontrato ci viene chiesto di cambiare strada, quella che noi vorremmo seguire, per metterci in cammino sulla strada che Lui ci indicò. E allora adesso mettiamoci in viaggio per questa strada, liberandoci dalle prerogative dell’egoismo e del tornaconto personale, per dare visibilità a ciò che il Signore ci affida.
Il nuovo anno ci chiede, forse, di ripensarci! Senza paure! Il Signore sarà il nostro riferimento e il nostro compagno di viaggio.

Don Checco
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