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  A Bruxelles un convegno sull’agricoltura europea

Data di pubblicazione: Mercoledì, 7 Dicembre 2011

TRAGUARDI SOCIALI / n.50 Novembre / Dicembre 2011 :: A Bruxelles un convegno sull’agricoltura europea

La nuova Pac all’insegna della crisi

Le linee della nuova Pac dovranno rispecchiare le tendenze restrittive dettate dall’aggravarsi della crisi economica, ma potranno rivestire un ruolo determinante per il futuro dell’Europa, magari segnando l’inizio di una ripresa produttiva proprio a partire dal settore agricolo: se ne è parlato a Bruxelles dove, dal 3 al 4 ottobre, si è tenuta una due giorni di dibattito su L’Unione   Europea verso la nuova Pac: le sfide, i lavoratori leproposte.
Alla due giorni di lavoro - organizzata da Feder.Agri, Eza e MCL, in collaborazione con la Fondazione Italiana Europa Popolare e con il contributo dell’Ue - hanno preso parte rappresentanti del mondo agricolo, dell’associazionismo e della politica provenienti da tutta Europa, che si sono confrontati per verificare le prospettive della politica agricola e le linee di una possibile riforma della Pac.
“Le possibilità dell’Italia, ma anche dell’Europa, di arrestare il declino economico, politico e morale (perché bisogna aver ben chiaro che le tre cose si intrecciano e coincidono) passa necessariamente per lo smantellamento di quei modelli culturali di esasperazione individualistica ed economicistica che hanno egemonizzato gli stili comportamentali e di pensiero e di azione delle società occidentali nella loro versione tecnocratica e libertaria”, ha detto il presidente del MCL, Carlo Costalli, aprendo i lavori del Seminario internazionale.
Tecnicamente il percorso della nuova Pac è appena iniziato: l’approvazione del pacchetto di misure a sostegno della politica agricola è prevista per l’autunno del 2012, ed entrerà in vigore dal 1° gennaio 2014. Ovviamente il dibattito è già ‘caldo’: “abbiamo davanti una vera e propria rivoluzione” ha detto il Segretario Generale della Feder.Agri Alfonso Luzzi. Ora si tratta di migliorare la gestione delle risorse disponibili (l’acqua in primis): un tema connesso alla ricerca di nuove fonti di energia rinnovabile.
Quanto al futuro, “la sostenibilità è la parola chiave per l’agricoltura” ha continuato Luzzi. “Sostenibile è l’agricoltura che fornisce cibo e fibre per i bisogni umani, è economicamente valida e migliora le risorse naturali dell’azienda agraria e la qualità complessiva dell’ambiente.
La qualità in agricoltura consiste nella capacità di produrre beni ed alimenti in un modo economicamente vantaggioso per gli agricoltori, rispettoso dell’ambiente e socialmente corretto, contribuendo al miglioramento della qualità della vita sia degli agricoltori stessi che dell’intera società”.
Una concezione a tutto tondo, dunque, ben lontana da una visione marginale della questione agricola, come ha ricordato Rudolf Strohmeier: “Per il futuro, il settore agricolo ha bisogno sempre più di guardare alla sinergia tra sicurezza alimentare, economia, energia verde, biotecnologie, ecc.: aspetti che devono essere collegati fra loro e con la ricerca, tenendo conto dei cambi climatici”.
Ma il nodo ‘pesante’ con cui fare i conti, nel programmare le nuove linee di intervento è, ovviamente, rappresentato dalla crisi economica che sta divorando le risorse del vecchio Continente: lo ha ribadito Paolo Bartolozzi, europarlamentare del PPE. “Di fronte a una crisi come quella che stiamo vivendo, o l’Europa dimostra di saper giocare il suo ruolo o rischia di mettere in crisi la sua stessa essenza”. Per questo, ha aggiunto Bartolozzi, “le politiche agricole devono essere forti e imperniate su due pilastri: pagamenti diretti annuali e misure di mercato”. Serve un salto di qualità anche da parte degli imprenditori agricoli (e non solo): “se qualcuno pensa che fra qualche anno l’Europa possa tornare a dare fondi ‘a pioggia’ si sbaglia di grosso”, ha concluso.
L’imposizione di restrizioni dovute alla situazione economica europea, è stata pienamente condivisa da Raffaele Baldassarre, anch’egli Parlamentare Europeo del PPE, secondo il quale “immaginare che la Pac possa svolgersi senza fare i conti con la crisi è impensabile”. Secondo Baldassarre “se non c’è una guida politica non saranno certo i tagli ai benefit, che pure abbiamo già fatto, a portarci fuori dalla crisi” (nel 2004 sono stati approvati tagli agli stipendi dei funzionari europei per un ammontare di 3 milioni di euro e già sono in programma ulteriori tagli per un milione di euro).
Quanto agli aiuti ‘diretti’ agli agricoltori, rimarranno ma con una strutturazione diversa rispetto al passato: “non si può sposare unicamente il criterio dell’estensione territoriale delle aziende agricole, in quanto alcuni Paesi (fra cui l’Italia) hanno necessità di privilegiare altri criteri come la tipologia del prodotto coltivato o la percentuale di persone occupate nell’impresa agricola”.
La nuova Pac insomma dovrà entrare e incidere nei percorsi produttivi - dalla sicurezza, alla qualità, alla filiera, ai posti di lavoro, all’ambiente -. Una piccola rivoluzione copernicana ci attende.

Fiammetta Sagliocca
La 61a giornata del Ringraziamento a Potenza

“Solo con Dio c’è futuro nelle nostre campagne”

La Giornata Nazionale del Ringraziamento è giunta alla sua 61a edizione domenica 13 novembre.
La giornata, intitolata “Solo con Dio c’è un futuro nelle nostre campagne”, è stata preceduta, sabato 12, da un seminario di studio su “Eucarestia, terra e cibo” che si è svolto nella sala convegni “Beato Giovanni Paolo II” del Villaggio Gala-Tabor di Acerenza (Potenza).
“Ringraziamento” significa riconoscere il primato di Dio sulla creazione, ma anche, come ha specificato l’Arcivescovo di Acerza, Giovanni Ricchiuti “riaffermare che la terra è di Dio e che l’uomo è stato collocato su di essa come creatura che, con libertà responsabile e con fantasia creativa, porta a compimento il progetto del Creatore”.
Ha aperto la due giorni Mons. Giancarlo Bregantini, Arcivescovo di Campobasso-Boiano nonché presidente della Commissione Episcopale Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e pace, che ha portato il messaggio augurale dei vescovi italiani per l’evento. Tra gli altri sono intervenuti Mons. Giuseppe Busani, vicario per la pastorale della Diocesi di Piacenza-Bobbio e Antonio Seccia, del Dipartimento di scienze agro ambientali e territoriali dell’Università di Bari.
Momento saliente della manifestazione, la tavolarotonda tra le Associazioni che hanno contribuito alla realizzazione della due giorni: Coldiretti, Feder.Agri-MCL, Ugc Cisl, Fai Cisl, Acli Terra.
Domenica 13 si è tenuta la Celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio e l’Angelus con la benedizione degli agricoltori e delle macchine agricole. Forte il messaggio di speranza che nasce dall’iniziativa, ma è prioritario tornare al territorio e allo sviluppo agricolo per dare continuità a progetti di modernità e cooperazione.
Modelli nuovi di sviluppo e scelte coraggiose che facciano posto a una moderna agricoltura, alla zootecnia, al turismo legato alle bellezze del paesaggio.
Esempi che potrebbero risultare decisivi in questo difficile momento. A conclusione della due giorni una festa di piazza, cui Feder.Agri-MCL era presente con un suo stand che ha riscosso un particolare apprezzamento di pubblico.
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