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  La luminosa parabola di Chiara Lubich

Data di pubblicazione: Martedì, 6 Maggio 2008

TRAGUARDI SOCIALI / n.30 Marzo / Aprile 2008 :: La luminosa parabola di Chiara Lubich

Il 13 marzo scorso ha concluso la sua storia terrena una delle più belle figure del cattolicesimo


LA LUMINOSA PARABOLA DI CHIARA LUBICH


       Il 13 marzo scorso ha concluso la sua storia terrena una delle più belle figure del cattolicesimo. Chiara Lubich, la fondatrice del movimento dei ‘focolarini’, è morta all’età di 88 anni a Rocca di Papa, nella residenza internazionale del movimento, chiamata ‘Mariapoli’.

      Personaggio singolare e di fortissimo carisma, Chiara Lubich. Conosciuta e amata in tutto il mondo, fondatrice di un movimento diffusissimo, eppure pochi possono dire di averla mai vista in televisione o sui giornali. Ha scelto e praticato uno stile di vita pacato, mite, dedicato alle cose che davvero contano, lontano dai riflettori e dalle luci della ribalta. Era nata a Trento il 22 gennaio del 1920, figlia di un tipografo socialista, il suo vero nome era Silvia. Visse gli anni dell’infanzia in povertà. Per mantenersi e pagarsi le spese universitarie, dava lezioni private.

       Durante la seconda guerra mondiale scelse di ispirarsi all'ideale ''Dio Amore'', e condivise questa idea con un piccolo gruppo di compagne, che come lei si erano formate nell'Azione Cattolica. Nel dicembre 1943 si consacrò a Dio e scelse di cambiare il suo nome in quello di Chiara, in onore della santa di Assisi. Questa data è oggi considerata l'inizio del Movimento dei Focolari. Nel 1948, incontrò lo scrittore, giornalista e deputato democristiano Igino Giordani, da lei poi ribattezzato Foco, ritenuto cofondatore del movimento per il suo contributo all'incarnazione nel sociale della spiritualità dell'unità.

       Dopo i tragici fatti della rivoluzione ungherese del 1956, raccolse l'appello di papa Pio XII, che chiedeva che il nome di Dio ritornasse ''nelle piazze, nelle case, nelle fabbriche, nelle scuole'', facendo nascere i Volontari di Dio, persone adulte impegnate nei più diversi campi con l'intenzione di riportare Dio nella società. Pochi anni dopo, nel 1962, papa Giovanni XXIII diede la prima approvazione al movimento; tuttavia gli statuti vennero approvati solo nel 1990 da Giovanni Paolo II.

       Il Movimento dei Focolari fondato dalla Lubich è un movimento laico nato nella Chiesa Cattolica che ha come fine la realizzazione dell'unità tra le persone, come richiesto da Gesù secondo il racconto del Vangelo di Giovanni. Ne consegue una precisa vocazione ecumenica oltre che al dialogo in altri settori della cultura.

         Il carisma del movimento si pone di raggiungere l'unità fra generazioni, culture, religioni, andando così oltre la religione cattolica e riunendo persone di ogni fede. Scopo del movimento e' infatti contribuire al dialogo con le altre realtà nella Chiesa cattolica con le Chiese e comunità ecclesiastiche non cattoliche, con le persone di altre religioni, con le persone di convinzioni non religiose. Chi entra a far parte del movimento, è invitato a mettere in comune il superfluo, seguendo l'indicazione evangelica ''date e più vi sarà dato''.

La gratitudine del Papa e della Chiesa

       Una folla enorme, forse quasi 40 mila persone, ha partecipato ai funerali di Chiara Lubich.

       Alla cerimonia, presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, è arrivata anche la 'voce' di Benedetto XVI che, in un messaggio, ha ricordato ''il servizio silenzioso e incisivo, in sintonia sempre con il magistero della Chiesa'' di Chiara Lubich.

       Poi il suo cordoglio ai responsabili dei Focolarini e ''a quanti hanno collaborato con questa generosa testimone di Cristo, che - ha ricordato Benedetto XVI - si è spesa senza riserve per la diffusione del messaggio evangelico in ogni ambito della società contemporanea, sempre attenta ai 'segni dei tempi'''.

       Ha sottolineato, infine, Ratzinger l' ''ininterrotto legame'' della fondatrice dei Focolarini con i papi: ''guida sicura da cui farsi orientare era per lei il pensiero del Papa. Anzi, guardando le iniziative che ha suscitato si potrebbe addirittura affermare che aveva quasi la profetica capacità di intuirlo e di attuarlo in anticipo''.

       Nell'omelia affidata a Bertone, il cardinale ha evidenziato che come Madre Teresa di Calcutta e ''altri già santi e beati'' Chiara Lubich, ha diffuso l'amore di Cristo in un ''secolo, il XX, segnato da crimini e tormenti''. Poi il ringraziamento ''al Signore - ha continuato il porporato - per la testimonianza che ci lascia questa sorella in Cristo, per le sue intuizioni profetiche che hanno preceduto e preparato i grandi mutamenti della storia e gli eventi straordinari che ha vissuto la Chiesa nel Secolo XX''.


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