NOME UTENTE        PASSWORD  

Hai dimenticato la tua password?

Nell'ultimo numero di Traguardi Sociali:
Traguardi Sociali

Stai sfogliando il n.28 Novembre / Dicembre 2007

Leggi la rivista in formato pdf Cerca numeri arretrati in archivio
.PDF Numero 28 (1590 KB) Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali

  Controcorrente

Data di pubblicazione: Mercoledì, 12 Dicembre 2007

TRAGUARDI SOCIALI / n.28 Novembre / Dicembre 2007 :: Controcorrente

Riflessioni in punta di penna


CONTROCORRENTE


       Pochi lo ricorderanno, ma quarant’anni fa, il 13 settembre 1967, fu sciolto il Movimento repubblicano popolare (Mrp), la Democrazia Cristiana in Francia. Il suo percorso iniziale fu molto simile a quello della nostra Dc. Il Mrp fu fondato nel 1944 da Georges Bidault, sulle ceneri del Partito popolare francese, formatosi nel 1924, cinque anni dopo l’omologo italiano di Luigi Sturzo.

       Fu Robert Schuman che diede al partito il respiro europeista che ebbe da noi la Dc di Alcide De Gasperi, ed in Germania la Cdu di Konrad Adenauer. Il Mrp ebbe il suo momento di maggiore gloria con 169 deputati all’Assemblea costituente; negli anni successivi scese gradatamente. In seguito i suoi membri si divisero: alcuni andarono con Charles De Gaulle, altri nel Centro democratico di Jean Lecanuet. Infine nel 1967 lo scioglimento. In Francia i democratici si divisero tra il centro e la destra.

       In Italia, dopo la distruzione della Dc compiuta da Tangentopoli, i superstiti si sono scissi, grosso modo, in tre tronconi. Alcuni sono confluiti in Forza Italia. Altri hanno fondato prima il Ccd, poi l’Udc, mentre il grosso della sinistra democristiana è entrato nel Ppi e poi nella Margherita. La confluenza, adesso, della Margherita nel Partito Democratico, rende la sorte della sinistra cattolica assimilabile a quella del Mrp in Francia.

       L’importanza politica di Walter Veltroni ha di fatto cancellato la visibilità politica e fisica a livello nazionale dei cattolici del centrosinistra. L’andamento plebiscitario dell’assemblea del 27 ottobre lo ha confermato. E’ lui, e solo lui, l’uomo nuovo al comando. Marini e Veltroni si sono affrontati lealmente quando il primo era democristiano ed il secondo comunista. La caduta del Muro di Berlino ha lasciato credere al primo di aver vinto, con il secondo, le battaglie della Storia.

      Era vero. Mai, allora, Marini avrebbe potuto immaginare che il comunista sconfitto dalla Storia sarebbe stato il trionfatore di una battaglia politica combattuta meno di venti anni dopo: con la Margherita che è ‘sparita’.

         Come l’Mrp in Francia.

 Torna ad inizio pagina 
Edizioni Traguardi Sociali | Trattamento dati personali