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  Taccuino

Data di pubblicazione: Venerdì, 23 Gennaio 2015

TRAGUARDI SOCIALI / n.69 Gennaio 2015 :: Taccuino

Taccuino

Salvatore Martinez riconfermato presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo

Salvatore Martinez riconfermato presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo. La rielezione è avvenuta con oltre il 93% dei voti validi dell’Assemblea Nazionale, composta da tutti i coordinatori diocesani d’Italia e dai 40 membri del Comitato Nazionale di Servizio e del Consiglio Nazionale.
A Martinez sono subito giunte le congratulazioni del Presidente nazionale del MCL, Carlo Costalli, il quale, a nome della Presidenza MCL, ha inviato un telegramma il cui testo riportiamo integralmente:

TELEGRAMMA


Caro Martinez,
ho appreso con profondo compiacimento la notizia della tua riconferma a Presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo. Ritengo sia un importante e dovuto riconoscimento per il prezioso lavoro da te svolto in questi anni. Nell’esprimerti le più sincere congratulazioni, a nome mio e del Movimento Cristiano Lavoratori tutto, ti testimonio il nostro affettuoso e fattivo sostegno alla tua opera.

Carlo Costalli
Presidente Movimento Cristiano Lavoratori


KITALOVIC: LA PRIMA DONNA ALLA PRESIDENZA DELLA CROAZIA
La cattolicissima Kolinda Grabar Kitalovic è il nuovo capo di Stato della Croazia: ha vinto per un soffio, al secondo turno delle elezioni presidenziali, strappando la vittoria al presidente uscente, esponente della sinistra croata. Kitalovic è la prima donna presidente in Croazia: una vera sorpresa, un importante cambio di passo per il Paese. Anche se il ruolo del Presidente è per la Costituzione croata puramente formale e di rappresentanza, l’elezione della Kitalovic rappresenta comunque un segnale importante, sia in politica interna che in politica estera. In politica interna perché lancia la corsa del suo partito (che mancava dalla presidenza dal 1999) per le prossime elezioni politiche in programma in autunno; in politica estera perché sicuramente il suo incarico peserà nello scenario del difficile territorio slavo. La presidente, il cui mandato è quinquennale, è stata già Ministro degli Esteri dal 2004 al 2008, poi ambasciatrice a Washington e, in ultimo, Segretario aggiunto della Nato per la diplomazia pubblica.
Anni complicati attendono la Croazia e la sua guida politica sia per le enormi difficoltà interne (tra cui l’elevatissima disoccupazione) sia perché terra vicina, troppo vicina, alla Bosnia che negli ultimi anni sta diventando rifugio dei fondamentalisti islamici.

LA GIORNATA MONTINIANA DEL MCL IN AUSTRALIA
Il Movimento Cristiano Lavoratori in Australia ha dedicato una giornata di riflessione, l’8 novembre scorso, a Sua Santità Paolo VI, Giovanni Battista Montini, in occasione della sua beatificazione.
Un momento di incontro e riflessione per approfondire il pensiero di Papa Montini e riscoprire i momenti più significativi della sua missione di dialogo con le realtà sociali, politiche ed economiche. E’ stato il Papa dei lavoratori, dei popoli in via di sviluppo, il propositore del dialogo interreligioso e il sostenitore del ruolo centrale della donna nella società contemporanea. Questi i temi che hanno segnato il suo pontificato, spesso caratterizzato dal timore di una Chiesa impaurita dalle sfide di un mondo in continuo cambiamento.
L’incontro si è aperto con il saluto di Maria Teresa Todaro Restifa del MCL Australia e con il videomessaggio, da Roma, del presidente nazionale del MCL Carlo Costalli. E’ seguita quindi la conferenza sul tema “Paolo VI: Un uomo oltre i confini” cui hanno partecipato in qualità di relatori P. Pierluigi Passoni, P. Maurizio Pettenà, P. Domenico Ceresoli e Stefania Vetrano, vice presidente dell’Associazione Nazionale Donne Italo-Austrialiane.
P. Pierluigi Passoni ha ricordato il contesto storico della vita di Paolo VI, in particolare la polarizzazione politica del mondo del lavoro. Con i lavoratori il Papa instaurò un rapporto di comprensione e amicizia come testimoniano le sue parole agli operai del gruppo siderurgico di Taranto: “la Chiesa vi conosce, vi studia, vi interpreta, vi difende. Anche più che voi talvolta non pensiate”.P. Maurizio Pettenà ha incentrato il suo intervento sulla Populorum Progressio e sul documento dedicato alla pastorale dei migranti, la Pastoralis Migratorum Cura, citando tra l’altro il pensiero di Montini rivolto ai “popoli della fame che interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell’opulenza. La Chiesa trasale davanti a questo grido d’angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore al proprio fratello”.
P. Domenico Ceresoli ha invece ricordato il pontificato di Paolo VI dal punto di vista del dialogo interreligioso, attraverso la dichiarazione Nostrae Aetate con la quale Montini nvitava “tutti a dimenticare il passato e a esercitare sinceramente la mutua comprensione”.
Stefania Vetrano ha concluso la conferenza esaminando il ruolo della donna nel pontificato di Paolo VI e rievocando il suo pensiero fin dal messaggio rivolto a tutte le donne in occasione della chiusura del Concilio Vaticano II, l’8 dicembre 1965, convinto che fosse giunta “l’ora in cui la donna acquista nella società un’influenza, un irradiamento, un potere finora mai raggiunto”. Il MCL ha voluto ricordare così il Papa che accolse con grande benevolenza la nascita del Movimento, il Papa che forse è stato più dimenticato nella storia della Chiesa recente: probabilmente perché “troppo conservatore per i progressisti, troppo progressista per i conservatori”.

IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA LA RISOLUZIONE SUL RIMPATRIO DEI MARò
Nell’Aula di Strasburgo gremita, a larghissima maggioranza, è arrivato il “sì” per approvare la risoluzione sui marò in cui si chiedeva, tra i vari punti, il loro rimpatrio e un cambio di giurisdizione. Dopo l’approvazione è scattato un lungo applauso.
Nella risoluzione il Parlamento europeo auspica che il contenzioso diplomatico tra l’Italia e l’India sul caso dei due marò italiani - accusati di aver ucciso due pescatori indiani nel 2012 durante delle operazioni anti-pirateria - sia presto risolta, affidando il caso alla giurisdizione italiana oppure all’arbitrato internazionale.
I deputati chiedono il rimpatrio dei due fucilieri in quanto la loro detenzione senza accusa è “una grave violazione dei diritti umani”. Nella risoluzione gli eurodeputati esprimono, inoltre, profonda tristezza per la tragica morte dei due pescatori indiani, ma anche grande preoccupazione per la detenzione senza capi d’accusa dei due marò italiani. Nel dibattito che ha preceduto il voto, l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri, Federica Mogherini, ha sottolineato tra l’altro che si tratta “di una questione che riguarda il rispetto dei diritti umani, il rispetto dei principi del diritto internazionale e quindi la credibilità stessa delle nostre azioni antipirateria: è una questione che riguarda l’Unione europea”. Gli europarlamentari, nel documento varato lo scorso 14 gennaio, appoggiano la posizione adottata dall’Italia sull’incidente, invitano la Mogherini a intraprendere ogni azione necessaria per proteggere i due fucilieri italiani e sostengono gli sforzi compiuti da tutte le parti coinvolte per trovare una soluzione accettabile per tutti. Nei giorni precedenti, anche dall’Onu era stata espressa la preoccupazione che la vicenda tra Italia e India potesse rimanere irrisolta e acuire le tensioni tra due importanti Stati membri. Lo stesso Ban Ki Moon aveva affermato: “è importante che entrambe le parti cerchino di giungere a una soluzione ragionevole e reciprocamente accettabile”.
Finalmente anche l’Unione Europea si muove.
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