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  Fattori di ripresa per il territorio e per il Paese

Data di pubblicazione: Domenica, 1 Febbraio 2015

TRAGUARDI SOCIALI / n.69 Gennaio 2015 :: Fattori di ripresa per il territorio e per il Paese

Lavoro, politiche giovanili, nuovo welfare

Idati recentemente pubblicati da Eurostat e Istat, sulla crescita e sull’occupazione in Europa e in Italia, dimostrano inequivocabilmente come il periodo di crisi non sia affatto passato. In Italia la disoccupazione rilevata a fine 2014 era al 13,4% (dati Istat), più alta della media europea poiché nell’Eurozona era all’11,5% e nei 28 Paesi, circa al 10%.
Questo dimostra non solo la situazione di stagnazione se non di recessione, ma soprattutto ci interroga sull’effettiva portata delle riforme che si stanno avviando. Non potremo certo pensare che cambiare una legge possa portare la ripresa, né pensare che un sistema diverso potrebbe comunque cambiare repentinamente le cose, ma resta il forte dubbio che, al di là di una grande spinta mediatica, dietro ci sia ancora poco in punto di riforme, sicuramente insufficienti a spingere quella svolta radicale di cui il Paese ha bisogno.
Il dato più allarmante è quello della disoccupazione che continua ad essere in aumento (quasi un punto in più rispetto all’anno precedente), con oltre tre milioni e mezzo di persone che - a quanto rilevano gli istituti di statistica - non cercano lavoro per le evidenti oggettive difficoltà di trovarlo, anche se sarebbero disposte a lavorare. La sfiducia rende, quindi, ancor più drammatico il quadro.
Per questo il MCL e il Patronato SIAS hanno scelto di parlare di lavoro, di giovani, di nuovo welfare e di territorio in una città del Sud, come Matera.
L’occasione è quella del Convegno che il MCL e il Patronato organizzano per il 21 marzo prossimo a Matera, sul tema: “Lavoro, politiche giovanili, nuovo welfare, fattori di ripresa per il territorio e per il Paese”.
Ne parleremo con i nostri dirigenti del Mezzogiorno, con rappresentanti della politica, fra gli altri l’On. Mantovano, dirigenti pubblici come la Direttrice Generale del Ministero del Lavoro per le politiche previdenziali ed assicurative, Dott.ssa Concetta Ferrari.
L’impegno per contribuire a ricreare un clima di fiducia e di speranza ci deve interrogare ancor di più, spingerci a lavorare per ridare prospettiva concreta, per quello che è il nostro ruolo, affermando con forza che la politica degli annunci, che si sono tradotti in provvedimenti modesti per l’impatto sulla società, non ci trova d’accordo. Quello che appare evidente, oggi, è che sembra mancare una reale visione prospettica per il Paese e i dati sull’occupazione assumono rilevanza ancor più stringente se si considera che, attualmente, delle persone che non cercano lavoro - poiché non ci sono realmente opzioni lavorative concrete - il 6,5% risiedono nel Nord, mentre al Sud si rilevano percentuali superiori al 30%.
Anche per questo abbiamo scelto come sede del Convegno una stupenda città ricca di suggestioni storiche e spirituali, ma soprattutto una città che sta vivendo un momento straordinario di popolarità mondiale (Capitale Europea della Cultura nel 2019), che farà da traino al rilancio di un sistema economico che già oggi ha saputo cogliere le grandi opportunità che un territorio ricco di storia e di bellezze artistiche e architettoniche ha regalato, confermando come, anche nel Mezzogiorno, vi siano grandi risorse per sostenere la ripresa.
Sarà un’occasione per riflettere sulle immense potenzialità che i territori nel nostro Paese hanno e che potrebbero essere volano di sviluppo economico e sociale. Ancor più al Sud, dove la crisi è sentita in modo più forte e dove i numeri della disoccupazione, soprattutto giovanile, sono arrivati a livelli impressionanti.
Ma anche per affermare la nostra visione sussidiaria della società, dove comunità locali e territori dovranno essere sempre più protagonisti. Non solo perché la sostenibilità del “welfare centralista” è ormai arrivata al limite, ma perché la nostra visione cristiana di centralità dell’uomo propone al centro la comunità, capace di capire il bisogno e di dare risposte efficienti ed economicamente sostenibili alle persone.
In questo senso potrà giocare un ruolo importante anche il Patronato, presente capillarmente sul territorio, per le persone tra le persone, con tutti i servizi al lavoro, sociali, all’immigrazione, che sono parte di questa visione, di questo progetto di welfare territoriale, espressione dell’associazionismo e dei corpi intermedi, capaci di costruire una “società dal basso” e che, partendo dalla partecipazione della gente, vogliono rilanciarsi per dare nuove risposte a nuovi bisogni.

Guglielmo Borri
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