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  “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”

Data di pubblicazione: Venerdì, 6 Febbraio 2015

TRAGUARDI SOCIALI / n.69 Gennaio 2015 :: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”

A Firenze dal 9 al 13 novembre 2015 il Convegno ecclesiale nazionale della Chiesa italiana

La Chiesa italiana fa passi avanti incontro al vasto popolo del web chiamandolo in causa nel percorso di preparazione al Convegno ecclesiale nazionale che si terrà a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015, sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.
Lo fa chiedendo contributi e suggerimenti riguardo al tema complessivo e per la scelta del logo che ha coinvolto migliaia di persone le quali hanno espresso on line le loro preferenze, spesso accompagnate da commenti e valutazioni davvero pertinenti e interessanti. Alla fine il logo è stato scelto (ndr: quello che anche il sottoscritto ha votato) e rappresenta, con due frecce rosse rivolte verso l’alto, la Chiesa protesa verso Cristo rappresentato dalla croce gialla, mentre le frecce colorate (i tempi dell’anno liturgico e/o i cinque continenti) rappresentano la dimensione orizzontale con la partecipazione del popolo di Dio che incarna la fede nel tempo e nello spazio.
Il tema è fondamentale anche rispetto ai tempi che viviamo, e fa tornare di grande attualità il beato Paolo VI con la sua affermazione riguardo alla Chiesa “esperta di umanità”. Ci potrebbe venire posta la domanda di cosa c’entra la Chiesa che ci apre al trascendente e all’eterno con la dimensione dell’umano, dunque di ciò che è e quotidiano e terreno, e ciò che ne deriva: la ricerca scientifica, la libertà, la società e la sua conduzione, la salute, l’economia, il lavoro, ecc.. Risponde lo stesso Papa, con la Populorum progressio “La situazione attuale del mondo esige un’azione d’insieme sulla base di una visione chiara di tutti gli aspetti economici, sociali, culturali e spirituali. Esperta di umanità, la Chiesa, lungi dal pretendere minimamente d’intromettersi nella politica degli Stati, non ha di mira che un unico scopo: continuare, sotto l’impulso dello Spirito consolatore, la stessa opera del Cristo, venuto nel mondo per rendere testimonianza alla verità, per salvare, non per condannare, per servire, non per essere servito… vivente com’è nella storia, essa deve scrutare i segni dei tempi e interpretarli alla luce del Vangelo. In comunione con le migliori aspirazioni degli uomini e soffrendo di vederle insoddisfatte, essa desidera aiutarli a raggiungere la loro piena fioritura, e a questo fine offre loro ciò che possiede in proprio: una visione globale dell’uomo e dell’umanità. Lo sviluppo non si riduce alla semplice crescita economica. Per essere autentico sviluppo, deve essere integrale, il che vuol dire volto alla promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo. Com’è stato giustamente sottolineato da un eminente esperto: ‘noi non accettiamo di separare l’economico dall’umano, lo sviluppo dalla civiltà dove si inserisce. Ciò che conta per noi è l’uomo, ogni uomo, ogni gruppo d’uomini, fino a comprendere l’umanità intera’ ”.
Parole di una limpidezza esemplare che, scritte nel 1967, hanno orientato il cammino di questi anni, fino alla necessità avvertita di ritornarvi in modo deciso proprio con il prossimo appuntamento di Firenze, che intende far trasparire il messaggio positivo della fede cristiana invitando i credenti a rispondere alla crisi morale, antropologica, economica attraverso la proposta di un umanesimo capace di dialogare con il mondo, rendendo così possibile il riferimento a ciò che in passato costituiva un nucleo comune di valori condivisi e che, oggi, è andato perduto frammentando l’intera esistenza personale e sociale.
Tutto ciò senza alcuna nostalgia ma con la volontà e capacità di stare “sul campo” e rispondere ai problemi di oggi con lungimiranza, passione e competenza, avendo come presupposto e centro l’evangelizzazione.
Siamo fermamente convinti che la questione sociale si intersechi sempre più fortemente con la questione antropologica, dove la difesa dell’integrità della persona umana dal concepimento alla morte, della promozione della famiglia fondata su patto stabile tra uomo e donna naturalmente aperta alla vita (quale segno di continuità e di speranza per una società altrimenti votata all’estinzione) va di pari passo con temi quali la cultura, la “civilizzazione” dell’economia, la politica, la convivenza sociale, la sostenibilità dell’ambiente, la pace.
Tutti problemi particolarmente urgenti per i quali va ricercata l’unità all’interno della Chiesa e su cui dialogare con tutti gli uomini di buona volontà nella linea di quella “Chiesa in uscita” che è stata la costante del Magistero dei Papi dal Concilio ad oggi.
Il MCL, che trova in queste tematiche il motivo stesso della sua azione, intende dedicare una buona parte degli eventi formativi dell’anno all’approfondimento di quanto proposto nella “traccia” diffusa dal Comitato preparatorio, con l’obiettivo di portare uno specifico contributo a questo cammino della comunità ecclesiale. Lo farà dedicandovi il Seminario nazionale di Senigallia (10/12 settembre p.v.) e tre eventi nazionali distribuiti sul territorio, dei quali il primo si terrà in Lombardia il 13 aprile p.v.. A questi appuntamenti faranno da contorno tutte le iniziative e gli approfondimenti delle realtà territoriali condividendo anche i percorsi delle Chiese locali e coinvolgendo particolarmente i giovani “per ascoltare ciò che hanno da dire (Traccia)”.
Per Invito e Traccia: www.firenze2015.it

Noè Ghidoni
Vice presidente MCL
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