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  Il diritto di vivere liberi dalla fame

Data di pubblicazione: Sabato, 24 Gennaio 2015

TRAGUARDI SOCIALI / n.69 Gennaio 2015 :: Il diritto di vivere liberi dalla fame

“Dal Seme al cibo”: autonomia alimentare per 10.000 famiglie

Il cibo, come l’acqua, è un elemento essenziale per la sopravvivenza dell’uomo e tutti devono essere in grado di poterlo reperire: un cibo nutriente e sicuro, sufficiente per soddisfare i bisogni nutrizionali di base. Nonostante ciò, la fame, la malnutrizione e la denutrizione continuano a essere un problema mondiale.
Il diritto al cibo è contemplato dalla Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 e il diritto di vivere liberi dalla fame è menzionato nella Dichiarazione del Millennio (2000), firmata da 189 leader mondiali. Ma la realtà attuale del pianeta parla un altro linguaggio: 842 milioni di persone denutrite, con oltre 2 milioni di bambini che muoiono ogni anno per mancanza di cibo.
Le parole recentemente pronunziate da Papa Francesco sulla necessità di rimuovere le cause stesse della fame, sugli ostacoli posti da una finanza fuori controllo e dai modelli di sviluppo economico prevalenti nel mondo, hanno sottolineato ancora una volta l’urgenza di una forte iniziativa di sensibilizzazione, sia all’interno della Chiesa che nei riguardi di una platea più ampia.
Il 2015 appena iniziato è l’anno in cui la comunità internazionale, preso atto del livello raggiunto nel perseguire gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM), proverà a definire una prospettiva globale in grado di consolidarne e rilanciarne gli sforzi. Di fronte a un bilancio non privo di ombre è necessario, quindi, insistere sulla necessità di “non lasciare indietro nessuno” e di intensificare gli sforzi in favore dei più poveri. Il tema del diritto al cibo è l’elemento centrale da cui è necessario partire: rimuovere lo ‘scandalo della fame’ che ancora affligge un’ampia porzione della popolazione del pianeta. L’impegno cui siamo chiamati è promuovere una prospettiva che restituisca dignità a tutta l’umanità, in equilibrio con i limiti biofisici del pianeta e nel rispetto del diritto alla vita delle generazioni che seguiranno. La complessità delle cause ci sollecita ad affrontare la tematica principale del diritto al cibo in una visione più ampia, per la costruzione di un mondo di pace. Con queste premesse è nata la Campagna di raccolta fondi “Dal seme al cibo” promossa dal Movimento Cristiano Lavoratori assieme al Cefa.
Il MCL, da subito, si è posto come obiettivo lo sviluppo di un modello di intervento altamente efficiente per la lotta alla povertà, per il diritto al cibo e per il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni più svantaggiate.
Grazie ai nostri punti di forza come il forte radicamento sul territorio, il MCL ha potuto mobilitare, per il 20 e 21 dicembre, le sedi regionali, provinciali e i circoli, organizzando una raccolta fondi capillare, con banchetti nelle piazze, sui sagrati delle Chiese e nei centri commerciali.
Mille piazze italiane, da Torino a Palermo, che in queste due giornate si sono caratterizzate per l’intensa partecipazione e il coinvolgimento, in particolare dei giovani del Movimento, attivi e protagonisti principali. Le unioni provinciali del MCL non si sono limitate ai soli banchetti, ma hanno programmato anche eventi come la mostra fotografica di Rovigo, gli stand allestiti nel Duomo Vecchio di Brescia per la visita al Presepe, le cene di solidarietà a Marsala, a Catania, a Ponzano Romano, un musical nel Teatro pubblico di Casalecchio di Reno e i tanti circoli del MCL aperti, pronti ad accogliere i passanti ai quali sono state regalate bustine di semini come simbolo della campagna. Far germogliare il bene comune, questa la missione MCL per il Sud del Mondo.
“Dal seme al cibo” si pone l’obiettivo di ridurre la fame nel Sud del Mondo, favorendo l’autonomia alimentare di 10.000 famiglie, procurando sementi e formazione agricola.
Un progetto ambizioso, che si rivolge alle famiglie del Sud Sudan, dell’Ecuador, della Somalia e del Marocco, aiutandole a conquistare il proprio futuro attraverso il lavoro agricolo.
Il MCL tra le tante possibilità “ha scelto un’occasione importante per dare un apporto concreto”, come ha ribadito il Presidente Costalli nel video messaggio di presentazione della Campagna “Dal seme al cibo”.

Maria Pangaro

I Progetti della campagna “Dal seme al cibo” in concreto

In Sud Sudan “Dal seme al cibo”, intende creare un centro di formazione e assistenza agricola nella zona del Cuiebet e la messa a punto di campi coltivabili con ortaggi nella zona di Rumbek, dove particolare attenzione sarà dedicata al lavoro delle donne.
In Somalia, nel basso Shabelle, il supporto sarà rivolto a produttori di mais, fagioli, lenticchie, olio di sesamo, e prevede anche la costruzione di canali di acqua da condurre ai villaggi.
In Ecuador, e in particolare nella provincia di Sucumbio, verrà incrementata la produzione di cacao al fine di commercializzare anche il prodotto finale: il cioccolato.
Infine in Marocco, nella regione di Tadla Azilal, verranno formati 4mila operatori per la produzione dell’olio di oliva: base operativa sarà un oleificio costruito tempo fa grazie a un precedente progetto del MCL-Cefa.
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