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  Emmaus

Data di pubblicazione: Mercoledì, 22 Maggio 2013

TRAGUARDI SOCIALI / n.59 Giugno / Luglio 2013 :: Emmaus

Mons. Francesco Rosso

La celebrazione di Pentecoste, ha chiuso il periodo liturgico del tempo pasquale; si è chiuso quest’anno, con la veglia in piazza San Pietro con tutte le aggregazioni laicali e quindi anche la nostra, con la presenza del Papa Francesco. Si sentiva aleggiare sulla piazza San Pietro, stracolma di fedeli, la presenza del dono dello Spirito, promesso da Gesù: “quando sarò salito al cielo vi manderò il Paraclito, dono del Padre che ‘confermerà’ quanto vi ho detto”.
In questo anno della fede è bello e significativo ripetere nel Credo: “credo nello Spirito Santo, che è il Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio, e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei Profeti”.
Non possiamo non addentrarci in questo dono, né “non avere l’anelito di chi da questo dono riceve esistenza cristiana, energia e vita”.
A chi, come me, ha partecipato alla veglia in preparazione alla festa di Pentecoste, non è mancato certamente il desiderio di rileggere, dagli Atti degli Apostoli, il racconto della “prima Pentecoste”.
“Erano Parti, Elemiti, abitanti della Mesopotamia, della Frigia e della Panfilia, Cretesi e Romani, e mentre ascoltavano gli Apostoli parlare, li comprendevano nella loro lingua”.
Trasferiamoci nella piazza del sabato, ed erano i movimenti ecclesiali che pregavano insieme al Papa Francesco, con un unico “spirito, e con un’unica comunione”, nella stessa lingua della fede, e “tutti capivano e comprendevano il senso della stessa appartenenza”. Il Papa ha rimarcato per l’occasione della Pentecoste un pensiero importante: “nella comunità ecclesiale la diversità non può diventare conflitto”, ma questo ci riporta tutti a riscoprire l’unità e la comunione nell’unica fede; pur con i doni diversi che appartengono a ciascuno. Il Santo Padre ci ha lasciato per l’occasione tre termini di fondamentale importanza, che se vissuti ci consentono l’esternazione della visibilità ecclesiale. “Novità, armonia, missione”.
Tre termini usati dal Papa Francesco nella Pentecoste appena celebrata, che possono essere alla base del nostro programma personale e associativo.
Novità nell’annuncio, armonia nella comunione, missione da cristiani: una missione che già i due discepoli, che da Gerusalemme andavano ad Emmaus, si erano prefissi e che l’incontro con il Cristo, da delusi li ha fortificati.

Don Checco
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