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  La scelta di Gerusalemme per i 40 anni del MCL

Data di pubblicazione: Lunedì, 3 Ottobre 2011

TRAGUARDI SOCIALI / n.49 Settembre / Ottobre 2011 :: La scelta di Gerusalemme per i 40 anni del MCL

Va avanti il progetto in collaborazione con il Patriarcato Latino di Gerusalemme.

Ha suscitato un certo dibattito nel mondo (tranne che in Italia, impegnata in altre e ben meno nobili discussioni) la richiesta dell’Autorità palestinese di un seggio “a pieno titolo” all’ONU, con il riconoscimento dei confini del giugno ‘67 compreso Gerusalemme est. Ecco che lo status di Gerusalemme viene riportato con grande evidenza al centro della questione israelo-palestinese. Riprendono senso, allora, le espressioni, apparentemente paradossali, del patriarca di Gerusalemme Fouad Twal: “Gerusalemme è un mistero. Unisce tutti i credenti e divide tutti i credenti. Gerusalemme è un ostacolo alla pace”.
Forse, per noi tutti, è bene ricordare ciò che Papa Benedetto affermò, rivolgendosi al presidente israeliano Shimon Peres, a Tel Aviv, lasciando la Terra Santa dopo la visita del 2009: “Signor Presidente, La ringrazio per il calore della Sua ospitalità, che è molto apprezzata, e desidero che consti il fatto che sono venuto a visitare questo Paese da amico degli israeliani, così come sono amico del popolo palestinese.
Gli amici amano trascorrere tempo in reciproca compagnia e si affliggono profondamente nel vedere l’uno o l’altro soffrire. Nessun amico degli israeliani e dei palestinesi può evitare di rattristarsi per la continua tensione fra i vostri due popoli. Nessun amico può fare a meno di piangere per le sofferenze e le perdite di vite umane che entrambi i popoli hanno subito negli ultimi sei decenni. Mi consenta di rivolgere questo appello a tutto il popolo di queste terre: non più spargimento di sangue! Non più scontri! Non più terrorismo! Non più guerra! Rompiamo invece il circolo vizioso della violenza.
Possa instaurarsi una pace duratura basata sulla giustizia, vi sia vera riconciliazione e guarigione.
Sia universalmente riconosciuto che lo Stato di Israele ha il diritto di esistere e di godere pace e sicurezza all’interno di confini internazionalmente riconosciuti.
Sia ugualmente riconosciuto che il popolo palestinese ha il diritto a una patria indipendente sovrana, a vivere con dignità e a viaggiare liberamente.
Che la ‘Two-State Solution’ (la soluzione a due Stati) divenga realtà e non rimanga un sogno.
E che la pace possa diffondersi da queste terre, che possano essere ‘luce per le Nazioni’ (Is. 42,6), recando speranza alle molte altre regioni che sono colpite da conflitti.
Una delle visioni più tristi per me durante la mia visita a queste terre è stato il muro. Mentre lo costeggiavo, ho pregato per un futuro in cui i popoli della Terra Santa possano vivere insieme in pace e armonia senza la necessità di simili strumenti di sicurezza e separazione, ma rispettandosi e fidandosi l’uno dell’altro, nella rinuncia ad ogni forma di violenza e di aggressione. Signor Presidente, so quanto sarà difficile raggiungere quell’obiettivo. So quanto sia difficile il Suo compito e quello dell’Autorità palestinese.
Ma Le assicuro che le mie preghiere e le preghiere dei cattolici di tutto il mondo La accompagnano mentre Ella prosegue nello sforzo di costruire una pace giusta e duratura in questa Regione”. Le parole del Papa sono chiare sia per quanto riguarda la questione dei due Stati sia per la condanna del muro che impedisce una vita normale nella Regione così come più volte denunciato, con grande passione, dal Patriarca Twal.
Per quanto riguarda il MCL e la scelta di individuare Gerusalemme quale ‘icona’ delle celebrazioni del 40° anniversario della fondazione (insieme alle iniziative per i giovani ed al rafforzamento delle attività in favore delle situazioni di difficoltà in Italia) è bene sottolineare che si è trattato di una scelta dovuta alla constatazione della sofferenza di questa città ed al suo perdurare. Vogliamo fare qualche piccolo passo che aiuti la città a tornare ad essere riconosciuta come un “segno concreto da custodire e un segno dell’umanità che avverte in sé la presenza di Dio”. Non possiamo rassegnarci a considerare il dolore e la tribolazione come caratteristiche congenite ed ineluttabili. Riconosciamo Gerusalemme come nostra patria, non tanto come terra che ci ha generato alla vita, ma come luogo delle nostre profonde origini spirituali così come recita il salmo 87: “di te si dicono cose stupende, citta’ di Dio…. sono in te tutte le mie sorgenti!”.
E la Chiesa di Gerusalemme è, di conseguenza, la Chiesa delle nostre origini, la nostra Chiesa madre ed a questa ci sentiamo profondamente legati.
Ancor più da quando è iniziata una proficua collaborazione tra il MCL ed il Patriarcato latino, in particolare per il sostegno alle scuole di ogni ordine e grado fino all’Università di Madaba, che inizia ora il suo primo anno accademico. Le scuole, come abbiamo sostenuto piu’ volte, rappresentano il crocevia di incontri tra bambini e ragazzi le cui famiglie sono di religioni e “nazionalità” diverse, vero cantiere di speranza e di incontro dei protagonisti di domani non allevati nell’odio verso il prossimo. Il rapporto si è cementato anche attraverso le frequenti visite del Patriarca Twal tra cui l’ultima nel giugno scorso a Firenze. In quell’occasione fu consegnata a S.B. Mons. Twal la prima tranche del finanziamento deliberato dal MCL a sostegno del progetto di costruzione di case per giovani coppie a Gerusalemme per limitare una diaspora continua che ha ridotto la presenza cristiana alla misera percentuale del 2% della popolazione. Una seconda parte del contributo verrà consegnata in questi giorni ed una terza in occasione del pellegrinaggio del marzo 2012, che un folto gruppo del MCL compirà a Gerusalemme ed ai cantieri delle case che saranno, come detto, il progetto-simbolo del 40° del MCL, ormai alle porte. Per l’occasione sarà indetta una specifica raccolta di fondi in tutte le sedi locali del Movimento, per un ampio coinvolgimento della base del MCL riguardo ai problemi della Chiesa che soffre nel mondo, con particolare evidenza per la Città Santa per eccellenza.

Noè Ghidoni
Vicepresidente del MCL
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