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  Scola, nuovo Arcivescovo di Milano

Data di pubblicazione: Mercoledì, 12 Ottobre 2011

Il Cardinale Scola

Il Cardinale Scola

TRAGUARDI SOCIALI / n.49 Settembre / Ottobre 2011 :: Scola, nuovo Arcivescovo di Milano

"Milano, la terra di mezzo, da sempre crocevia di incontro con l’altro. Spesso doloroso, talora violento ma, per finire, sempre accogliente”.

“Milano, la terra di mezzo, da sempre crocevia di incontro con l’altro. Spesso doloroso, talora violento ma, per finire, sempre accogliente”: con queste parole domenica 25 settembre il Cardinale Scola ha fatto il solenne ingresso nella Diocesi di Milano.
La giornata di Scola era iniziata alle 14 quando aveva fatto visita al suo paese natale, Malgrade, a pochi passi da Lecco, per poi proseguire verso la basilica di Sant’Eustorgio dove furono battezzati i primi cristiani milanesi, tradizionale luogo di ingresso del nuovo Arcivescovo.
“Come ogni vera relazione d’amore il rapporto con Cristo domanda sacrificio.
La testimonianza è il nostro martirio quotidiano. A questo Voi siete chiamati da subito, non occorre attendere. Il vescovo è preso a servizio del popolo santo di Dio”, ha continuato l’ Arcivescovo di Milano nel saluto rivolto aisuoi nuovi fedeli. Al termine della celebrazione il Cardinale Scola ha lasciato la basilica e si è diretto al Duomo per la prima solenne celebrazione Eucaristica.
Circa trentamila i fedeli che lo hanno accolto in piazza e altri ottomila in Duomo, dove ha fatto il suo ingresso accompagnato dal predecessore, cardinale Tettamanzi che ha atteso Scola sul sagrato.
Al Cardinale Scola, nuova guida della Diocesi milanese, il presidente del MCL, Carlo Costalli, e la presidenza delMovimento tutta, augurano un percorso luminoso che accompagni la crescita del Nord del Paese guidandolo attraverso l’evangelizzazione e la preghiera per la diffusione dei più alti valori del Cristianesimo, a partire dalla difesa della sacralità della vita in ogni sua fase.
Al Cardinale Dionigi Tettamanzi, che per tanti anni ha guidato la Diocesi di Milano, contribuendo con la sua grande esperienza al dialogo tra fedi e culture differenti, va il ringraziamento per il prezioso lavoro svolto.
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