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  Al via il progetto “Solidarietà, dal seme al cibo”

Data di pubblicazione: Martedì, 4 Ottobre 2011

TRAGUARDI SOCIALI / n.49 Settembre / Ottobre 2011 :: Al via il progetto “Solidarietà, dal seme al cibo”

Il MCL in Sud Sudan ricordando Mons. Mazzolari.

La diocesi di Rumbek in Sud Sudan ha una superficie pari al 40% di quella dell’Italia e conta 3.800.000 abitanti in maggioranza musulmani. Il vescovo, Padre Cesare Mazzolari, è morto per un improvviso malore il 16 luglio scorso mentre celebrava la Messa nella sua piccola cattedrale, a pochi giorni dalla festa di indipendenza che aperto con il suo intervento.
Nel corso del funerale, celebrato alla presenza di quattromila persone di diverse religioni (musulmani e animisti compresi), l’arcivescovo di Juba, Mons. Loro, lo ha indicato come padre della patria per il suo impegno in favore del piccolo gregge dei cristiani del Sud e di tutte le persone provate da violenze, fame e povertà estreme, analfabetismo pressoché totale, umiliate e perseguitate in tanti anni di regime. Al momento della consacrazione episcopale nel 1999, Papa Giovanni Paolo II ebbe a dire: “A te, Mons. Cesare Mazzolari, e’ affidato un popolo che ha dovuto sopportare eccessive sofferenze per troppo tempo, in attesa di una pace giusta e con il rispetto dei diritti umani di tutti, specialmente dei più deboli”.
Un protagonista, un padre della patria ma soprattutto un sacerdote e vescovo che ha puntato tutto sulla forza dell’esempio e della testimonianza personale: la sua casa/curia era composta da appena due stanze con il tetto di paglia.
L’avevo incontrato lo scorso Natale mentre acquistava delle pile in un supermercato di Concesio; gli avevo parlato di un’idea del MCL con il Cefa, in Sud Sudan, e mi aveva dato i suoi recapiti per i successivi passaggi. Già l’estate precedente avevo avuto il piacere di vederlo al Meeting di Rimini con una sorella ed i ragazzi di Cesar, l’associazione nata per favorire attività di cooperazione e sensibilizzazione in favore delle popolazioni del Sud Sudan (cesarsudan.org). Avevamo ricordato i pochi passaggi a Brescia, nella casa di via Ghidoni, dopo l’ordinazione sacerdotale negli Stati Uniti, e poi ricordato la mamma ed i tanti fratelli.
Appena nominato Amministratore apostolico acquistò (il termine è quello giusto) 150 schiavi costretti ai lavori piu’ disperati, puniti selvaggiamente per ogni mancanza e la cui vita valeva molto meno di quella degli animali affidati alla loro custodia. Fu rapito, esiliato, contrastato in tutti i modi ma la sua tempra di pastore fu più forte delle tante angherie. Avvenire, in occasione della sua morte, scrisse della straordinaria ordinarieta’ di un uomo che, pur essendo nato in Italia, poteva parlare di Africa usando il ‘noi’.
Scrivendo il giorno prima della sua morte ai responsabili di Cesar, così si esprimeva ben conscio delle difficoltà a cui sarebbe andata incontro la neonata nazione (sono di questi giorni le notizie dei combattimenti in Kordofan con migliaia di sfollati nel Sud e gli scontri con centinaia di morti tra le tribù del Jonglei): “Non chiudete nè la vostra mano, nè la mente o il cuore al popolo nascente e sfidato del Sud Sudan. Assieme possiamo sviluppare il Paese e la vita del nostro villaggio globale con l’Italia e l’Africa in stretta di mano. Vi sfido. E non accettiamo un ‘no’ ”.
Il MCL, volendo rispondere positivamente a questo appello, in ricordo della straordinaria testimonianza di Padre Cesare e a sostegno di una delle tante Chiese che soffrono, ha deciso di finanziare un progetto predisposto dall’Ong Cefa (che opera nell’ambito del MCL di Bologna) denominato “Solidarietà - dal seme al cibo”. Il progetto si prefigge il raggiungimento dell’autonomia alimentare per circa 50.000 persone della Contea di Rumbek, la diocesi di Mons. Mazzolari. Accanto a ciò, verranno realizzati centri di formazione agricola, ambulatori, scuole e progetti per il reinserimento nelle comunità e al lavoro degli ex combattenti. Per il MCL si tratta di un intervento sostanzioso e pluriennale. La grande preparazione dei volontari e l’universalmente riconosciuta capacità del Cefa garantiscono la totale ed effettiva utilizzazione delle risorse per il progetto in corso e la sua effettiva riuscita.
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