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  Emmaus

Data di pubblicazione: Martedì, 11 Ottobre 2011

TRAGUARDI SOCIALI / n.49 Settembre / Ottobre 2011 :: Emmaus

Mons. Francesco Rosso

L’incontro annuale del Movimento a Senigallia, oltre ad una attenta verifica del lavoro svolto, mette le basi per un nuovo progetto formativo e di impegni, per il nuovo anno. L’attenta e numerosa partecipazione, mi consente di fare qualche valutazione.
La prima: le tematiche affrontate, durante le giornate dei lavori, gli interventi al termine delle relazioni, numerosi e qualificati, proiettano in avanti le istanze territoriali. Ma hanno anche fatto emergere un forte bisogno formativo per essere, poi, nelle nostre realtà periferiche, presenza viva, attuale, rispondente ai bisogni del nostro tempo. Il preludio al convegno offerto nelle mie riflessioni, ha richiamato, e lo faccio anche ora, il bisogno di investire sulla formazione personale e associativa, e investire sulla preparazione delle nuove generazioni che possano trovare nel Movimento accoglienza e spazio di lavoro. E’ un’esigenza molto forte: stimolare l’impegno delle “nuove leve” capaci di ricevere il “testimone” dei più “adulti”, impegnandole a dare visibilità del loro “esserci” e obbligarli a servire la “loro” società con una intelligente lettura dei bisogni di “questo tempo”. Ma tutto è possibile se si ha “voglia” e “passione” di camminare insieme, senza “fughe” in avanti, ma anche senza “freni” “inibitori” che ci “bloccano” nel cercare il bene comune. La mia speranza è che tutto questo il Movimento lo sappia ancora leggere nella Dottrina Sociale della Chiesa, ispirazione sicura delle scelte da compiere, certezza che queste avvengano nella Chiesa, dove il Movimento trova il “proprio” essere e il luogo del proprio impegno da “cristiani”.
La bellezza del convegno di quest’anno è stata la concomitanza del Congresso Eucaristico Nazionale.
Tutta la Chiesa italiana in fermento, ma anche noi, abbiamo avuto modo di riscoprire nella Eucarestia, il “nostro cibo e la nostra bevanda”, perché chi “mangia di me”, “vivrà per me”. Con il presidente del Movimento, e una delegazione, eravamo anche presenti alla Messa celebrata dal Santo Padre Benedetto XVI.
L’immagine di Emmaus, a me molto cara, trova più forza in questa considerazione che ho proposto. Siamo ancora una volta ripartiti da Senigallia con tanti propositi, soprattutto da parte dei giovani che si preparano a celebrare la loro Assemblea Nazionale. Ma quest’anno non siamo partiti da soli; ci accompagna il Cristo, “il divino viandante” che va sulle “strade del mondo” a portare la Sua presenza. Qualche volta trova i cristiani “sfiduciati e smarriti” ma ancora una volta si rende disponibile a farsi riconoscere; lo fa spezzando il pane per nutrire la nostra fame e le nostre povertà, rafforzare la nostra voglia di testimoniarLo.
Don Checco
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