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  Superare le barriere del rancore

Data di pubblicazione: Martedì, 18 Gennaio 2011

TRAGUARDI SOCIALI / n.45 Gennaio / Febbraio 2011 :: Superare le barriere del rancore

A Milano presentata la ricerca " La Chiesa nel dialogo multiculturale:Sarajevo, Beirut, Gerusalemme"

Il 23 novembre è stato presentato, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il volume su: “La Chiesa nel dialogo multiculturale: Sarajevo, Beirut, Gerusalemme”; l’autore, Stefano Costalli, è docente di Studi strategici presso l’Università Cattolica.
La ricerca è stata promossa dalla Fondazione Italiana Europa Popolare in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo milanese. Alla presentazione, presieduta da Noè Ghidoni vicepresidente del MCL e introdotta da Pierpaolo Saleri, coordinatore del Comitato scientifico della Fondazione Italiana Europa Popolare, oltre all’autore hanno partecipato il prof. Vittorio Emanuele Parsi dell’Università Cattolica e il
prof. Franjo Topic presidente di Napredak (la più grande associazione culturale dei Balcani) di Sarajevo.
Nella ricerca Stefano Costalli ha analizzato il ruolo svolto dalla Chiesa Cattolica in contesti segnati da una profonda divisione etnica e religiosa, in luoghi che sono stati teatro di sanguinosi conflitti e in società ancora vittime della violenza: la Bosnia Erzegovina, il Libano e Israele. In particolare i casi delle città divenute il simbolo delle divisioni e dei conflitti identitari: Sarajevo, Beirut e Gerusalemme.
Lo studio è stato condotto a livello di micro analisi e di ricerca sul campo attraverso l’incontro con le realtà e le persone che sono i primi attori del vero dialogo multiculturale, mettendo in evidenza il ruolo concretamente svolto dalla Chiesa Cattolica e da tutte le associazioni, anche sindacali, che ad essa fanno riferimento. Analizzando la situazione politica delle regioni prese in esame, il prof. Parsi ha evidenziato l’importanza dell’azione diplomatica della Santa Sede e dell’impegno per la convivenza svolto dalla Chiesa e dalle sue espressioni.
Si tratta di una presenza dialogante, che svolge un lavoro costante e concreto per una convivenza pacifica nelle società multiculturali. Il prof. Topic, parlando della sua esperienza a Sarajevo, ha affermato che il dialogo è possibile anche in luoghi che sono stati scenari di terribili violenze come la Bosnia Erzegovina, sottolineando il ruolo fondamentale che in questo gioca la formazione culturale.
Difatti proprio quest’ultima, attraverso la quotidiana convivenza tra persone di differente appartenenza religiosa, culturale o etnica, permette un dialogo concreto capace di superare le barriere, apparentemente impenetrabili, del sospetto e del rancore.
Il lavoro svolto ha messo in risalto la peculiarità della strada intrapresa dalla Chiesa Cattolica rispetto al dialogo multiculturale che, invece di scegliere tra l’assimilazione ad un’unica identità (quella dominate) o lo sciogliersi delle identità per ricomporsi in un indefinito crogiolo di valori, si fonda su un dialogo capace di valorizzare le rispettive appartenenze.
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