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  Il mondo agricolo e la sfida educativa

Data di pubblicazione: Sabato, 8 Gennaio 2011

TRAGUARDI SOCIALI / n.45 Gennaio / Febbraio 2011 :: Il mondo agricolo e la sfida educativa

di Alfonso Luzzi

Anche quest’anno si è celebrata la Giornata delRingraziamento per i frutti della Terra ed il lavoro dell’Uomo, promossa dall’Ufficio nazionale della CEI per i problemi sociali e il lavoro ed organizzata dalle principali associazioni italiane di lavoratori
agricoli di ispirazione cattolica: Feder.Agri-MCL, Coldiretti, Fai- Cisl, Ugc-Cisl E AcliTerra. Un’occasione sempre preziosa per esprimere riconoscenza a quanti operano nel mondo rurale
e procurano il nutrimento quotidiano, mediante un lavoro impegnativo e spesso faticoso. L’iniziativa si è tenuta a Bologna nei giorni 13 e 14 novembre e la delegazione della Feder.Agri, insieme a quella della Coldiretti, sono state le più numerose con dirigenti ed iscritti provenienti da Puglia, Lazio, Piemonte, Toscana, Abruzzo, Campania, Calabria, Basilicata e Sicilia. Non hanno, poi, fatto mancare la loro presenza il presidente nazionale del MCL Carlo Costalli, sempre particolarmente sensibile alle iniziative che riguardano il mondo dell’agricoltura, il vice presidente MCL Noè Ghidoni ed una folta rappresentanza dell’Unione provinciale del MCL di Bologna con in primis il presidente Mario Bortolotti. La manifestazione, improntata sul messaggio evangelico “Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente”, ha ospitato due momenti centrali. La mattina di sabato 13 novembre si è tenuto al Teatro Orione il seminario di studio, coordinato da Mons. Angelo Casile, direttore dell’ufficio nazionale della Cei per i problemi sociali e il lavoro, sul tema "Il mondo agricolo-rurale si misura con la sfida educativa", con gli interventi di mons. Giancarlo Bregantini (Arcivescovo di Campobasso e presidente della Commissione della CEI per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace), del prof. Corrado Barberis (sociologo e presidente dell’Istituto nazionale di Sociologia rurale), giovani esponenti di Feder.Agri-Mcl, Coldiretti,
Fai-Cisl, Ugc-Cisl e Acli Terra. Il dibattito è stato moderato, con la consueta bravura, dal giornalista
di Avvenire Paolo Viana. Ma il momento centrale della mattinata è stato quando è salito sul
palco il sen. Giovanni Bersani, fondatore del MCL, che con la chiarezza e la passione che lo contraddistinguono ha ricordato lungamente la figura di Giuseppe Fanin, il giovane sindacalista cattolico barbaramente ucciso nel 1948 per il quale l’Arcidiocesi di Bologna ha aperto il processo di beatificazione. Il seminario di sabato si è concluso con il pellegrinaggio a piedi al Santuario di San Luca, ove S.E. Mons. Tommaso Ghirelli, Vescovo di Imola, ha officiato la Liturgia della Parola. La domenica il Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna, ha officiato nella basilica di San Petronio la Celebrazione Eucaristica, che è stata trasmessa in diretta dalla RAI, alla quale è seguita la tradizionale benedizione delle macchine agricole. La Giornata è stata un’occasione importante di
riflessione sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti di una crisi
economica finanziaria di portata mondiale. Tutti abbiamo toccato con mano i pericoli di una finanza
disgiunta dall’economia reale e siamo consapevoli della fragilità di un sistema economico che, per sostenersi,ha bisogno di accrescere a dismisura i consumi di massa. E’ sempre più difficile, poi, il
corretto bilanciamento fra la salvaguardia dell’ambient ee la necessità di assicurare posti di lavoro
alle nuove generazioni. Partendo da questi semplici ma grandi spunti, i partecipanti alla Giornata del
Ringraziamento, hanno insieme riflettuto su come l’agricoltura italiana, nelle differenti situazioni che la caratterizzano, possa cogliere ed affrontare la sfida imposta dalla globalizzazione. La risposta comune è stata: puntando sulla multifunzionalità, cioè sulla capacità come settore primario di dare luogo a produzioni congiunte, definendo un nuovo modello di sviluppo capace di rispondere adeguatamente alle attese del Paese. E’, poi, fondamentale che anche il lavoro agricolo e rurale si caratterizzi per una rinnovata consapevolezza etica, all’altezza delle sfide più complesse del tempo presente. In questa linea sarà importante impegnarsi nell’educazione dei consumatori: sempre più il consumatore è chiamato a interagire con il produttore, affinché la qualità diventi prevalente rispetto alla quantità. Si tratta, pertanto, di diffondere comportamenti etici che facciano emergere la dimensione sociale dell’agricoltura. Troverà così spazio la dignità di tutti coloro che lavorano nel mondo rurale, in particolare i braccianti, soprattutto se provengono dall’estero, spesso vittime dello sfruttamento e dell’emarginazione. In tal modo il mondo agricolo sarà palestra dAnche quest’anno si è celebrata la Giornata delRingraziamento per i frutti della Terra ed il lavoro dell’Uomo, promossa dall’Ufficio nazionale della CEI per i problemi sociali e il lavoro ed organizzata dalle principali associazioni italiane di lavoratori
agricoli di ispirazione cattolica: Feder.Agri-MCL, Coldiretti, Fai- Cisl, Ugc-Cisl E AcliTerra. Un’occasione sempre preziosa per esprimere riconoscenza a quanti operano nel mondo rurale
e procurano il nutrimento quotidiano, mediante un lavoro impegnativo e spesso faticoso. L’iniziativa si è tenuta a Bologna nei giorni 13 e 14 novembre e la delegazione della Feder.Agri, insieme a quella della Coldiretti, sono state le più numerose con dirigenti ed iscritti provenienti da Puglia, Lazio, Piemonte, Toscana, Abruzzo, Campania, Calabria, Basilicata e Sicilia. Non hanno, poi, fatto mancare la loro presenza il presidente nazionale del MCL Carlo Costalli, sempre particolarmente sensibile alle iniziative che riguardano il mondo dell’agricoltura, il vice presidente MCL Noè Ghidoni ed una folta rappresentanza dell’Unione provinciale del MCL di Bologna con in primis il presidente Mario Bortolotti. La manifestazione, improntata sul messaggio evangelico “Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente”, ha ospitato due momenti centrali. La mattina di sabato 13 novembre si è tenuto al Teatro Orione il seminario di studio, coordinato da Mons. Angelo Casile, direttore dell’ufficio nazionale della Cei per i problemi sociali e il lavoro, sul tema "Il mondo agricolo-rurale si misura con la sfida educativa", con gli interventi di mons. Giancarlo Bregantini (Arcivescovo di Campobasso e presidente della Commissione della CEI per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace), del prof. Corrado Barberis (sociologo e presidente dell’Istituto nazionale di Sociologia rurale), giovani esponenti di Feder.Agri-Mcl, Coldiretti,
Fai-Cisl, Ugc-Cisl e Acli Terra. Il dibattito è stato moderato, con la consueta bravura, dal giornalista
di Avvenire Paolo Viana. Ma il momento centrale della mattinata è stato quando è salito sul
palco il sen. Giovanni Bersani, fondatore del MCL, che con la chiarezza e la passione che lo contraddistinguono ha ricordato lungamente la figura di Giuseppe Fanin, il giovane sindacalista cattolico barbaramente ucciso nel 1948 per il quale l’Arcidiocesi di Bologna ha aperto il processo di beatificazione. Il seminario di sabato si è concluso con il pellegrinaggio a piedi al Santuario di San Luca, ove S.E. Mons. Tommaso Ghirelli, Vescovo di Imola, ha officiato la Liturgia della Parola. La domenica il Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna, ha officiato nella basilica di San Petronio la Celebrazione Eucaristica, che è stata trasmessa in diretta dalla RAI, alla quale è seguita la tradizionale benedizione delle macchine agricole. La Giornata è stata un’occasione importante di
riflessione sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti di una crisi
economica finanziaria di portata mondiale. Tutti abbiamo toccato con mano i pericoli di una finanza
disgiunta dall’economia reale e siamo consapevoli della fragilità di un sistema economico che, per sostenersi,ha bisogno di accrescere a dismisura i consumi di massa. E’ sempre più difficile, poi, il
corretto bilanciamento fra la salvaguardia dell’ambient ee la necessità di assicurare posti di lavoro
alle nuove generazioni. Partendo da questi semplici ma grandi spunti, i partecipanti alla Giornata del
Ringraziamento, hanno insieme riflettuto su come l’agricoltura italiana, nelle differenti situazioni che la caratterizzano, possa cogliere ed affrontare la sfida imposta dalla globalizzazione. La risposta comune è stata: puntando sulla multifunzionalità, cioè sulla capacità come settore primario di dare luogo a produzioni congiunte, definendo un nuovo modello di sviluppo capace di rispondere adeguatamente alle attese del Paese. E’, poi, fondamentale che anche il lavoro agricolo e rurale si caratterizzi per una rinnovata consapevolezza etica, all’altezza delle sfide più complesse del tempo presente. In questa linea sarà importante impegnarsi nell’educazione dei consumatori: sempre più il consumatore è chiamato a interagire con il produttore, affinché la qualità diventi prevalente rispetto alla quantità. Si tratta, pertanto, di diffondere comportamenti etici che facciano emergere la dimensione sociale dell’agricoltura. Troverà così spazio la dignità di tutti coloro che lavorano nel mondo rurale, in particolare i braccianti, soprattutto se provengono dall’estero, spesso vittime dello sfruttamento e dell’emarginazione. In tal modo il mondo agricolo sarà palestra di integrazione sociale e leva preziosa di crescita economica, quale premessa e condizione del progresso sociale.
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