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  Iniziativa del MCL di Roma per parlare dei mali della città

Data di pubblicazione: Sabato, 16 Novembre 2019

TRAGUARDI SOCIALI / n.96 novembre / Dicembre 2019 :: Iniziativa del MCL di Roma per parlare dei mali della città

Roma: dai mali, i rimedi

Roma, la Città eterna che con il suo centro storico è entrata nella lista dei patrimoni mondiali dell’Unesco, è sprofondata dal primo al terzo mondo. “Il degrado verticale della Capitale d’Italia è sotto gli occhi di tutti e investe praticamente ogni aspetto del vivere: un groviglio di problematiche davanti al quale i romani sono disorientati e delusi”: è partendo da questa forte denuncia che il Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli, lo scorso mercoledì 30 ottobre, ha aperto le danze di una giornata di dibattito – organizzata dall’Unione territoriale MCL di Roma-Viterbo-Rieti in collaborazione con la Fondazione Italiana Europa Popolare e il Patronato Sias e fortemente sostenuta dalla Presidenza Nazionale del Movimento – intitolata significativamente “Dai mali, le idee: proposte per Roma”.
E’ un fiume in piena, il Presidente Costalli: “La pazienza è finita - dice -. Abbiamo aspettato a lungo sperando di cogliere un cambio di rotta, un segnale, uno scatto in avanti, ma niente: Roma è divorata da degrado, incuria, abbandono. Certo, sarebbe ingeneroso addossare tutte le colpe al Sindaco attuale che ha preso in carico un’eredità pesante, ma la politica si è rivelata assolutamente inadeguata alla gestione della macchina comunale”.
Di qui la decisione del Movimento di ‘scendere in campo’ con tutti i suoi quadri dirigenti per cercare di animare un dibattito sul territorio, anche coinvolgendo le istituzioni locali e le altre associazioni interessate, e cercare così di riattivare un tessuto sociale vivo, un impegno civico diffuso: “Siamo chiamati, come cittadini e come cattolici, a collaborare al riscatto di questa città”, ha detto ancora il leader del MCL, anticipando che il convegno rappresenta solo il primo passo di una serie di iniziative che impegneranno il Movimento anche nel prossimo futuro.
Un percorso che si annuncia non facile ma sicuramente stimolante, come ha testimoniato la Presidente dell’Unione Territoriale di Roma, Avv. Barbara Barbuscia: “Serve una riscossa civica per far rialzare una città assillata dai problemi, umiliata da chi la amministra e dal Governo centrale, incapace di affrontare le emergenze come pure l’ordinario, addormentata se non moribonda”. Ecco perché, ha spiegato Barbuscia, “Vogliamo essere un laboratorio di idee per la Roma del futuro, con proposte efficaci e concrete, per rispondere a rabbia, delusione, vergogna”.
Un tema, quello dei mali di Roma, che ha attirato l’attenzione di un folto pubblico non solo di addetti ai lavori – come la presidentessa del I Municipio Sabrina Alfonsi, il consigliere comunale Davide Bordoni, l’on. Roberta Angelilli già vicepresidente del Parlamento Europeo, la presidente delle Acli provinciali di Roma Lidia Borzì, la presidente dell’Azione Cattolica di Roma Rosa Calabria – ma anche giornalisti e cittadini, che hanno affollato l’Auditorium dell’Ara Pacis, luogo scelto come sede del convegno “perché testimonianza della perenne universalità romana”. Tutti riuniti per ragionare, insieme ai relatori – fra i quali il Direttore Generale del Patronato Sias Alfonso Luzzi, il Presidente Regionale del MCL del Lazio Sergio Silvani e il giornalista Domenico Delle Foglie -, sui mali della città e sui possibili rimedi.
Fra i tanti, assai apprezzato l’intervento di Pietro Giubilo, vicepresidente della Fondazione Italiana Europa Popolare nonché ultimo Sindaco democristiano della Capitale, il quale ha rilevato come “oggi si parla solo di buche stradali e di buchi di bilancio, mentre trent’anni fa si pensava ai progetti e lo Stato interveniva in sostegno delle grandi opere di riqualificazione della città”: un’inversione di rotta che mostra ancora una volta (e l’evidenza è sotto gli occhi di tutti) come gli interventi di riqualificazione urbana siano ormai, ahinoi, cosa appartenente al passato.
E’ importante allora smetterla di lamentarsi e riattivare un senso civico di appartenenza che inneschi un sistema virtuoso di responsabilità e di interventi in risposta alle tematiche cittadine. Da questo punto di vista il pacchetto di proposte lanciate dal MCL tiene conto del fatto che Roma non è una città metropolitana qualsiasi ma “merita di essere governata con amore, visione e prospettiva politica”. Quattro i punti essenziali da cui partire: innanzi tutto la “necessità di uno sviluppo economico e produttivo che punti sull’innovazione dei servizi e della burocrazia”; poi bisogna “individuare linee di politica urbanistica ‘intelligenti’ che favoriscano modernizzazione e riqualificazione della città”; oltre a una rinnovata “attenzione alle periferie ora abbandonate” e, infine, “la valorizzazione del volontariato organizzato e dei corpi intermedi, per una gestione ‘alta’ dell’amministrazione comunale come scelta politica prioritaria”.
Insomma, di fronte a una Roma profondamente malata e abbandonata a se stessa serve uno scatto di orgoglio e di responsabilità. In questa direzione, ha sottolineato ancora il Presidente Costalli, spetta proprio ai cattolici, e al MCL in particolare, “farsi carico in positivo di una rinascita complessiva della città” convogliando i propri sforzi in uno slancio unitario per “risvegliare il cattolicesimo romano, deluso e ritirato nel privato”.

Fiammetta Sagliocca
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