NOME UTENTE        PASSWORD  

Hai dimenticato la tua password?

Nell'ultimo numero di Traguardi Sociali:
Traguardi Sociali

Stai sfogliando il n.61 Ottobre / Novembre 2013

Leggi la rivista in formato pdf Cerca numeri arretrati in archivio
.PDF Numero 61 (2347 KB) Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali

  Taccuino

Data di pubblicazione: Martedì, 22 Ottobre 2013

Wilfried Martens

Wilfried Martens

TRAGUARDI SOCIALI / n.61 Ottobre / Novembre 2013 :: Taccuino

Taccuino

SCOMPARSO WILFRIED MARTENS, UOMO CHIAVE DELLA STORIA DEL PPE
Si è spento a settantasette anni, per l’aggravarsi dei suoi problemi cardiaci, Wilfried Martens, presidente del Partito Popolare Europeo e, per nove volte, primo ministro del Belgio (ha governato quasi ininterrottamente tra il 1979 e il 1992). Uno degli uomini chiave della storia del PPE, ma anche un cristiano, un democratico e un uomo di fede.
Pochi giorni prima della sua scomparsa, Martens aveva ceduto la presidenza del PPE al francese Joseph Daul, spiegando di “non essere in grado di adempiere ai suoi doveri di presidente del Ppe per ragioni di salute”.
Martens, leader dei democristiani fiamminghi, era stato tra i fondatori del PPE nel 1976 e ne rivestiva la carica di presidente dal lontano 1990. Negli anni della sua presidenza il PPE aveva aperto ai moderati europei, con l’inclusione dei conservatori inglesi, dei popolari spagnoli e di Forza Italia e con la conseguente fuoriuscita del Partito popolare di Pierluigi Castagnetti.
Martens è stato, inoltre, uno dei creatori della nuova Europa ed ha costruito il PPE nella sua forma attuale: con una visione cristiana della persona umana quale fondamento e prospettiva dell’azione politica.
Una guida lungimirante e saggia ed un uomo il cui contributo è stato determinante per far diventare il Partito Popolare Europeo la più importante e influente forza politica in Europa.
La sua scomparsa rappresenta un incolmabile vuoto per tutti coloro che credono nell’umanesimo laico e cristiano, di cui Martens è stato fautore in tutti questi anni di instancabile attività.
Il presidente del MCL, e il Movimento tutto, hanno espresso profondo cordoglio per la sua scomparsa.

BEATIFICATI 522 MARTIRI SPAGNOLI A TARRAGONA
A Tarragona, il 12 ottobre scorso, 522 martiri spagnoli degli anni Trenta, erroneamente definiti della “guerra civile spagnola”, sono stati beatificati dal Cardinale Angelo Amato.
La persecuzione in Spagna iniziò molto prima della guerra civile, in modo subdolo, nel maggio del 1931 con chiese e conventi dati alle fiamme. Proseguì nell’ottobre del 1934 nelle Asturie e in altre zone della Spagna e terminò con lo sterminio di sacerdoti, religiosi e cattolici tra il 1936 e il 1939.
Le sinistre spagnole scatenarono contro la Chiesa una feroce persecuzione religiosa, senza precedenti nella storia della Spagna. Quando scoppiò la guerra civile già erano state date alle fiamme 239 chiese, distrutte opere d’arte, violati tabernacoli, gettate per terra e calpestate le ostie consacrate, disseppellite salme di vescovi e monache, imposte tasse ai funerali cattolici, impendendone in molti casi la celebrazione, proibiti i simboli cattolici sulle tombe, equiparata la settimana santa a una riunione clandestina, impedite le prime comunioni dei bambini.
Durante la guerra civile in tutta l’area repubblicana il culto cattolico fu proibito. Gli ecclesiastici e le religiose vennero uccisi perché uomini o donne di Chiesa e, per la stessa ragione, furono assassinati uomini e donne dell’Azione Cattolica e di altri movimenti ecclesiali.
Nessuno di loro era implicato in lotte politiche o ideologiche né vi prese mai parte: erano persone che lavoravano pacificamente in parrocchie, scuole, collegi, ospedali, ospizi e così via: religiosi e laici che sacrificarono la loro vita pur di non rinnegare la propria fede. Un’opera sociale immensa, mai sufficientemente riconosciuta alla Chiesa, interrotta brutalmente.
Non si tratta della prima beatificazione, il numero dei morti fu altissimo. A tanti anni di distanza, la Chiesa continua a celebrare ancora i martiri di quella che potrebbe definirsi una delle più grandi persecuzioni religiose dell’era moderna.

LAUREA HONORIS CAUSA PER IL PROFESSOR LORENZO ORNAGHI
Laurea honoris causa per il professor Lorenzo Ornaghi.
Il prestigioso riconoscimento accademico gli è stato conferito in una cerimonia solenne tenutasi giovedì 10 ottobre a Cracovia, alla presenza del Cardinale Stanis?aw Dziwisz, Gran Cancelliere dell’Università Pontificia “Giovanni Paolo II” di Cracovia nonché Arcivescovo metropolita di Cracovia.
Il titolo onorario è stato conferito al prof. Ornaghi dal Senato accademico della Pontificia Università Giovanni Paolo II della città polacca, per i meriti scientifici acquisiti nel campo di studio storico-politico del professore, già Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore dal 2002 al 2012 e Ministro per i Beni e le Attività Culturali dal novembre 2011 all’aprile 2013.
Al saluto del Magnifico Rettore dell’ateneo polacco, Monsignor Wladyslaw Zuziak, che ha dato il via alla cerimonia, ha fatto seguito la lettura della risoluzione del Senato accademico per il conferimento del titolo. Dopo la laudatio, letta dal professor Janusz Mastalski e la consegna del diploma di laurea honoris causa, il professor Ornaghi ha tenuto la sua lectio doctoris.
Al professor Lorenzo Ornaghi vanno i più affettuosi auguri del Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli, e del Movimento tutto, per questo nuovo, prestigioso riconoscimento.

ANGELO MARIA PIU NOMINATO CAVALIERE DELLA REPUBBLICA
Il Presidente delle Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito il titolo di Cavaliere della Repubblica al presidente del Movimento Cristiano Lavoratori di Strasburgo, Angelo Maria Piu.
Durante l’annuale incontro di studio dei giovani del MCL al Parlamento Europeo, Angelo è stato festeggiato dal presidente del MCL Carlo Costalli, da tutti i dirigenti nazionali convenuti a Strasburgo e dai tanti soci del Circolo MCL.
 Torna ad inizio pagina 
Edizioni Traguardi Sociali | Trattamento dati personali