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  Dalla politica agricola una risposta alla crisi

Data di pubblicazione: Mercoledì, 23 Ottobre 2013

TRAGUARDI SOCIALI / n.61 Ottobre / Novembre 2013 :: Dalla politica agricola una risposta alla crisi

A Verona un seminario internazionale su agricoltura, Pac e dialogo sociale.

“La qualità dell’occupazione in agricoltura, la Pac e il dialogo sociale”: sono stati questi i temi al centro del seminario internazionale di studi - organizzato dal MCL, dalla Feder.Agri, dalla Fondazione Italiana Europa Popolare e da Eza – che si è tenuto a Verona dal 9 all’11 ottobre.
All’iniziativa, cui hanno preso parte esponenti del mondo politico, sociale, sindacale e dell’associazionismo cattolico provenienti da ogni parte d’Europa (Spagna, Polonia, Grecia, Cipro, Malta, Portogallo, Austria), sono intervenuti fra gli altri, oltre al presidente del MCL Carlo Costalli, il Sindaco di Verona Flavio Tosi, il Presidente del Parlamento Austriaco Fritz Neugebauer, il presidente di Eza Bartho Pronk, il presidente della Feder.Agri Alfonso Luzzi, il Segretario generale del Deok (Cipro) Diomides Diomidous, il deputato maltese Jason Azzopardi, l’europarlamentare Antonio Cancian.
La tre giorni è stata un’occasione preziosa per mettere a confronto le diverse esperienze maturate sui territori in materia di politica agricola e scelte ambientali nei diversi Paesi dell’Ue, approfondendo in tal modo il dialogo sociale e lo scambio interculturale.
“Il 2013 è il 50° anniversario del Comitato Europeo per il Dialogo sociale, che nasce nel 1963 quando sindacati e associazioni imprenditoriali agricole degli Stati membri della CEE stabilirono di incontrarsi periodicamente a Bruxelles al fine di discutere i problemi dei lavoratori agricoli. Da questo comitato consultivo paritetico nacque il Dialogo Sociale europeo settoriale in agricoltura”, ha sottolineato nel suo intervento il presidente della Feder.
Agri Alfonso Luzzi. “Oggi il Comitato Europeo per il dialogo sociale settoriale in agricoltura conta più di 7 milioni di lavoratori in oltre un milione di aziende agricole dislocate in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea”.
Secondo Luzzi “E’ essenziale che il settore agricolo europeo mantenga e rafforzi la sua capacità di produzione rispettando nel contempo gli impegni assunti dall’UE nell’ambito delle relazioni commerciali internazionali e della coerenza delle politiche per lo sviluppo. Soltanto un settore agricolo forte permetterà all’industria alimentare, caratterizzata da un’elevata competitività, di mantenere una posizione importante nel sistema economico e commerciale dell’UE (che è il primo esportatore mondiale di prodotti agricoli, per lo più trasformati e ad alto valore aggiunto)”.
Insomma, dialogo sociale e agricoltura ma sempre con un occhio rivolto al drammatico fenomeno del momento: la disoccupazione. Lo ha ben sottolineato Carlo Costalli, presidente del MCL, che ha affermato: “La disoccupazione, e particolarmente quella giovanile, fenomeno già massiccio da molto tempo, è cresciuta ulteriormente in questi ultimi tempi quasi ovunque in Europa, e ovviamente anche in Italia, con una crescita esponenziale dovuta come ben sappiamo agli effetti della crisi economica e finanziaria”.
“Credo che il tema del lavoro, insieme a quello dell’immigrazione, siano le vere sfide per la governabilità dell’Europa nei prossimi anni”, ha aggiunto Costalli.
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