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  La famiglia non è un tema, ma è vita, è un cammino

Data di pubblicazione: Giovedì, 19 Settembre 2013

TRAGUARDI SOCIALI / n.60 Agosto / Settembre 2013 :: La famiglia non è un tema, ma è vita, è un cammino

Conclusa a Torino la 47a Settimana Sociale dei cattolici italiani

“Coraggio! Avanti su questa strada della famiglia!”.
Le parole del Santo Padre, pronunciate durante l’Angelus, come saluto ai partecipati alla 47° Settimana Sociale dei cattolici italiani su “La famiglia, speranza e futuro per la società italiana”, non sono solo la migliore conclusione possibile ai lavori torinesi, ma rappresentano la conferma della bontà di un cammino e l’invito, carico di allegria e di speranza, a proseguire nonostante le tante difficoltà.
è, quindi, con gratitudine che si può guardare al lavoro sulla famiglia che il MCL ha svolto in questi anni, in particolare negli ultimi mesi: l’incontro di Torino su “Il soggetto famiglia”; la Summer School; il seminario internazionale di Studio dei Giovani; l’incontro estivo dei Giovani MCL a Chialamberto; il tradizionale seminario di studi di Senigallia svoltosi qualche giorno prima della kermesse torinese; il forte e deciso impegno della campagna “Uno di noi”; i tanti appuntamenti di approfondimento a livello periferico. A tali eventi hanno partecipato alcuni membri del Comitato scientifico delle Settimane Sociali come mons. Pennisi, la professoressa Beretta, il prof. Belletti e alcuni relatori delle Settimane Sociali, come il prof. Zamagni, il prof. Antonini, il prof. Blangiardo, il dott. Bolzonaro. Questo lavoro non è stato solo un’occasione di crescita interna, ma anche l’occasione per un approfondimento che ha portato alla realizzazione di un documento del MCL come contributo alle Settimane Sociali e a tutta la comunità sul delicato tema della Famiglia. Un documento che ha messo in evidenza alcuni aspetti quali la natura della famiglia e la sua soggettività sociale, il welfare, la conciliazione tra lavoro e famiglia, l’inverno demografico e la necessità di aiutare coloro che desiderano formare una famiglia e accogliere la vita, il ruolo educativo della famiglia, le riforme fiscali necessarie ad una vera giustizia contributiva.
Il messaggio di Papa Francesco ha aperto i lavori della Settimana Sociale e ha indicato la giusta prospettiva da seguire: “per la comunità cristiana la famiglia è ben più che ‘tema’: è vita, è tessuto quotidiano, è cammino di generazioni che si trasmettono la fede insieme con l’amore e con i valori morali fondamentali, è solidarietà concreta, fatica, pazienza, e anche progetto, speranza, futuro”. La famiglia non è un tema, ma è vita, è un cammino.
Non si tratta di qualcosa di statico che possa essere incasellato, ma di una forza dinamica capace di irrorare tutta la società. Nella sua prolusione, il card. Bagnasco, dopo aver spiegato come il matrimonio tra persone di sesso diverso sia fondamento della famiglia, ha sottolineato che la famiglia è “l’antidoto alla crisi” e che lungi dall’essere l’ostacolo allo sviluppo ne è il vero motore trainante. Il presidente del consiglio Letta, intervenuto all’assemblea, ha espresso la sua preoccupazione per il calo demografico e ha sostenuto che solo la fiducia nella famiglia potrà portare ad un cambiamento di questo trend, una fiducia che si costruisce attraverso le politiche di welfare e la lotta alla disoccupazione giovanile. Proprio a margine di queste parole il presidente del MCL Costalli ha affermato che occorre un’alleanza tra la famiglia, le istituzioni e i corpi intermedi e che occorre saldare la ripresa ad un’occupazione che sia rispettosa della famiglia affinché sia duratura.
Le relazioni della prof.ssa Violini, del prof. Blangiardo e del prof. Zamagni hanno messo in luce, rispettivamente, la famiglia nella costituzione italiana, la famiglia nella nostra società e le politiche per la famiglia.
I lavori sono stati approfonditi in otto gruppi tematici: la missione educativa della famiglia; le alleanze educative, in particolare con la scuola; accompagnare i giovani nel mondo del lavoro; la pressione fiscale sulle famiglie; famiglia e sistema di welfare; il cammino comune con le famiglie immigrate; la custodia del creato per una solidarietà intergenerazionale. I gruppi, ai quali hanno partecipato 1300 delegati (provenienti dalle diocesi italiane, dai movimenti e dal mondo dell’associazionismo), hanno permesso di affrontare la “questione” famiglia in tutti i suoi aspetti, di confrontare le diverse situazioni che si vivono all’interno del nostro Paese, e hanno messo in evidenza vari problemi e indicato delle soluzioni concrete. Questi lavori sono stati ripresi nelle conclusioni della Settimana sociale di Torino in cui è stata sottolineata l’importanza della concretezza e dell’unità e in cui si è ribadita la necessità di un progetto per dare alla missione una maggior efficacia e una continuità.
Si tratta di un compito per ciascuno di noi, per le nostre realtà. Si tratta di far sì che la famiglia non sia un tema, non sia una questione, ma sia vita. Per questo il più importate messaggio che viene da Torino è quello che la famiglia, fondata sul matrimonio e sulla differenza sessuale, non è un evento privato, ma ha una dimensione pubblica che le deve essere riconosciuta per il bene della società. La promozione della famiglia non è la difesa di un recinto indiano, ma un atto di speranza e di amore per tutta la comunità.

Giovanni Gut
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