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  Taccuino

Data di pubblicazione: Lunedì, 9 Maggio 2011

TRAGUARDI SOCIALI / n.47 Maggio / Giugno 2011 :: Taccuino

Taccuino di Traguardi Sociali.

ADDIO A SHAHBAZ BHATTI: UNA VITA
AL SERVIZIO DEL BENE COMUNE

2 marzo. E’ stato assassinato da un commando di fondamentalisti islamici Shahbaz Bhatti, Ministro federale per le Minoranze religiose in Pakistan, il primo cristiano ad entrare in un governo pakistano.
Nato a Kushphur in un villaggio a maggioranza cattolica dove la convivenza con i musulmani è vissuta in perfetta armonia e all’insegna del dialogo, di questo aveva fatto un modello portandolo in tutta la sua vita fondata sull’impegno sociale e politico. Successivamente, si è scontrato con la dura realtà delle condizioni in cui versano i cristiani in Pakistan, segnate da sofferenza, discriminazione e indigenza. Un’esperienza che è stata la spinta per il suo impegno in difesa dei diritti dei più deboli e delle minoranze religiose, sempre pronto a denunciare gli abusi compiuti in nome della blasfemia. Aveva sostenuto, inoltre, la causa di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte, sulla base di false accuse, proprio per blasfemia. Un impegno sempre vissuto come servizio al bene comune e come testimonianza
di fede in Cristo. Un uomo che ha firmato la propria condanna a morte battendosi per una sostanziale riforma della legge pakistana sulla blasfemia e sulla libertà religiosa. Gli assassini, infatti, hanno lasciato sul luogo del delitto un manifestino firmato TTP, un’organizzazione che raggruppa vari gruppi di militanti islamici, rivendicando l’assassinio di Bhatti reo di aver parlato contro la legge sulla blasfemia.
La cerimonia funebre, nella chiesa di Nostra Signora di Fatima ad Islamabad, è stata seguita da migliaia di cristiani, da politici e diplomatici, dai parenti e da tanta gente comune: buona parte del Paese si è ritrovata unita per l’occasione contro il terrorismo e l’estremismo.
Il primo ministro Gilani, che ha partecipato alla cerimonia insieme ad altri membri dell’esecutivo e a personalità di vario orientamento politico, ha ricordato la figura di Bhatti e le sue qualità politiche, esprimendo il cordoglio della nazione e la solidarietà verso la famiglia e i suoi correligionari.
Nessun cenno però alle responsabilità dell’islamismo radicale nell’assassinio e alla legge antiblasfemia.
Ed anche se il governo ha promesso di fare quanto possibile per consegnare gli assassini alla giustizia, i cattolici e molti altri esponenti delle minoranze religiose in questo Paese, musulmano al 95 per cento, hanno chiesto di intervenire affinché la legge antiblasfemia cessi di essere giustificazione per crimini e ingiustizie.
Durante l’Angelus, Benedetto XVI ha onorato la memoria del Ministro pakistano con queste parole “chiedo al Signore Gesù che il commovente sacrificio della vita del Ministro pakistano Shahbaz Bhatti svegli nelle coscienze il coraggio e l’impegno a tutelare la libertà religiosa di tutti gli uomini e, in tal modo, a promuovere la loro uguale dignità”. Anche l’Italia ha voluto rendere omaggio a Bhatti esponendo un grande ritratto del Ministro assassinato sulla facciata principale dell’edificio del ministero degli Esteri.

COSTALLI A BRUXELLES: DUE GIORNI DENSI DI LAVORO ED INCONTRI
Il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli, verso la metà del mese di marzo, si è recato a Bruxelles per una serie di incontri con i responsabili di alcune tra le più importanti e maggiormente rappresentative organizzazioni della società civile europea.
Temi principali degli incontri sono stati l’apporto fondamentale che le organizzazioni dei lavoratori cristiani danno alla crescita di un’Europa solidale e l’immigrazione, argomento di stretta attualità per la comunità europea.
Il presidente Costalli, negli incontri con Raf Chanterie, presidente di EZA (la più importante rete di organizzazioni di lavoratori europei) e Patrick Develtere, presidente di ACW, ha sottolineato la necessità di rafforzare il coordinamento europeo fra le grandi organizzazioni di lavoratori di ispirazione cristiana affinché si riesca ad incidere maggiormente sulle scelte del Parlamento e della Commissione Europea. Impossibile, poi, in questo particolare momento storico non discutere di immigrazione: il presidente Costalli, a riguardo, ha fatto un richiamo alle parole che il Santo Padre ha usato recentemente all’Anci affermando che “di fronte alla realtà dei grandi flussi migratori bisogna saper coniugare solidarietà e rispetto delle leggi, affinché non venga stravolta la convivenza sociale e si tenga conto della tradizione culturale ed anche religiosa da cui trae origine la nazione italiana”. Ha evidenziato, inoltre, la necessità di non lasciare sola l’Italia nell’affrontare gli ingenti flussi migratori degli ultimi tempi.
Costalli ha concluso la due giorni nella capitale belga visitando la nuova sede del coordinamento europeo del MCL e della Fondazione Italiana Europa Popolare.

FINALMENTE ANCHE IL MCL ED IL SIAS SBARCANO IN AUSTRALIA
Alla capillare presenza del MCL e del Patronato SIAS nel mondo si è finalmente aggiunta anche la sede in Australia, esattamente a Perth in 225, Charles Street, North Perth, Western Australia 6006. Infatti dopo un percorso di avvicinamento e di studio iniziato quasi un anno fa, nei giorni scorsi si è finalmente costituito il MCL Australia, che ha già ottenuto il riconoscimento da parte delle locali autorità. Il neo Consiglio del MCL Australia ha nominato presidente il dott. Raffaele Basini e segretario il dott. Fernando Capone Il gruppo che ha dato vita all’associazione è composto da persone che da lunghi anni vivono in loco e molti di loro sono ben noti alla comunità italiana del Western Australia per aver ricoperto ruoli di primo piano in altre organizzazioni socio assistenziali.
Tra i progetti che da subito i nuovi dirigenti del MCL Australia intendono far partire vi sono quelli per lo svolgimento di stage post-universitari per studenti italiani intenzionati ad avere esperienze con il mondo del lavoro e degli studi nel Paese oceanico. Inoltre il patronato SIAS sta completando le procedure burocratiche per aprire entro la fine del corrente mese di aprile un proprio ufficio a Perth, completando così il quadro delle proprie sedi all’estero nell’unico Paese di forte emigrazione italiana in cui non era ancora presente.

IL CROCIFISSO NELLE AULE: STORICA VITTORIA PER L’ITALIA
Storica vittoria dell’Italia a Strasburgo: la Grande Camera della Corte europea ha assolto il nostro Paese dall’accusa di violare i diritti umani con la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche.
Dopo cinque anni di dibattito la Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo ha deciso con quindici voti favorevoli e due contrari che non sussistono elementi che provino l’eventuale influenza sugli alunni del simbolo della religione cattolica.
Circa cinque anni fa una cittadina italiana di origine finlandese, Soile Lautsi, ricorse alla Corte europea affermando che la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche è un attentato alla libertà di coscienza e al diritto di ognuno a ricevere un’istruzione conforme alle proprie convinzioni.
La sentenza, nel Paese, ha suscitato grande soddisfazione e non solo negli ambienti cattolici: infatti, secondo un sondaggio l’ 84% degli intervistati è favorevole al crocifisso nelle aule.
Grande soddisfazione ha espresso per l’occasione pure il presidente del MCL, Carlo Costalli, che ha affermato: “Si trattava di un’accusa veramente ridicola, ora il crocifisso resterà nelle aule scolastiche, come è giusto che sia, a sottolineare l’orgoglio per le nostre radici cristiane. Con buona pace di quanti vorrebbero rinnegare la nostra identità religiosa, storica e culturale”.
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