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  Emmaus

Data di pubblicazione: Martedì, 10 Maggio 2011

TRAGUARDI SOCIALI / n.47 Maggio / Giugno 2011 :: Emmaus

Mons. Francesco Rosso.

La visita ad alcune realtà provinciali, in questo periodo, mi ha consentito di incontrare tanti operatori del Movimento e dei servizi, e tante persone che condividono il percorso avviato dal MCL e vivono così un’autentica testimonianza nelle proprie realtà.
Ho potuto constatare la passione che spinge ciascuno dei nostri iscritti, a dare senso all’impegno che viene profuso per offrire le risposte, o perlomeno tentare di farlo, che la società di oggi cerca, e che soprattutto cercano le persone, nella propria quotidianità.
Mi convince sempre più il fatto che l’incontrarci periodicamente, il confrontarci sul nostro modo d’essere, il ricercare gli spazi operativi per inserirci nelle povertà di questa società, tutto serve a dare volto e visibilità all’aspetto solidale, che ci permette di essere un “Movimento ecclesiale di testimonianza evangelica”. Sì al Vangelo, che si fa immenso con la nostra vita, deve essere sempre la nostra fonte d’ispirazione, e l’immenso sarà autentico, se saremo capaci non di interpretarlo, ma di trasmetterlo vivendo fino in fondo lo spirito autentico, “annuncio” di Cristo Signore. Continuerò a visitare le realtà provinciali e regionali, perché sento l’esigenza dell’ascolto, per riuscire a collaborare con la crescita, offrendo il mio modesto servizio.
Scrivo, mentre la Pasqua è ormai alle porte.
L’abbiamo preparata insieme. Ho tentato di proporre alcuni spunti di riflessione in ogni settimana di Quaresima, prendendo lo stimolo dalla parola di Dio di ogni domenica quaresimale. Questo perché era anche una mia esigenza personale; quella di arrivare fino alla Croce, per poi godere i benefici della Risurrezione. Ma questo è il radicamento della mia fede. Se Cristo non fosse risorto la mia fede sarebbe vana. Arrivare alla Pasqua quindi non a mani vuote; ma dopo l’ascolto e il confronto con la parola di Dio, andare incontro al Risorto per ricevere da Gesù, anche noi, “il comando”.
“Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura; chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo”.
Ecco il privilegio che come cristiani, e come cristiani impegnati in un Movimento come il nostro, noi abbiamo; è un privilegio che si fa servizio autentico.
“Siamo mandati ad annunciare, servendo”.
Lasciamoci accompagnare da Gesù. Questo viandante che si mette in viaggio al nostro fianco, soprattutto quando il nostro cammino è per l’annuncio.
Così come ha fatto con i due discepoli che si recavano da Gerusalemme ad Emmaus.
Apriamo “le orecchie e gli occhi alla grazia; perché dopo averlo riconosciuto, ritroviamo il coraggio di annunciarlo”.

Don Checco
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