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  Case e alloggi alle giovani coppie

Data di pubblicazione: Giovedì, 3 Marzo 2011

TRAGUARDI SOCIALI / n.46 Marzo / Aprile 2011 :: Case e alloggi alle giovani coppie

Un progetto MCL per frenare l’esodo dei cattolici da Gerusalemme.
A cura di Noè Ghidoni, Vicepresidente MCL.

ènota la grande attenzione con la quale il MCL segue le attività della Chiesa di Gerusalemme attraverso lo stretto e consolidato rapporto con Sua Beatitudine il Patriarca Mons. Fouad Twal.
Diverse sono state le opportunità di incontro in Italia e nelle nazioni su cui si estende la giurisdizione del Patriarcato: Israele, Palestina, Giordania e Cipro.
In queste occasioni ci si è potuti rendere conto della mole di attività intraprese, in particolare con la costruzione della grande Università di Madaba in Giordania e l’attività delle scuole nelle quali sono ospitati, per lo più gratuitamente, bambini e ragazzi di religioni diverse quali cristiani delle diverse confessioni, musulmani, ebrei. Le scuole sono il più concreto segno di speranza di pace che, nella fase attuale, mostra tutte le difficoltà di una situazione pressoché immobile. In questa situazione si è inserito l’intervento del MCL che, anche attraverso i fondi raccolti con il cinque per mille, ha sostenuto e continua a sostenere queste “imprese” che il Patriarcato ha in corso.
In questo contesto va considerata la particolarità di Gerusalemme, da sempre luogo multietnico dove la diversità è la norma e non l’eccezione.
Ma è sempre così? Pare proprio di no. Infatti, dopo una serie di incontri che il presidente e l’assistente ecclesiastico del MCL hanno avuto con il Patriarca Twal a Roma nelle settimane scorse, è pervenuta una dettagliata richiesta di aiuto redatta dal Vescovo Vicario Mons. William Shomali, che illustra una situazione drammatica per i cristiani (di tutte le confessioni) a Gerusalemme. Attualmente infatti, su 750.000 abitanti, il 66% è rappresentato da ebrei, il 28,9% musulmani, l’1% di stranieri residenti e solo il 2,1% di cristiani, cattolici compresi.
Ciò è conseguenza della decisione, assunta dopo la guerra del 1967, da parte delle autorità israeliane di confiscare il 55% dell’Area di Gerusalemme nella zona est per destinarlo a fini di sicurezza: una decisione che è servita a impedire la normale crescita dei palestinesi ed il loro sviluppo futuro all’interno della Città. Tale provvedimento ha avuto ripercussioni anche sulla comunità cristiana, avviando una incontenibile emigrazione che ha silenziosamente corroso la comunità cristiana e cattolica rendendola sempre più piccola e più debole anche in considerazione del fatto che la maggior parte di coloro che scelgono di partire è composta dai giovani, dalle persone più brillanti e colte, da coloro su cui andrebbe costruito un futuro.
Nella lettera del Vescovo Shomali si citano, tra gli altri motivi di abbandono della Città, le leggi di “zonizzazione”, applicate al fine di favorire un gruppo etnico rispetto ad altri: l’aumento dei costi degli appezzamenti di terreno e il blocco delle licenze di costruzione hanno costretto molte famiglie al trasferimento fuori città con il contestuale ritiro del permesso di residenza e dei documenti di identità. E’ chiaro a tutti che una città come Gerusalemme senza una comunità cristiana forte è questione cha va oltre i confini dello stesso Patriarcato ed interpella le Chiese di tutto il mondo.
L’unica speranza che il Patriarcato individua è articolata in tre fasi: decisa battaglia legale per il riconoscimento degli stessi diritti di altri, acquisto dei terreni, costruzione di case e alloggi da destinare alle giovani coppie che decidano di restare sul territorio. Il progetto prevede la realizzazione di diverse infrastrutture quali strade, allacciamenti, impianti, aree verdi, ecc.. Fino ad ora sono state selezionate 72 famiglie per lo più con bambini piccoli, con un preventivo di spesa che va oltre i 17 milioni di dollari.
E’ un impegno di notevole portata che il MCL ha deciso di contribuire a sostenere in occasione della ricorrenza, nel 2012, dei suoi 40 anni di vita. Lo farà con diverse iniziative di sensibilizzazione, conoscenza, ed anche, naturalmente, di raccolta fondi che si spera possano dare un bell’aiuto ad una causa così significativa e determinante.
E’ accorato l’appello che il Patriarcato rivolge al MCL: “ Noi, i cristiani di Terra Santa, siamo stati molto fortunati ad essere nati e cresciuti proprio nel luogo scelto da Cristo stesso per farsi uomo. Nella routine quotidiana tendiamo a non ricordarci di simile benedizione, ma non dimentichiamo mai il dovere che abbiamo ereditato dai nostri predecessori: proteggere i luoghi sacri e impedire che diventino musei vuoti, strutture prive di anelito umano”.
A questo appello non può non seguire un impegno appassionato e generoso da parte di tutte le strutture e dei singoli associati e simpatizzanti del Movimento, nelle forme che man mano verranno individuate.
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