NOME UTENTE        PASSWORD  

Hai dimenticato la tua password?

Nell'ultimo numero di Traguardi Sociali:
Traguardi Sociali

Stai sfogliando il n.31 Maggio / Giugno 2008

Leggi la rivista in formato pdf Cerca numeri arretrati in archivio
.PDF Numero 31 (1113 KB) Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali

  Nasce un centro multimediale finanziato dal MCL

Data di pubblicazione: Venerdì, 27 Giugno 2008

TRAGUARDI SOCIALI / n.31 Maggio / Giugno 2008 :: Nasce un centro multimediale finanziato dal MCL

Un’idea per Sarajevo


NASCE UN CENTRO MULTIMEDIALE FINANZIATO DAL MCL
UN’IDEA PER SARAJEVO


      Centomila ragazzi negli ultimi anni sono andati via dalla Bosnia-Erzegovina. In cerca di fortuna altrove, certo. Ma anche per fuggire dalle contraddizioni e dalle lacerazioni sociali e culturali che hanno lacerato la loro terra e il loro popolo in questi anni, dividendo culture, etnie, religioni, alzando steccati, coltivando incomprensioni e conflitti, e spesso anche violenze.

       Eppure c’è chi non si rassegna alle divisioni e cerca di ritessere il filo della convivenza serena, della pacificazione, del dialogo interculturale e interreligioso. Una mano a questo processo, una piccola mano, ma significativa e certo anche simbolica, la tende il Movimento Cristiano lavoratori che è impegnato a finanziare la realizzazione di un grande centro multimediale a Sarajevo, un luogo dove soprattutto i giovani potranno incontrarsi, comunicare, informarsi e informare. Soprattutto, un centro aperto a tutti, cattolici, ortodossi, musulmani, e per la cui realizzazione oggi già lavorano insieme persone di diversa provenienza culturale.

       Il progetto è stato messo a punto dalla diocesi e dell’associazione Napredak, MCL lo finanzia con parte dei fondi del 5x1000. E’ la prima struttura del genere che sorge a Sarajevo e proprio per questo, dopo anni e anni di divisione su tutto, rappresenta un bene comune, che appartiene a tutti, e a ciascuno, quale che sia la propria identità culturale e religiosa. Nero su bianco, sul progetto hanno messo la firma il presidente del MCL, Carlo Costalli, e quello di Napredak, Franjo Topic, con la benedizione dell’arcivescovo e del sindaco di Sarajevo e di un viceministro.

       A 12 anni dal conflitto in Bosnia-Erzegovina la ricostruzione procede a rilento, anche se vi sono segni di modernità. Il complesso multimediale sarà costruito sul pendio del monte Trebevic (a 1.120 metri di altezza), a 8 km. dal centro di Sarajevo, e sarà un piccolo simbolo in un Paese che vuole rinascere ma che è anche disorientato, diventato una sorta di mostro a tre teste.

       Il Trattato di Dayton, che ha posto fine alla guerra e ha dato l’avvio alle divisioni etniche del paese, ha infatti decretato che serbi, croati e musulmani debbano essere equamente rappresentati nelle istituzioni. Quello che doveva essere un segnale di pluralismo, si è trasformato in un elemento di caos: tre presidenti, tre primi ministri, tre ministri dell’Economia, tre della Giustizia e via dicendo. Risultato: il mostro ha partorito 110 ministri. Ogni etnia, poi, ha il potere di veto sull’altra: leggi e riforme escono come da un contagocce. Sopra tutti, l’Alto rappresentante della comunità internazionale, che ha mano liberasi ogni materia. Ma per superare tutto questo ci vorrà tempo, e il tempo dovrà cullare la cultura del dialogo e della convivenza, un processo che si annuncia arduo, ma che non comincia da zero.

       Nel complesso del centro multimediale è prevista l’apertura dell’Istituto per il dialogo delle culture e delle civilizzazioni. Una sala multifunzionale è il “cuore” del centro. La sala sarà a disposizione per le assemblee, le tavole rotonde, i seminari, lo studio, le attività artistiche e sportive di Napredak. All’interno del centro verrà organizzata una Scuola della natura: lo sviluppo di una “coscienza ecologica” è previsto nel modello educativo di Napredak, che ha fra i suoi scopi quello di offrire assistenza agli studiosi e agli artisti (borse di studio, ecc.) e facilitare la pubblicazione di volumi e riviste, insomma è una sponda per quanti non si rassegnano alla distruzione culturale di un intero popolo.


Michele Giusti

 Torna ad inizio pagina 
Edizioni Traguardi Sociali | Trattamento dati personali