NOME UTENTE        PASSWORD  

Hai dimenticato la tua password?

Nell'ultimo numero di Traguardi Sociali:
Traguardi Sociali

Stai sfogliando il n.57 Marzo / Aprile 2013

Leggi la rivista in formato pdf Cerca numeri arretrati in archivio
.PDF Numero 57 (2225 KB) Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali

  Ripartiamo da Todi 1 verso una nuova Camaldoli

Data di pubblicazione: Sabato, 27 Aprile 2013

TRAGUARDI SOCIALI / n.57 Marzo / Aprile 2013 :: Ripartiamo da Todi 1 verso una nuova Camaldoli

Editoriale a cura di Carlo Costalli
Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori
(MCL)

Passate le elezioni politiche che hanno dato risultati a dir poco sorprendenti con l’exploit di Grillo, la grande rimonta di Berlusconi, il deludente risultato di Bersani e il flop di Monti (e dei suoi alleati): rimangono cumuli di macerie da cui ripartire ed il grave rischio di ingovernabilità. E con i cattolici che rischiano l’ininfluenza in Parlamento perché pochi e, soprattutto, divisi.
Il mancato rinnovamento della classe dirigente, una legge elettorale che permette ai leaders di nominare i parlamentari e che volutamente non si è cambiata, il populismo, la demagogia e le furbizie emerse in una campagna elettorale confusa e deludente e, non ultimi, i tanti, troppi scandali, hanno portato disaffezione, disillusione, aumento dell’astensione ed un’esplosione di antipolitica che Grillo ha saputo “canalizzare”: tutte cose che avevamo più volte denunciato nei mesi precedenti.
Abbiamo affrontato questa campagna elettorale, dopo i noti fatti che hanno portato al fallimento dell’incontro del 10 gennaio (la cosiddetta Todi 3), e che hanno poi concretamente contribuito al fallimento dell’esperienza politica del prof. Monti, “un centrino con qualche verniciatura tecnocratica”, in una situazione di smarrimento diffuso per i cattolici.
Rincuorati poi dal grande avvenimento del 7 febbraio quando il Presidente della Cei, il Cardinae Angelo Bagnasco, intervenendo al nostro Consiglio Generale, ha detto parole chiare al nostro Movimento con “un abbraccio di fraternità e di gratitudine”. Ha detto parole chiare e forti sui valori non negoziabili che abbiamo sempre cercato di difendere e che è stata la ragione principale del fallimento del tentativo di dare una convergenza, la più unitaria possibile, ai cattolici in politica.
Ma i cattolici non sono spariti e anche in campagna elettorale abbiamo lavorato per gettare le basi per continuare, consapevoli di quanto accaduto, un lavoro interrotto per miopi calcoli politici: e ripartendo da Todi 1 (cui ha partecipato il Cardinal Bagnasco).
Non possiamo certo dimenticare gli errori che sono stati commessi né i “comportamenti sorprendenti” di tanti cattolici, come ha scritto Mons. Giampaolo Crepaldi, e nonostante “non siano certo mancati gli orientamenti del Magistero”: a Todi 1, e anche dopo.
Comportamenti sorprendenti di “chi si è candidato in partiti che contengono nel loro programma punti indubbiamente lesivi della legge morale naturale, chi ha utilizzato Todi per ritagliarsi una posizione politica personale, chi ha messo da parte immediatamente i principi non negoziabili non appena ha visto la possibilità di aggregarsi ad un contenitore ove erano presenti anche forze laiche o laiciste, chi ha utilizzato l’appartenenza ai movimenti ecclesiali per lanciarsi in politica in raggruppamenti che avrebbero portato avanti istanze contrarie all’ispirazione del movimento ecclesiale originario…”.
Ecco perché serve un nuovo inizio. Partendo da Todi 1, fermandosi però a Todi 2 e cercando di dimenticare tutto quello che è successo dal giorno dopo: da Todi 2 fino a tutta la campagna elettorale. Un nuovo inizio su basi nuove ed anche interlocutori nuovi, soprattutto partendo da quelli che hanno deciso di “saltare un turno”: verso una nuova Camaldoli. E con l’obiettivo di progettare e non concentrarsi sulle tattiche politiche come alcuni hanno privilegiato dopo Todi 1.
Verso una nuova stagione per essere presenti nel campo dell’azione politica, potenziando gli strumenti organizzativi già disponibili ed accelerando la predisposizione di “strumenti nuovi” assolutamente indispensabili.
Convinti che per tutta “la nuova stagione costituente” che ci attende lo spazio e il ruolo dei cattolici “convinti” dovrà sicuramente crescere: e noi ci saremo. Lo riaffermiamo con forza in questi giorni in cui Benedetto XVI lascia il soglio di Pietro perché vuole la Chiesa purificata e rinnovata nel Vangelo e non si rassegna a sentir parlare del suo declino.

Carlo Costalli
Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori
(MCL)
 Torna ad inizio pagina 
Edizioni Traguardi Sociali | Trattamento dati personali