EMMAUS

Data di pubblicazione: Venerdì, 24 Settembre 2010

di Mons. Francesco Rosso

L’appuntamento annuale del Movimento a Senigallia, m’invita ad alcune riflessioni.
Le giornate di studio, dense di appuntamenti, portano ciascuno di noi oltre ad un confronto serio e sincero, anche ad una fase progettuale capace di ravvivare l’impegno ad una testimonianza valoriale molto alta, e ad una sempre nuova disponibilità di servizi verso l’uomo della società di “oggi”, verso le sue sofferenze, verso le sue povertà.
Non me ne vogliate se ancora una volta richiamo ciascuno di voi ad avere presente l’icona di Emmaus, che vorrei imprimere prima di tutto nel vostro cuore, perché vorrei che significasse un “salto” di fede del nostro Movimento che si fa, per scelta, compagno di viaggio di ogni persona “stanca, sfiduciata”,quasi “straniera” ai problemi che ci affliggono.
Ma diamo un senso a tutto dopo Senigallia.
Inizia con la riscoperta dei sacerdoti del Movimento, disponibili a camminare con noi, se trovano
chi si vuole mettere in viaggio in modo serio.
L’esigenza della formazione; un problema che sollecito sempre, e che affido ai responsabili, a
qualunque livello, perché se ne facciano carico: “un prezioso servizio che aiuterebbe anche altre associazioni di comune ispirazione, a mettere mano al problema principale della crescita associativa: formare i quadri dirigenti”.
Forse il tempo chiede al nostro Movimento di farsi carico di tutto questo.
I Circoli: restituiamo la dignità di centro propulsore e formativo, oltre ad essere “nicchie” di risposte ai bisogni del quotidiano.
Avanti allora con slancio nuovo.
L’esserci incontrati a Senigallia, credo sia servito anche a rinfrescare la nostra amicizia… non basta!
Guardiamo al futuro come ad una nuova primavera associativa, certi che durante il viaggio non saremo soli, sarà ancora Gesù che da viandante divino, ci illuminerà e ci solleciterà a dare senso a ciò che compiremo, per essere “testimoni” di un Vangelo che non ha fine