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  Seminario internazionale di studi europei con EFAL-EZA a Bucarest

Data di pubblicazione: Lunedì, 13 Giugno 2022

TRAGUARDI SOCIALI / n.107 Maggio-Giugno 2022 :: Seminario internazionale di studi europei con EFAL-EZA a Bucarest

Processo d’integrazione e povertà, tra pandemia e guerra

Il 16 e 17 marzo scorsi1 fatto il punto anche su dialogo sociale e ruolo dei corpi intermedi

«Il processo d’integrazione e la crescita delle povertà nella stagione del Covid-19 e della guerra in Ucraina» sono stati al centro del Seminario internazionale di studi europei organizzato a Bucarest in Romania dall›EFAL, l'Ente di formazione promosso dal Movimento Cristiano Lavoratori. L’evento è stato aperto lunedì 16 maggio, con gli interventi di saluto del Presidente MCL Antonio Di Matteo, dell’Ambasciatore d’Italia in Romania Alfredo Maria Durante Mangoni e del Co-presidente EZA Piergiorgio Sciacqua. Hanno quindi relazionato sul tema: Ruggiero Del Vecchio e Marco Boleo. Nella giornata di martedì 17 maggio il senatore Alexandru Nazare, già Ministro delle Finanze ed Europarlamentare, ha portato il saluto della nazione rumena, esponendone la visione politica nel processo di integrazione ed a sostegno della coesione sociale.
Prezioso il contributo dei rappresentanti del mondo del lavoro da Italia, Bulgaria, Ungheria, Romania, Moldova, Albania e Croazia. Nelle due sessioni presiedute da Piergiorgio Sciacqua e Giorgio D›Antoni si sono confrontati su: dialogo sociale, indifferenza e partecipazione nei tempi critici, processo di integrazione delle giovani generazioni, difficoltà per le imprese e ruolo delle organizzazioni dei lavoratori nel processo di integrazione.
La guerra in Ucraina e le preoccupazioni dei Paesi confinanti sono stati all’attenzione di tutti. Particolarmente apprezzata la testimonianza di Mons. Cesare Lodeserto (Vicario Generale della Diocesi di Chisinau in Moldova), così come quella di Bianca (in pagina potete vedere la sintesi del suoi intervento) che ha rimarcato la valenza del nostro Sevizio Civile all›estero, in particolare a Bucarest, grazie al sostegno di Don Francisc Ungureanu (Presidente MCL di Romania).
“Sono state evidenziate molte criticità, sia per le scelte politiche dei singoli Paesi, ma anche per la debolezza politica dell’Unione Europea in senso stretto. è prevalso tuttavia un grande senso di responsabilità ed una ferma determinazione a perseguire la strada intrapresa: quella della costruzione di un’Europa dei popoli, non delle nazioni”, ha sottolineato in conclusione dei lavori Antonio Di Matteo, ringraziando quanti si sono adoperati perché, nel rispetto degli elementi valoriali, fosse consentito “al Movimento anche nell›area balcanica di confermare la centralità della persona umana, attorno alla quale costruire ogni prospettiva di vita nella pace”.

T.S.
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