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  Expo

Data di pubblicazione: Lunedì, 1 Giugno 2015

TRAGUARDI SOCIALI / n.72 Giugno / Luglio 2015 :: Expo

La speranza che tutti cercano

Dopo tanti dubbi, dopo tante domande, dopo tantissime polemiche, Expo Milano 2015 ha avuto inizio e ha stupito i primi visitatori.
Non c’è niente di strabiliante se non il fatto che l’Esposizione Universale non è il disastro che tanti avevano temuto o auspicato. La prima impressione, il colpo d’occhio per chi arriva, è sicuramente positivo, dall’armoniosità degli spazi al clima di festa.
Molti sostengono che sia una specie di ‘Gardaland del cibo’ (forse non hanno torto), un grande parco tematico, che sia una bella attrazione e non quel luogo di riflessione che l’Expo vorrebbe e dovrebbe essere. Questa è la vera sfida che gli organizzatori e i partecipanti all’Esposizione Universale devono affrontare in questi giorni e nei prossimi mesi.
Il tema “Nutrire il pianeta, energie per la vita” suscita tante speranze e allo stesso tempo solleva il grido drammatico, spesso disperato, di persone che vivono nella povertà, che sono vittime di quel grande scandalo che è la morte per fame. Sarebbe tragico se tutto questo passasse inosservato o, peggio, se venisse nascosto dietro la maschera dei buoni sentimenti, dei discorsi altisonanti e vuoti. Al rischio dell’astrattezza dei concetti, però, si contrappone la concretezza della presenza, una presenza umile, ma certa, di quanti operano, anche nella loro piccola quotidianità, in favore del bene comune.
La grandezza di un evento al quale partecipa più o meno tutto il mondo, non può far dimenticare l’importanza dell’impegno quotidiano. Così, è importante la presenza all’Esposizione Universale della società civile attraverso la Fondazione Triulza e degli eventi che ospita nell’omonima cascina.
Tra questi eventi ci sarà, il prossimo 20 giugno, la tavola rotonda della Summer School che il MCL - socio fondatore della Fondazione Triulza - organizza con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e che coincide con il secondo giorno del Consiglio Nazionale MCL.
Non a caso il tema della tavola rotonda - alla quale tra gli altri parteciperanno il Presidente del MCL Carlo Costalli e il prof. Lorenzo Ornaghi, presidente Aseri nonché già rettore dell’Università Cattolica e Ministro dei beni culturali - è “Nutrire ogni uomo, nutrire tutto l’uomo”, per mettere in evidenza come dentro l’affaire ‘cibo’ si giochi il senso della vita e che solamente ripartendo dal senso dell’uomo è possibile rispondere a questo grido drammatico. Così l’Esposizione Universale può superare il rischio di essere una grande fiera del cibo per essere, invece, un luogo della consapevolezza dei problemi e di testimonianza della speranza.
Di quanto visto finora alcune cose hanno colpito più di altre. La prima è il clima di festa che si respira e che è il motivo per cui talvolta nasce l’equivoco di credersi in un parco dei divertimenti. A ben vedere il ‘divertimento’ non è dovuto ai padiglioni, ma al clima che si respira (nonostante l’afa milanese) e che è dovuto soprattutto alla presenza e all’allegria delle famiglie e delle scolaresche. La grande sorpresa è che sia una manifestazione quasi a misura di famiglia, in cui prevale lo stupore dei più piccoli per le tante cose che si imparano. Allo stesso tempo vedere i padiglioni di tanti Paesi uno accanto all’altro non solo porta con sé la gioia della conoscenza, ma ridesta la consapevolezza dei tanti problemi che il mondo vive. è difficile passeggiare tra i padiglioni e non pensare ai cristiani perseguitati, ai popoli flagellati dalla guerra o dalle calamità, perché l’allegria e la gioia non censurano la vita. Allo stesso tempo la presenza del padiglione della Santa Sede, discreto ma che non passa inosservato, aiuta a ritenere desta l’attenzione. E questo porta direttamene alla cosa più sorprendente e apparentemente fuori luogo della kermesse: la riproduzione della Madonnina del Duomo di Milano che accoglie i visitatori all’ingresso di Expo. La Madonnina dorata è posta su una collinetta che ricorda il Duomo ed ha un enorme ‘successo’ tra i visitatori dell’Esposizione Universale, che spesso si soffermano a guardarla da vicino e a fotografarla.
Se verso di Lei tutti gli sguardi si volgono, forse è perché è il segno visibile di quella speranza che tutti cercano, di quell’amore che tutti desiderano, forse perché è la prima e concreta risposta alle tante domande che “Nutrire il pianeta, energia per la vita” porta con sé.

Giovanni Gut
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