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  Il lavoro primo fattore di ripresa

Data di pubblicazione: Lunedì, 28 Aprile 2014

TRAGUARDI SOCIALI / n.64-65 Marzo / Aprile 2014 :: Il lavoro primo fattore di ripresa

Speciale XII Congresso MCL

"Il lavoro primo fattore di ripresa. Realizzare le riforme per garantire democrazia e giustizia sociale”: è quasi un manifesto programmatico il tema scelto per il XII Congresso Nazionale del MCL, che si è tenuto dal 21 al 23 marzo a Roma e che si è concluso con l’elezione del nuovo Consiglio Generale.
Un Movimento, il MCL, che ha fatto della fede e del lavoro i due aspetti cardine di un impegno che dura da oltre quarant’anni snodandosi attraverso la realizzazione di opere concrete e attività di cooperazione e di solidarietà, specie nelle aree più povere e disagiate della terra. Sempre con al centro la persona e la realizzazione del bene comune.
Un impegno che ha trovato autorevoli apprezzamenti anche nella Chiesa di Roma, come ha testimoniato il Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, al quale è stata affidata la riflessione iniziale dei lavori del XII Congresso: “Vi ringrazio per l’impegno che mettete per portare il lievito del Vangelo nel mondo del lavoro e delle famiglie, siate fedeli a questo e farete un grande bene nella società”, ha detto il prelato.
Il lavoro al primo posto, dunque, accanto a famiglia, giovani, formazione, tradizionalmente temi ‘centrali’ dell’impegno MCL. Ne ha parlato a lungo il presidente Carlo Costalli nella sua relazione (che pubblichiamo integralmente in questo numero di Traguardi Sociali). Ha parlato chiaro, come è suo solito, Costalli: “E’ giunto il momento di scelte coraggiose: giusto semplificare le assunzioni a tempo determinato (utile nel breve periodo per riattivare il mercato del lavoro) e giusto semplificare
l’apprendistato. Molto positiva la sceltadi tagliare le tasse sul lavoro dipendente (ma non dimentichiamo però i pensionati più poveri). Ma il grosso delle scelte delle semplificazioni del mercato del lavoro (di cui si sa ancora poco) è rimandato ad una legge delega che dovrà subire tutte le complicazioni, i tempi del Parlamento (di solito due o tre anni)”.
Tra gli ospiti che hanno portato il loro saluto all’Assemblea del MCL, il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, il quale, dopo aver ricordato che il suo percorso in età giovanile è iniziato proprio nelle fila del MCL, ha rimarcato, in qualità di membro del Governo, come “siamo molto contenti di aver avuto un’apertura di credito da parte del MCL”.
“La ‘fiducia’ – ha sottolineato il Ministro Alfano - è la parola magica che è venuta meno e che sta mettendo in crisi il sistema”.
Il Ministro ha salutato gli oltre 700 delegati italiani ed esteri, lanciando un messaggio di speranza: “Fidarsi significa che anche lo Stato si deve fidare del datore di lavoro e del lavoratore: in questo senso ‘liberare il lavoro per liberare i lavori’ non è un semplice slogan. Se pensiamo in modo dirigista che lo Stato debba entrare in tutte le attività contrattuali, avremo sbagliato la ricetta economica per far decollare il nostro Paese. Quando non ci si fida, invece, lo Stato detta regole sempre più dure e il cittadino trova il modo per eluderle: ecco perché la base dell’attività del governo deve essere tutta volta a recuperare la fiducia fra cittadini e Stato”.
Ai lavori è intervenuto anche l’On. Pierferdinando Casini: “Sono totalmente d’accordo con l’apertura di credito che il MCL ha ritenuto di dare al Governo Renzi – ha detto – . L’Italia sta andando a fondo e noi abbiamo il dovere di dare appoggio al governo: il nostro ruolo è agevolare le nuove generazioni e non mettere i bastoni fra le ruote”, ha concluso Casini.
Per il leader della Cisl Raffaele Bonanni, tre sono le “chiavi che potranno permettere la ripresa del sistema economico italiano e rilanciare una ‘buona economia’ che sia capace di attrarre investimenti sia italiani che stranieri: responsabilità, qualità, partecipazione”.
Il leader della Cisl ha invitato i cattolici a ripartire da “Todi, che ha avuto un successo straordinario: rielaboriamo quel lavoro che così bene abbiamo fatto”. Tuttavia, ha precisato, “noi non vogliamo fare un partito, ma richiamare le persone del mondo cattolico impegnate socialmente e prepararle a prendersi delle responsabilità: dobbiamo aiutare i nostri a dotarsi degli strumenti per invadere come cavallette le zone desertiche del Paese attraverso la partecipazione”.
Ai lavori hanno preso parte, fra gli altri, anche Elmar Brok, Presidente della Commissione Affari Esteri dell’Ue, intervenuto con una folta delegazione straniera proveniente da Eza e Ueldc; il professor Lorenzo Ornaghi; Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari; Mons.
Fabiano Longoni, Direttore dell’Ufficio Nazionale Pastorale Sociale e il Lavoro della CEI, il quale ha presieduto la concelebrazione eucaristica di domenica mattina.
Un momento significativo della tre giorni di assise congressuale è stato segnato dalla consegna da parte di Carlo Costalli al Patriarca Latino di Gerusalemme, Mons. Fouad Twal, delle prime borse di studio che il MCL ha stabilito di assegnare agli studenti dell’Università di Madaba, in Giordania: un progetto, quello dell’ateneo di Madaba, cui il Movimento ha attivamente partecipato in questi anni, fin dalla costruzione dell’ateneo, anche grazie ai fondi del 5x1000.
Così anche il XII Congresso Nazionale MCL va in archivio, destinato a rimanere nella storia del Movimento come un momento importante, un segnale di presenza forte e di rilancio verso il futuro da parte di un Movimento che, con i suoi 42 anni di storia, si propone come una forza giovane e al tempo stesso adulta quanto basta per dire la sua con autorevolezza nel futuro.
Lo ha ribadito con chiarezza il presidente Costalli nella sua replica finale: “Nei momenti difficili del Paese e di crisi delle istituzioni e della politica, i cattolici devono tornare a impegnarsi per ‘stare dentro’. Ripartiamo da Todi, evitando errori passati, senza pensare ad un partito. Il nostro non è un Movimento che usa piangersi addosso. Andiamo avanti con la pregiudiziale di sempre: liberi autonomi e a schiena dritta”, ha concluso il leader del MCL.

Fiammetta Sagliocca
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