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Traguardi Sociali

Stai sfogliando il n.64-65 Marzo / Aprile 2014

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  Emmaus

Data di pubblicazione: Martedì, 1 Aprile 2014

TRAGUARDI SOCIALI / n.64-65 Marzo / Aprile 2014 :: Emmaus

A cura del Mons. Francesco Rosso

Ho ancora voglia di parlare del Congresso, per ciò che è stato, per come è stato preparato, ma soprattutto per quello che vorrà essere nel domani associativo. Bisogna partire dalla relazione del Presidente, che tutti abbiamo ascoltato con grande interesse, che abbiamo apprezzato per quanto ha voluto manifestarci e per ciò che ha sollecitato a progettare, perché la storia associativa continui, e continui ad essere scritta, con la stessa passione di chi ci ha condotto lungo quarant’anni di impegno sociale e politico e di servizio ecclesiale come cristiani nel nostro tempo.
Credo di dover porre l’attenzione maggiore sul “Progettare”. Che senso avrebbe un Congresso se non servisse ad individuare le nuove piste di impegno che il nostro Movimento si accinge a servire?
“Progettare”, quindi, è l’aspetto importante del nostro futuro lavoro. Gli ambiti ci sono stati offerti laddove siamo spinti particolarmente a mettere mano alla formazione a tutto campo, a riscoprire ancora una volta il senso dell’appartenenza, a ricreare nell’ambito del lavoro i motivi che ci fanno mettere a disposizione delle povertà in senso cristiano; per questo ci chiamiamo Movimento Cristiano Lavoratori, per dare attenzione al territorio “rifondando i Circoli sì da essere i nostri luoghi privilegiati da offrire al servizio della comunità; e ai giovani! Sappiamo quanto negli anni trascorsi sia stata posta l’attenzione al mondo giovanile che “non sono il nostro problema, ma la nostra risorsa”. Mi pare questo un progetto “serio” e “ambizioso”, necessario se vogliamo essere un Movimento moderno, attento ai bisogni del nostro tempo.
L’ampio dibattito, che con interesse anche io ho ascoltato mi da ragione.
Allora riprendiamo il viaggio partendo da Gerusalemme verso Emmaus, il luogo del nostro operare per testimoniare ciò che viviamo con “grande passione”. Non saremo soli! Come cristiani siamo certi che ancora una volta il viandante divino ci accompagnerà nel nostro servizio.

Don Checco
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