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Stai sfogliando il n.37 Settembre / Ottobre 2009
SPECIALE CONGRESSO NAZIONALE MCL
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Data di pubblicazione: Venerdì, 9 Ottobre 2009
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Primato del lavoro, partecipazione, responsabilità.
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Per “corpi intermedi” intendiamo l’insieme di associazioni, organizzazioni di rappresentanza o comunitarie basate su reti stabili, movimenti di opinione e partiti (quando non si “sovrappongono” alle istituzioni fino ad identificarsi con esse) che accompagnano l’evoluzione della questione sociale nella modernità. Essi esprimono “identità” ed interessi nell’ambito sociale e politico; raccolgono ed indirizzano il consenso su obiettivi e lo esprimono nei confronti delle istituzioni o negli ambiti di regolazione sociale; organizzano risposte ai bisogni delle persone in ambiti diversi quali cultura, sanità, istruzione, protezione civile, assistenza in chiave sussidiaria e con modalità non profit. Il problema è, oggi, come si esprimono interessi ed identità senza che diventino egoistiche rivendicazioni. L’interazione del sistema degli interessi non può non tener conto del fatto che le persone esprimono opinioni e propensioni essendo, nel contempo, lavoratori, consumatori, contribuenti, componenti di una famiglia, partecipi di una comunità locale confrontandosi con problemi economici, ambientali, di sicurezza, ecc. La “contemperazione” degli interessi diventa indispensabile per l’azione dei corpi intermedi siano essi sindacati, associazioni di categoria, di volontariato o di promozione sociale, movimenti politici. La loro azione non può essere motivata solo in base a “interessi” parziali, ma deve assumere valori e principi al fine di individuare le priorità e valutare le ricadute sociali complessive delle iniziative intraprese. Si tratterebbe, per i “gruppi sociali” di assumere un ruolo non più e non tanto “pre-politico” ma eminentemente “politico” nel senso più pieno e nobile del termine: questo significa che vanno prese in carico le conseguenti responsabilità nell’ottica “policentrica” indicata dalla Caritas in Veritate. Le Associazioni di ispirazione cattolica sono state protagoniste fondamentali per lo sviluppo del nostro Paese e per l’emancipazione dei lavoratori. Si deve a questo protagonismo l’affermazione dei principi di autonomia dell’azione sociale rispetto alla sfera politica e istituzionale, del ruolo della sussidiarietà, del reciproco riconoscimento tra le rappresentanze imprenditoriali, dei lavoratori o dei soci cooperatori, del valore della mediazione tra interessi di parte e quelli più generali. Un nuovo protagonismo delle Associazioni e dei militanti che si ispirano alla dottrina sociale della Chiesa è più che mai necessario per concorrere a rivitalizzare la qualità dell’azione sociale e della politica ed a ricostruire il “sistema dei valori” sui quali innestare una nuova fase di sviluppo della nostra Italia, cogliendo in questo senso l’appello fatto dal Pontefice Benedetto XVI ai cattolici impegnati perché contribuiscano in modo trasparente alla formazione della classe dirigente italiana. Riteniamo necessario che vadano trovate sedi e percorsi per affermare i valori in cui crediamo, confrontandoci con i Pastori della Chiesa, di riflessione comune per aggiornare l’analisi e la progettazione sociale, per favorire occasioni di formazione e aggiornamento della classe dirigente, per con frontarsi con chi è impegnato nella politica e nelle istituzioni su programmi e progetti che rafforzino l’agire comune. Con questi obiettivi MCL ha attivamente lavorato per costituire il Forum delle persone e delle associazionismo di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro come forma di coordinamento delle iniziative comuni aperte al contributo delle analoghe iniziative già promosse in altri campi dell’Associazionismo cattolico.
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