NOME UTENTE        PASSWORD  

Hai dimenticato la tua password?

Nell'ultimo numero di Traguardi Sociali:

Edizioni Traguardi Sociali

Via L.Luzzatti, 13/a 00185 ROMA
Tel: +39 06 700 5110
FAX: +39 06 700 5153
E-Mail: info@edizionitraguardisociali.it
PI: 07083501002
Traguardi Sociali

Stai sfogliando il n.37 Settembre / Ottobre 2009

Leggi la rivista in formato pdf Cerca numeri arretrati in archivio
.PDF Numero 37 (1696 KB) Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali Sfoglia l'archivio di Traguardi Sociali

  SPECIALE CONGRESSO NAZIONALE MCL

Data di pubblicazione: Venerdì, 9 Ottobre 2009

TRAGUARDI SOCIALI / n.37 Settembre / Ottobre 2009 :: SPECIALE CONGRESSO NAZIONALE MCL

Primato del lavoro, partecipazione, responsabilità.

Pagina 2 (di 6)

La crisi economico-finanziaria che si è manifestata nei mesi scorsi con particolare virulenza è scoppiata alla fine per fattori estemporanei o strettamente collegati all’andamento dei mercati e della produzione, ma ha la sua chiara origine nello squilibrio di elementi e impostazioni culturali e valoriali. Il nuovo modello economico necessario dopo la crisi dell’economia finanziaria e speculativa, potrà avere solide fondamenta solo se costruito sull’economia e sul lavoro “reali”.
Diventa per noi del MCL un obiettivo strategico di questa fase storica l’elaborazione sul piano culturale, economico e sociale, di un “nuovo umanesimo del lavoro” basato sull’etica della responsabilità e dell’impegno di ogni persona nel proprio lavoro; sulla priorità assoluta data alla sicurezza e affinché la salute sia sempre salvaguardata attraverso la prevenzione e la tutela (che sarà possibile non solo con leggi adeguate ma se si affermerà una cultura della vita); sull’esercizio attivo dei diritti contrattuali e delle tutele sociali per i lavoratori; sulla cultura della partecipazione dei lavoratori nell’impresa in cui lavorano.
Questi principi, storicamente vissuti come fondativi per il Movimento Cristiano Lavoratori, vanno costantemente attualizzati e confrontati con una realtà del lavoro oggi complessa e contraddittoria nella quale aree di lavoro di vecchia matrice “fordista”, dove sono ancora in vigore le tutele storiche, coesistono con aree di lavoro di sempre maggiore criticità, caratterizzate dalla difficoltà di accesso al lavoro per segmenti ampi quali donne, giovani, over 50, soprattutto al Sud, e contrassegnate da incertezza e precarietà delle prospettive e in alcuni casi anche delle tutele, pure laddove si riesce ad accedere al lavoro, fino alla gravissima anomalia sociale del lavoro nero ed irregolare, ancora così diffuso in Italia.
Per superare queste contraddizioni è ancora essenziale e carica di senso storico una costante e qualificata iniziativa dei corpi intermedi per affermare nella concretezza della realtà quotidiana del Paese gli obiettivi della massima occupabilità per tutte le persone in condizione di poter lavorare, della necessità, perché ciò avvenga, di politiche di conciliazione tra il lavoro e la vita familiare delle persone, della tutela attraverso un welfare dinamico, riformato, fatto di sostegno al reddito nei momenti in cui si perde il posto di lavoro e di politiche attive per un rapido reimpiego, della copertura contributiva omogenea per tutte le tipologie di lavoro per permettere una pensione adeguata ed una vecchiaia serena, del diritto/dovere alla formazione permanente per mantenere sempre adeguato il proprio bagaglio di competenze e professionalità.
Su queste basi è ormai da tempo matura la scrittura di un nuovo “Statuto per il lavoro” che, con felice intuizione, il prof. Marco Biagi, nel lontano ’98, definì lo “Statuto dei lavori” per indicare ad un tempo la complessità delle trasformazioni che aveva subito il lavoro, ma anche la grande necessità di una regolarizzazione che creasse un quadro definito dei diritti, dei doveri e delle tutele dei nuovi lavori.
Pagina successiva Pagina successiva Torna ad inizio pagina 
Pagina 2 (di 6)
Prima pagina 1  Pagina precedente Pagina successiva   3 4 5 6 Ultima pagina
Edizioni Traguardi Sociali | Trattamento dati personali