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  X Congresso Nazionale Mcl - Mozione finale

Data di pubblicazione: Giovedì, 2 Marzo 2006

TRAGUARDI SOCIALI / n.19 Gennaio / Febbraio 2006 :: X Congresso Nazionale Mcl - Mozione finale

X CONGRESSO NAZIONALE
ROMA, 2/3/4 dicembre 2005
MOZIONE FINALE

X CONGRESSO NAZIONALE – ROMA 2/3/4 dicembre 2005
MOZIONE FINALE


Il MCL riunitosi a Roma, nei giorni 2,3 e 4 dicembre 2005 per celebrare il suo X Congresso Nazionale, sentita la relazione del Presidente Generale uscente, Carlo Costalli, dopo un ampio ed approfondito dibattito, approva le seguente mozione:



Il lavoro “Chiave essenziale”

E’ il pilastro su cui vogliamo   continuare a costruire la nostra esperienza per affermare una nuova “cultura del lavoro” che superi definitivamente quell’economicismo ancora imperante che ne condiziona pesantemente tutte le   politiche.

Per noi il lavoro è la “chiave essenziale” di tutta la questione sociale: occorre una forte sensibilizzazione per fare acquisire a tutti la coscienza che esso è soprattutto un valore riconducibile alla sfera dei diritti inalienabili ed imprescrittibili della persona umana.

Pertanto, il MCL si impegna a promuovere in tutto il Paese e nelle opportune sedi sovranazionali una forte campagna di sensibilizzazione culturale, per affermare un principio che trova fondamento in quel Vangelo del Lavoro che la Dottrina Sociale della Chiesa offre agli uomini di buona volontà.

In questa prospettiva, il Movimento ritiene che sia un suo preciso dovere, in virtù di una specifica rappresentanza, elaborare idee e proposte, anche scientificamente supportate, per avviare a soluzione (o almeno attenuare) il problema della disoccupazione, particolarmente drammatico in alcune aree deboli.

Il senso di una appartenenza

L’Ecclesialità del MCL   rappresenta l’elemento distintivo e costitutivo di un impegno finalizzato a testimoniare il Vangelo nello specifico mondo del lavoro.

Occorre però acquisire una maggiore consapevolezza della nostra appartenenza alla Chiesa, adeguando conseguentemente i nostri comportamenti sia individuali che collettivi.

Per questo riteniamo indispensabile un cammino di fede nell’ambito delle Chiese particolari, aprendoci individualmente e comunitariamente agli altri, offrendo il nostro servizio e collaborando per una crescita spirituale, umana e sociale complessiva in una situazione fortemente condizionato da un laicismo diffuso .

Dobbiamo, altresì, rafforzare il senso ed il significato del nostro impegno nella società civile, in fedeltà all’articolo 1 del nostro Statuto e dando attuazione ai principi ed alle indicazioni   della Dottrina Sociale della Chiesa.

Se il nostro impegno nella politica attiene sempre alla sfera dei mezzi e mai dei fini, il MCL deve continuare a valorizzare il senso dell’identità, al fine di collocare correttamente la propria azione.

La questione politica ed il ruolo dei corpi intermedi.

In questi ultimi anni abbiamo approfondito il senso ed il significato di un impegno politico quale espressione alta del Vangelo della carità. Il MCL ritiene   che la riflessione debba continuare a tutti i livelli per restituire alla politica la sua originaria funzione missionaria. Se la politica è un servizio, essa non può ridursi a semplice amministrazione della cosa pubblica. Occorre, a nostro avviso, che essa si riappropri del suo ruolo progettuale, specialmente in un epoca in cui sembra siano definitivamente superate le vecchie   ideologie, facendosi carico dei bisogni degli uomini nella prospettiva di una società più giusta e libera.

La consapevolezza che i valori si affermano attraverso lo strumento della “politica”, ci ha spinto in questi anni a rivendicare una specifica soggettività in virtù di una particolare rappresentanza sociale, avviando un processo tendente a superare le tradizionali rappresentanze politiche e sociali, nel contesto di una più ampia dinamica   di valorizzazione del ruolo dei corpi intermedi.

Il MCL si rivolge e sollecita l’intero mondo dell’associazionismo (laico e cattolico) affinché si   affronti insieme con decisione una battaglia finalizzata alla partecipazione ai diversi tavoli istituzionali.   

Il lavoro che cambia

Il MCL ritiene necessario continuare la riflessione sul lavoro che cambia in una società   sempre più globalizzata ed in un mercato del lavoro in continua evoluzione.

I nuovi lavori ed il   diverso modo di lavorare ci pongono di fronte a precisi interrogativi, a cui bisogna rispondere, per fronteggiare le sfide occupazionali del nuovo millennio.

Sembra che la flessibilità sia l’elemento caratterizzante l’attuale modo di lavorare (con tutte le lamentate conseguenze in termini di precarietà), ma essa   può esprimersi al meglio solo se preceduta ed accompagnata da processi formativi continui ed efficaci sistemi di reinserimento.

Pur consapevoli che indietro non si possa più tornare e considerando la stabilità lavorativa un obiettivo auspicabile, riteniamo la legge   Biagi un punto di partenza importante per una radicale ristrutturazione del mercato del lavoro, anche se siamo convinti che essa vada completata in tutti i suoi aspetti; in particolare con lo Statuto dei Lavori e   la revisione degli ammortizzatori sociali, nonché   con   una legislazione di sostegno per ridefinire nuove tutele ed ostacolare il grave fenomeno del lavoro sommerso, che ha assunto maggiore drammaticità con l’immigrazione illegale.

Il MCL s’ impegna, in questo senso, ad approfondire tutti gli aspetti della riforma del lavoro e del “mercato del lavoro”, considerandola un’ opportunità da cogliere più che un ostacolo da rimuovere, ricercando, per questo, tutte le convergenze per portare a compimento   questa importante riforma, che ben si ascrive negli obiettivi comunitari.

Democrazia economica e partecipazione

La definizione e la promozione di una nuova democrazia economica e l’individuazione di concreti strumenti partecipativi, hanno visto impegnato il MCL in un dibattito a livello nazionale ed internazionale a tutto campo.

L’impegno deve   continuare perché riteniamo necessaria una   nuova cultura che definisca i contorni di una concreta democrazia economica ed una normativa adeguata che preveda strumenti partecipativi dei lavoratori non solo al capitale ma anche alla gestione delle imprese, dando piena attuazione alle direttive europee in materia, anche attraverso una riformulazione delle norme del diritto societario.

La Famiglia

Nel contesto della “questione antropologica” crediamo che vada correttamente valorizzata la famiglia quale unico ambito di accoglienza della vita, dal concepimento al naturale compimento.

Proprio per questo il MCL   è impegnato in una costante azione nella difesa e nella promozione della “famiglia” e dell’istituto familiare.

Il presupposto della nostra battaglia si fonda sulla consapevolezza che il matrimonio è un valore laico tutelato costituzionalmente a prescindere da qualsiasi riferimento religioso, oltre al fatto che per noi cattolici è un sacramento.

Ciò ci ha spinto ad assumere posizioni contrarie a qualsiasi tentativo tendente ad equiparare le unioni di fatto con l’istituto giuridico del matrimonio.

Invero, riteniamo che alcune situazioni possono essere meglio regolamentate attraverso una rivisitazione delle norme di diritto civile esistenti, specialmente per ciò che concerne i rapporti patrimoniali dei soggetti.

Il nostro impegno dovrà qualificarsi anche in funzione di precise e stabili politiche di sostegno della famiglia in quanto tale, tenendo ben presente la necessità di conciliare i tempi di lavoro con   le esigenze della famiglia con particolare riferimento alle donne lavoratrici.

Riteniamo non più derogabile la revisione della tassazione dei redditi prodotti dalle famiglie con diverso carico, in special modo di quelle con più figli e monoreddito, discriminate dall’attuale sistema impositivo e dai parametri utilizzati per l’accesso alle prestazioni sociali.

L’Europa

La fede europeista del nostro Movimento è fuori discussione, anche se riteniamo che occorra continuamente confermarla con atti ed azioni concrete. Abbiamo espresso molte riserve sulla costituzione europea, non solo perché non è stato inserito nel preambolo il riferimento alla radici cristiane, ma anche perché non è stato adeguatamente considerato l’aspetto di una Unione Europea delle genti, in luogo di quella dei mercati.

Il MCL s’impegna a sostenere il processo di unificazione e di allargamento, sensibilizzando tutti i partners europei sugli aspetti sociali ed antropologici, promuovendo e sostenendo le politiche di sviluppo dell’ area mediterranea.

In questo contesto va certamente collocato il nostro impegno per lo sviluppo di politiche atte a promuovere azioni di riequilibrio delle aree che presentano problemi strutturali quali il Meridione d’Italia, come pure va assicurata una attenzione affinché le nuove forme di federalismo non ne pregiudichino le potenzialità di sviluppo.

La riforma del welfare

Ci siamo espressi più volte sulla necessità di riformare il nostro sistema di welfare, superando la vecchia   concezione assistenzialista.

Ribadiamo, ancora una volta, che la riforma dello stato sociale che noi vogliamo, deve avere come obiettivo un rafforzamento   delle tutele nei confronti delle fasce più deboli della società,    valorizzando quel principio di sussidiarietà   che costituisce l’ elemento fondamentale della nostra cultura associativa.

Riteniamo, infine, che occorra andare oltre il contingente per avviare quel processo necessario ed indispensabile   per affermare i diritti delle nuove generazioni, in un quadro di compatibilità economiche e sociali tra diritti acquisiti e diritti da assicurare anche nel futuro.

Per questo riteniamo importante un patto generazionale che impegni la classe politica   in un progetto a medio lungo termine che coinvolga tutti i soggetti.

La nostra organizzazione interna

L’ impegno per riorganizzare la nostra presenza nella società e l’offerta di una rete di servizi sempre più efficienti, ci ha spinto a rivedere gli strumenti operativi.   Il lavoro deve certamente continuare anche per adeguare la nostra struttura al decentramento amministrativo in atto nel Paese.

Per rendere strutturalmente organico l’impegno di tutto il Movimento, riteniamo che vadano rivisti e valorizzati i ruoli dei giovani e delle donne.

La formazione deve restare al centro del nostro percorso per stimolare maggiormente gli associati all’impegno in ambito ecclesiale e sociale attraverso il modello organizzativo proposto dal nostro Movimento.

Da sempre il MCL si è caratterizzato per una particolare attenzione, che intende confermare, verso i lavoratori italiani all’estero attraverso una specifica presenza del Movimento e verso le altre associazioni di rappresentanza a livello europeo e internazionale per un fruttuoso interscambio di esperienze.

Anche il settore della cooperazione internazionale necessita di più attenzione e richiede un più deciso coordinamento affinché esso diventi uno strumento di solidarietà, di promozione allo sviluppo e di interscambio culturale.

Sul fronte dei nostri servizi, tanto è stato fatto, ma occorre fare un ulteriore salto di qualità, riarticolando la nostra presenza sul territorio per meglio rispondere alle problematiche nuove, nel contesto di quella cultura del servizio, che vede impegnato non solo il “sistema servizi” ma soprattutto il “sistema MCL” (circoli, servizi, formazione).
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